Messaggi di Agosto 2007
|
Dopo quattro giorni di pioggia ininterrotta e battente, il sole torna a farsi vivo mentre facciamo i bagagli. E più si avvicina l'ora della partenza, più il cielo si apre, terso come poche volte in queste tre settimane. E' un facile radunar di cose questo far bagagli, girando da una all'altra stanza raccogliendo cio' che ci appartiene, per infilarlo di mala voglia nelle borse. E quando i minorenni sono finalmente nelle loro stanze, mugugnando i loro non-voglio-partire, ci ritroviamo intorno al tavolo, le ultime birre stappate, esorcizziamo il ritorno a casa con nuovi progetti. Belgio-e-Olanda; Vienna-Praga-Bratislava; Peloponneso. In fondo, basta pensare che torniamo per ripartire di nuovo. Tra un po'. Dodici mesi, che vuoi che sia? |
Condividi e segnala |
Sacco e Vanzetti, 80 anni non invano |
|
E noi che per anni abbiamo letto e scritto Guernica, imparandolo dai libri di storia dell'arte, dalle cartine e dai segnali stradali abbiam preso ormai confidenza con Gernika. Non funziona altrettanto con Bilbo, a dire il vero, nonostante l'assonanza con il signor Baggins: Bilbao suona comunque meglio. A Gernika ci lasciamo tentare dal mercato contadino e ci mischiamo tra la gente, le bancarelle e i profumi. Da un lato i fruttivendoli "di mestiere" con le loro bancarelle cariche di frutta e verdura in bella mostra. Dall'altro donne e uomini dei paesi circostanti, con i cesti dei prodotti dei loro orti. Pomodori, cipolle, patate ancora coperte di terra, zucchine dalle fogge più strane, qualcuna quasi abnorme nelle dimensioni. E poi i fagioli. Rossi, con l'occhio, bianchi con una punta beige, neri, nerissimi. Ci impelaghiamo in una discussione con un venditore, che meta' in catalano e meta' in basco cerca di farci capire la differenza tra due qualita' di fagiolo rosso. Una e' "mas suave" dell'altra, a quanto pare destinata e palati e stomaci più robusti. Cosi', per lo meno, abbiam capito. Se abbiam capito male, pero', lo scopriremo solo vivendo. Una volta cucinati gli uni e gli altri. Come avremmo potuto non provarli? |
|
Alla fine a San Sebastian siamo andati di lunedì, il giorno dopo la chiusura della Semana Grande. Scelta felice. Nonostante il giorno, il vento e gli scrosci d'acqua, e' stato il luogo più affollato nel quale ci siamo finora trovati. Impraticabile la Concha, a meno di non volerla guadare tra i marosi, brulicanti di turisti di ogni foggia ed eta' i vicoli che si inerpicano nel centro storico. Una Via Crucis del souvenir, dalla quale i maggiorenni di sesso maschile del gruppo si sono smarcati con banalissime scuse che iniziavano con cerveza e finivano con tapas. Diabolici.
|
|
Terminato Harry Potter, ora sono vincolata alla promessa di non rivelar niente ai minorenni e anche a un paio di maggiorenni che girano da queste parti. I minori, tuttavia, son come le api col miele. E da un lato mi minacciano di crudeli torture se mi lascio sfuggire alcunche', dall'altro mi tendono agguati privati perche' io soddisfi qualche minima curiosita' o li tranquillizzi su questo o quel timore. Dimmi-solo-che-Ron-non-muore; e-Piton-che fine-fa; no-non-dirmi-che-ci-va-di-mezzo-Hagrid; e-a-Tonks-cosa-succede? Mi trincero dietro i no comment, ma non desistono. Nemmeno ora che vedono un altro libro nella mia borsa. Mi servirebbe una qualche formula per resistere alle pressioni. Mi sa che devo rileggere con attenzione qualche passaggio. |
|
Post n°1638 pubblicato il 17 Agosto 2007 da elioliquido
C'è chi andò via, in ferie, solo poche volte nella vita, e quelle poche volte furono ed ancora sono rimaste magiche. Chi cenò a pesce, magari trent'anni fa, e non mai né prima né dopo, e lo ricorda ancora come un evento. Certi "sfizi" acquistano un valore molto elevato, se la possibilità di toglierseli è ridotta. E al contrario, se la disponibilità finanziaria è elevata, e sia possibile soddisfare molte voglie, tale soddisfazione arriva a non essere più neanche tale. Non esiste un giusto mezzo, che si possa individuare sulla base del reddito. Potendosi permettere qualcosa, non se ne mantiene alto il valore soltanto con un'artificiosa rinuncia, non da altro motivata. Però c'è differenza tra il mangiare mandando giù i bocconi quasi senza masticare, ed il gustare il cibo. Il primo di questi due atteggiamenti appartiene alla patologia consumistica, al bisogno di consumare per consumare. Chi di rado può permettersi cibo abbondante, forse lo gusterà. Ma è possibile gustarlo anche a chi se lo può permettere, e gli gioverebbe. Noi (noi qui, noi occidentali, noi G8 con annessi simpatizzanti e candidati) abbiamo la malattia del bisogno di consumare. Non possiamo gustare, perché per gustare ci vuole tempo, il tempo è denaro, e rischiamo di non riuscire a consumare tutto quel troppo che. C'è chi vorrebbe venire a gustare qualcosa di quello che consumiamo, ma non sia mai che (re)iniziamo a gustare anche noi. Abbiamo da sorreggere tutto un castello che poggia su questo consumo fine a se stesso. Se cominciamo a gustare, crolla il castello. franco |
|
Tra le balzane idee che possono saltare in testa a un gruppo di antichi ultraquarantenni c'e' pure quella di un pranzo a base di tapas. E vaglielo a spiegare ai minorenni che si', sara' come un aperitivo, ma senza le patatine, che no, non ci sara' un primo o un secondo, che si', potrebbe essere come ai buffet delle feste, ma senza caramelle, che no, non sappiamo a priori che cosa ci daranno. Riluttanti, ecco. La parola giusta e' riluttanti. Il posto, a Vitoria Gasteiz, e' segnalato da un paio di guide locali e accogliente al primo sguardo. Luis ci guida ai tavoli con quel fare amichevole che hanno da queste parti: stretta di mano, pacca sulla spalla, fisicita' e sorrisi. Un giro misto? Perfetto. Piatti, vassoi, taglieri, un susseguirsi di portate e golosita'. I minorenni ridono. Si mangia con le mani e nessuno brontola. Jamon, tortillas, e poi pesce, verdure, pane, formaggio. Spazzolano qualunque cosa. Alla fine, con l'ultimo pezzo di pane in mano, soddisfatti domandano: torniamo? |
|
Quanto devo preoccuparmi? Ridiamo mentre ci alziamo dalla distesa di sabbia e li raggiungiamo sulla riva del mare. Il rumore delle onde e' cosi' forte che copre qualsiasi voce o suono. E loro son li'. Tutti insieme. A cavalcar le onde sempre più grosse. Saltano e ridono, si immergono pronti a riemergere per essere travolti dall'onda successiva. E le tavole a pochi metri scivolano veloci sull'acqua, seguendo le creste increspate. L'acqua, il vento, la sabbia. E quel respirare a pieni polmoni che rende questo luogo un altro luogo. Un altrove |
|
Due giorni di pausa, e di riposo, per prender confidenza con la casa, il paese, i negozi e tutti gli annessi e i connessi, dalla spesa alle sagre passando per i mercati. Loro, i minorenni, entrano nella fase "stato brado", fatta di giochi e corse come se non ne avessero mai abbastanza. Stato dal quale riemergono quando i maggiorenni si fan venire idee balzane (a loro dire) come una visita al Guggenheim di Bilbao. Cosi' si lasciano poco affascinare dalla vita dell'ereditiera Peggy, ma restano incantati dal Puppy di Jeff Koons all'esterno del museo. Che poi, a dirla tutta, basterebbe non chiamarlo museo. Perche' l'edificio li ha entusiasmati e all'interno si sono lasciati sedurre da un po' di installazioni. Basta non chiamarle opere d'arte, cioe'. E di certo Richard Serra ha raggiunto il suo scopo se ora non so dire quanto tempo hanno (abbiamo) trascorso nei suoi labirinti. Anche Kiefer, con i suoi libri di piombo e le pale d'altare, li ha stupiti. Magari ridacchiando un po' sull'anima e la spiritualita' dei blocchi di cemento armato. Non e' stata una visita con tutti i crismi e i carismi: in fondo e' un delicato gioco di equilibri quello che di gioca tra noi e loro. Ma il bello e' (anche) (proprio) questo. |
|
Post n°1634 pubblicato il 13 Agosto 2007 da elioliquido
Prima di battermi per le mie idee, vorrei che le mie idee mi fossero ben chiare. Sarebbe intollerabile che la mia voglia di battermi facesse quel che pare a lei. Se accadesse la riempirei di botte, per insegnarle a stare al suo posto. franco |
ANOBIIMANIAC
AREA PERSONALE
FRIENDS FROM AN OUTER SPACE
ULTIME VISITE AL BLOG
ULTIMI COMMENTI
MEGLIO DEL SUDOKU
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- parzialmentescremato
- dagherrotipi
- antonia nella notte
- AllieMcBeal
- Skizotonic
- Lilith
- EvolutionMoka
- Appunti di un taoista per caso
- casalingapercaso
- Mente e cuore
- moska&mrBrad
- giant
- Espressioni
- Abbandonare Tara
- Oceano Irrazionale
- lo sguardo altrove
- Writer
- Camera Obscura
- Il diario di Nancy
- La vita come viene
- MerMayTayDea
- Autoestinguente
- Il ritmo del cuore - aruki
- Pensieri in libertà
- She goes away.
- elaborando
- Cartavetro
- La Torre
- come le nuvole
- lakonikos
- FAJR
- albatros
- nani e ballerine
- Crepuscolando
- Around my heart...
- Golb-Plupart
- lorenzopellegrini
- Mondo Pensato
- what my soul sings!
- Gloriosa spazzatura
- IL FUMO GIALLO
- Juke-Blog
- Lollapalooza
- Il Cantastorie
- ERRATA CORRIGE
- nuvola viola
- niente da dire
- ECCHIME
- NEURONI
- Mise en abyme
- Preferirei di no
- Desperate Gay Guy
- Sud Est donna
- Ombre di Luce
- FRATTAGLIE
- LACUME DI UN AGRUME
- Lupo
- Relative
- city pass
- Village Blues
- GoldKampa
- casa delle parole
- Kosmos
- I colori del mondo
- come ti vorrei
- Grugniti
- Elsewhere Perhaps
- luna gialla blu
- Scintille
- Penna&Calamaio
- bonta mia
- Impronte di sabbia
- Fallo Alato
- Prokpektijva Bimixin
- Nightswimming
- altrochemela
- ILIKE
- Psyke62
- RadioBlogAustralia
- LA BAIA DEI SORCI
- dramatis personae
- Portobello Road
- BARRIQUES
- Coureaux_le_bateaux
- Scherzo o Follia?
- luglio
- mi querido
- Appuntanate
- Rosa Luxemburg
- IL FEMMINISMO OGGI
- Deliri in Chat
- Laccento grave
- LA QUARTA SETTIMANA
- viaggiando... meno
- saturnalia
- odyssey
- Massimo Minerva
Inviato da: coloring pages
il 25/12/2014 alle 14:29
Inviato da: Cheap Flights
il 29/10/2014 alle 07:28
Inviato da: koş fred koş
il 13/03/2014 alle 14:30
Inviato da: Blog enfance
il 11/08/2013 alle 09:52
Inviato da: Cheap Flights to Ne
il 08/07/2013 alle 06:21