Creato da SandaliAlSole il 29/07/2005

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Mamme in polvere

Post n°1530 pubblicato il 19 Giugno 2007 da SandaliAlSole
 


Un mese fa, più o meno, avevano allattato tutte insieme, a Manila, in una manifestazione da Guinness dei primati sostenuta dall’Unicef per promuovere l’allattamento materno rispetto all’utilizzo di latte artificiale. Ora tornano in piazza, si dipingono il seno e protestano. O meglio sostengono. Sostengono una norma istituita dal ministero della Salute filippino, che impedisce la pubblicità di prodotti destinati ai bambini al di sotto dell’anno di età. Norma contro la quale fanno ricorso le case produttrici e farmaceutiche, chiedendo l’intervento del Parlamento.

Sorrido, idealmente, a queste donne.

Io, che in ospedale ho sempre ricevuto i canonici campioni gratuiti di latte in polvere, secondo le rigide calendarizzazioni degli informatori medico scientifici: una settimana Nidina, una settimana Humana, una settimana Milupa…Nidina, Humana, Milupa… Nidina, Humana, Milupa.
Francamente non so se sia ancora possibile questo tipo di attività all’interno delle strutture sanitarie pubbliche. Al momento dello scandalo del “latte all’inchiostro” mi sembra di ricordare che si discusse ancora di questa distribuzione propagandistica alle neo-mamme. Ma non ho più notizie in merito, anche se in vari siti leggo che le elargizioni in molti istituti sanitari di fatto continuino, in qualche caso in palese contravvenzione alle norme vigenti.
Su una sola cosa, tuttavia, mi sento lontana dalle diverse associazioni che da anni, da tantissimi anni, promuovono in ospedale e a domicilio l’allattamento al seno. L’aria accusatoria con la quale spesso si rivolgono alle donne che non riescono a proseguire l’allattamento. Per chi si trova in quella situazione, in quel momento (a me è capitato) è umiliante sentirsi aggredire e magari accusare di non volere il bene del proprio bambino. Umiliante e controproducente.

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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 19/06/07 alle 14:16 via WEB
quando ho partorito i due ragazzi, secoli fa, mi diedero una scatola in cartone, contenente crema per le ragadi, crema per le smagliature, latte in polvere, e qualche altra diavoleria. all'unico scopo di indirizzare i miei futuri acquisti. che iniziarono molto presto nonostante gli intrugli che mi faceva mangiare mia nonna pe r facilitare la "montata lattea", ed altre pasticche che mi dava l'ostetrica, sempre per lo stesso motivo. il risultato è stato che ho avuto un enorme contenitore ...vuoto. dopo nemmeno un mese non producevo più latte. in compenso è iniziata la corsa al latte in polvere: quello non va bene, per un motivo, l'altro per un altro... insomma... decine e decine di banconote se ne andavano per sfamare quegli esserini famelici... .-))) la storia dell'allattamento al seno, mi fa pensare molto a quella del parto naturale. a me è capitato che mi dicessero tutto su quello, le sue meraviglie, il senso di appagamento.... ma poi, quando all'ultimo feci il cesareo... non ne sapevo niente... non ero pronta... e mi sentivo uno schifo, per quello che vivevo una specie di fallimento. non so come si comportino ora, ma mi pare che si debba essere sempre "delle perfette mamme".... sono andata fuori tema..pardòn!!
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 19/06/07 alle 14:32 via WEB
Oddio, di parti cesarei non ho esperienza. ma non conosco nessuno che abbia optato per il cesareo sua sponte. men che meno che lo abbia fatto per "comodità". conosco medici, questo sì, che preferiscono il cesareo perchè meno rischioso e più sbrigativo di alcuni travagli complessi.
Sulla questione dell'allattamento al seno credo si debba dividere la questione in due aspetti ben distinti. Il primo è che è giusto e sacrosanto promuovere l'allattamento materno, per una serie di questioni salutari, psicologiche, igieniche ed economiche di fondamentale importanza, sia nella nostra opulenta civiltà, a maggior ragione nelle regioni più povere del mondo.
Non posso nemmeno negare il grandissimo lavoro di sensibilizzazione fatto dalle associazioni (a milano a me viene in mente la luna nuova, oppure a livello internazionale la lega del latte) per aiutare le donne a prendere confidenza con l'allattamento (e con l'allattamento a richiesta) in una società che sempre meno si cura dei ritmi naturali. Qui non si tratta di essere perfette mammine, ma di essere consapevoli che alcune scelte rispondono a un equilibrio naturale, sempre più difficile da trovare.
Il secondo aspetto, e torno alla chiusura del mio post, è legato invece al rischio propagandistico. La bontà dell'intento non deve e non può soverchiare le difficoltà oggettive che alcune donne per i motivi più disparati (medici, farmacologici, psicologici, fisiologici) possono incontrare. Non tenere conto dello stato di pressione nel quale una donna si trova in certi momenti equivale a mancarle di rispetto.
 
Chocolate_C
Chocolate_C il 19/06/07 alle 14:36 via WEB
Spesso ci si dimentica di quanto sia delicata a livello psicofisico la vita di una donna in gravidanza o di neo-mamma. E di quanto ci possano ferire parole che dette in altre situazioni neanche ci toccherebbero. Io ho allattato la mia prima bimba per 14 mesi ma non mi sento certo un'eroina per questo, ho avuto la tranquillità, l'aiuto in casa e la possibilità di farlo. Secondo me l'allattamento al seno è certo il nutrimento migliore che possiamo offrire ai nostri figli, ma senza dimenticarci di noi stesse. E quelle mamme che riescono ad allattare solo per poco tempo i propri figli devono andare fiere comunque di loro stesse perchè hanno fatto quello che hanno potuto.
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 19/06/07 alle 14:39 via WEB
Grazie Chocolate!
 
   
Chocolate_C
Chocolate_C il 19/06/07 alle 14:46 via WEB
di nulla... mi sento molto inserita nel discorso che hai aperto... ho un'altra bimba di 40 giorni e sono in pieno allattamento ;) e ne so anche di cesarei. la mia prima bimba è nata con un cesareo d'urgenza e conosco molto bene il senso di fallimento che ne consegue. quando ho iniziato questa gravidanza i medici hanno dato per scontato che desiderassi un altro cesareo, ovviamente non era così, mi sono sentita anche dire "tu non hai chance di partorire naturalmente". ma ho scoperto che questa è una frase che nessuno deve dirmi mai, perchè il giorno dopo ho avuto il mio parto spontaneo e naturale.
 
     
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 19/06/07 alle 14:52 via WEB
La tua esperienza conferma una certa tendenza (direi piuttosto forte in Italia) di medicalizzazione del parto anche oltre il necessario. E tu sei la dimostrazione di quanto certi assiomi spesso nascondano scelte di comodo da parte di medici impauriti dalle possibili complicazioni e dalle conseguenze penali e civili sul loro operato.
Auguri per la tua piccolina e per la bimba grande, va da sè!
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 19/06/07 alle 17:36 via WEB
Concordo!...cambiano le mode, ma quello che rimane è il far sentire in colpa qualcuno...c'è stato, tempo fà, il rifiuto dell'allattamento al seno, per ragioni estetiche e di falsa emancipazione femminile...chi allattava era guardata come retrograda e un pò "animalesca"....poi c'è stata la santificazione dell'allattamento al seno e chi non voleva o non poteva, era madre fallita e non all'altezza del ruolo...anche per il cesareo ricordo c'era nell'aria riprovazione e le altre puerpere, che avevano partorito "naturalmente" ...beh, niente di eclatante, solo un tono di voce eccessivamente tronfio nel raccontare la propria "naturalità"....Chissà quando saremo veramente libere da mode imposteci da altri...o almeno consapevoli che non ci sono "colpevoli" in queste faccende..;-)))
 
MacRaiser
MacRaiser il 19/06/07 alle 21:43 via WEB
Scusate se m'intrometto in questa discussione molto "mammifera".. dico la mia esperienza. Mio figlio e' stato allattato sino alla veneranda eta' di 3 anni, quindi potete immaginare come la penso sull'allattamento al seno. :p Quello che ho notato che le prime persone a fare indebita pressione psicologica (che poi diventa quasi una violenza nel momento in cui ci sono gli ormoni sballati, eccetera) e lavaggio del cervello, non sono tanto i medici o la famiglia, ma le altre mamme. Le amiche. Se le tue scelte di mamma si discostano dalle loro, scatta una sorta di "difesa corporativa". La mamma "diversa" viene isolata e considerata come una che "non sa fare il bene di suo figlio". Perche' "se il suo metodo e' giusto, allora il nostro e' sbagliato". E questo non e' possibile. Ho visto questo tipo di dinamiche verificarsi diverse volte. Inquietante. Ciao :)
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 19/06/07 alle 22:25 via WEB
Posso ritenermi fortunata allora, perche` ho subito ben poche pressioni, in un senso o nell-altro. Come Margi, pochissimo latte nonostante sembrassi una latteria ambulante. Frustrazione e ansia da prestazione per me (non solo i maschi ne soffrono ....) perche` volevo dare il meglio ai miei figli. Soluzione mia: dopo il biberon li attaccavo al seno e lo usavano come succhietto per addormentarsi. Che strano star qui a ricordare quando allattavo (si fa per dire) quello spilungone che domani comincia la maturita`. Ciao
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 19/06/07 alle 23:21 via WEB
Sinceramente ho amiche sufficientemente sensbili e accorte da non proporre la loro esperienza come "lezione". siamo un gruppetto affiatao, con storie diverse, gravidanze facili, difficili, parti naturali, indotti e cesarei,allattamenti al seno per poco, tanto, tantissimo tempo, latte artificiale, a orario, a richiesta. Ci si trova un po' di tutto nelle nostre storie, ma devo dire, mai e dico mai quel senso corporativo di gruppo e di esclusione di cui parli tu mac. le pressioni le ho ricevuto da associazioni di aiuto, forse un po' troppo zelanti nella loro missione. ma le amiche, quelle vere, proprio no. le altre? come le zie.le si lascia parlare...
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 20/06/07 alle 10:19 via WEB
E qualcuno, 'ste mamme "lobbyste" che circolano, le dovra' pur avere istruite, no? :p Ne ricordo una, in particolare. Portavo mio figlio (all'epoca aveva un paio d'anni) sullo zaino, e mi fermo', parlandomi a brutto muso, per strada (non ci conoscevamo). Erano i primi soli di inizio maggio, alle 11 di mattina. Testuale: "Devi mettere la capotina per ripararlo, il sole gli fa malissimo! Devi farlo, se gli vuoi bene!". :D
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 19/06/07 alle 23:24 via WEB
:) io mi ricordo a fine giugno a bere brodi di pollo, tisane di finocchio (che schifo) birra e tutto quanto potesse favorire la montata, e poi spugnature, strizzamenti, tiralatte, al centro tutte le mattine per farmi aiutare da loro. io in piena depressione e la bambina isterica. finchè un giorno ho deciso che avrei fatto a modo mio. e da quel precisio istante io e lei siamo tornate serene. naturalmente, con le altre due, storie ancora diverse. è questo il bello, no?
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 20/06/07 alle 10:21 via WEB
Ma non ho capito, tutti questi "sistemi" scientifici (tiralatte a parte) li sponsorizzava il personale medico, le altre mamme o la famigerata zia?
 
     
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 20/06/07 alle 10:32 via WEB
ho parlato delle volontarie delle varie associazioni per l'allattamento al seno. in qualche caso fin troppo zelanti. ripeto, per mia fortuna le mie amiche non hanno atteggiamenti terroristici nè io li ho mai avuti con loro. in ogni caso, il finocchio è sicuramente indicato dalla farmacopea erboristica come coadiuvante per la montata lattea, mentre brodo e birra derivano da tradizioni più popolari che rispondono però a una esigenza reale: la madre durante l'allattamento ha necessità di assumere una quantità di liquidi adeguata.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 20/06/07 alle 11:31 via WEB
Sul finocchio ho sentito tutto e il contrario di tutto (es: afrodisiaco e sedativo della libido maschile). Il brodo e' notoriamente una panacea (specialmente di pollo) :D Francamente ho invece qualche serio dubbio sulla birra.. Bere un litro d'acqua o un litro di birra al giorno, non mi pare esattamente la stessa cosa.. non l'avra' messa in giro mica Arbore, questa voce? Meditate, gente.. meditate.. :p
 
mpvitruvio
mpvitruvio il 19/06/07 alle 22:52 via WEB
da http://www.mpvitruvio.blogspot.com/........“maxi-lezione” di sicurezza stradale per gli alunni del Vitruvio di Castellammare di Stabia (Na). In realtà, presso il “Supercinema” della città delle acque, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto “Strade Amare, strade da amare- campagna sulla sicurezza stradale”. Il percorso formativo, ideato dal prof. Antonio Sicignano e coordinato dal dirigente scolastico, dott. Sebastiano Piccolo, consisteva in una serie di conferenze tenute da personale esperto e qualificato a vario titolo. In particolare sono intervenuti nei vari incontri previsti: il dott. Diego Marmo, Procuratore Generale presso il tribunale di Torre Annunziata, la dott.ssa Stefania Trotta, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, il dott. Luigi Riello, magistrato già componente del C.S.M., il dott. Giovanni De Angelis, dirigente del tribunale di Gragnano, il dott. Luigi Petrillo, dirigente del commissariato P.S. di Castellammare, la dott.ssa Valeria Moffa, vicequestore della polizia stradale di Napoli, il cap. Giuseppe Mazzullo, comandante dei Carabinieri di Castellammare, il sen. Luigi Bobbio, relatore della legge sulla confisca dei ciclomotori, l’on. avv. Sergio Cola, relatore della legge sulla patente a punti, con i suoi giovani collaboratori l’avv. Andrea Imperato ed il p. avv. Gaspare Jucan Sicignano. Tuttavia il fiore all’occhiello del progetto era proprio il convegno conclusivo, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare le tragiche testimonianze del Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Mari, padre di Catello noto calciatore deceduto lo scorso anno a causa di un incidente stradale, e di Alessio Tavecchio da Monza, ragazzo disabile per una caduta dalla moto e presidente dell'omonima fondazione, oltre che autore del libro "Cronaca di una gurigione in-possibile". In una gremita sala del “Supercinema”, davvero toccante si è rivelato l’intervento del Maggiore Giuseppe Mari, che ha esordito con espressioni, molto commoventi: «quando ti muore un figlio, ti muore l’anima e preferiresti che i fiori al cimitero fossero gli altri a portarli a te», ed ancora: «ai genitori consiglio di non aver paura di essere petulanti, insistete con i ragazzi in frasi del tipo “metti il casco”, “metti la cintura” e “vai piano”, io questa mattina sono in veste di genitore, un genitore sfortunato». Sempre all’insegna delle raccomandazioni si è espresso Alessio Tavecchio aggiungendo un particolare agghiacciante alla sua tragica storia: «io sono caduto con la moto su una buca non sufficientemente segnalata, ad una velocità di 50 Km all’ora. I comuni, le provincie e le regioni dovrebbero avere maggiore attenzione alla struttura del manto stradale ed tutti quei pericoli ad esso connessi, perché dopo è sempre troppo tardi». Infine, dopo un breve saluto di tutti i relatori del progetto, il preside del Vitruvio ha ringraziato gli stessi, omaggiandoli con un quadretto ricordo dell’evento, e ricordando che «al Vitruvio chi si presenta senza casco a scuola non entra».
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 19/06/07 alle 23:07 via WEB
Toh, chi si rivede.. il celeberrimo sostituto Diego Marmo. Colui che defini', durante la sua requisitoria, Enzo tortora: "cinico mercante di morte". Vedo che ha fatto carriera.. va pure in giro a far conferenze.. Chissa' se esiste un casco per proteggersi anche da certi PM.. ;) A proposito: non so Miti, ma io detesto lo spam.
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 19/06/07 alle 23:26 via WEB
ma cosa c'entra questo con il mio post?
 
stoico.epicureo
stoico.epicureo il 19/06/07 alle 23:10 via WEB
Come mi sento inadeguato a commentare questo post..alf ine mi sa che non lo commento
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 20/06/07 alle 08:12 via WEB
Un solo episodio. Una mamma al suo primo bimbo, il primo giorno in ospedale, e non riusciva ad attaccarlo al seno; l'infermiera di turno, una vecchia babbiona frustata le disse: "si vede che non è una buona mamma".... quella mamma ci rimase malissimo, ed ero io. Per il resto credo che le donne dovrebbero imparare a superare certi complessi, senza contare che il latte artificiale di oggi è super completo e diciamocelo, super pratico. D'altra parte io non so come avrei poi fatto con i DODICI pasti al giorno dei gemelli... Abbasso il vecchiume, viva il progresso. Scusa l'enfasi e il linguaggio Miti...:)
 
cinico_nick
cinico_nick il 20/06/07 alle 10:04 via WEB
... non mi va di spiegare... ma capisco e approvo... kiss
 
lilith_0404
lilith_0404 il 21/06/07 alle 01:32 via WEB
Non ho esperienze dirette in proposito, solo quello che mi racconta mia mamma, che nonostante i suoi sette figli, non ha mai avuto latte per allattarli. Con la prima ci provò, ma la bambina non cresceva, e piangeva per la fame. Naturalmente sentì ogni sorta di consigli da mamme suocere, zie, cognate e chi più ne ha più ne metta. Finché decise di fare di testa sua, e l’allattò artificialmente. Con gli altri figli non ascoltò più nessuno e partì subito con l’allattamento artificiale, e son tutti cresciuti sani e robusti. Ma certo a quei tempi, la cosa faceva un po’ specie…
 
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