Sconfinando

Co[s]mica.mente

Niente fuochi.
Artificiali e rumorosi.
Ma questo mi piace.
Perchè cosmico e avvolgente.
Abbraccevol.mente?
Che sia un anno buono.
Per tutti.

La mazzetta [e i colpi di vento]

In vita mia credo di essermi abbonata una sola volta a una rivista. Art & Dossier, molti anni fa, per non perderne nemmeno un numero. Poi ci fu l'esperimento Topolino, per qualche tempo, quando le bambine erano più piccole. Per loro una piccola certezza a cadenza settimanale. Per me, una cosa in meno da segnare in agenda. Poi c'è il giornale del mattino sulla porta di casa. Piacevole rito diventato abitudine, che manca terribilmente quando per un caso o per un altro il quotidiano non c'è.
Per il resto, nessun abbonamento. Mai. Per non sentirsi vincolati, ci diciamo. E in fondo è il motivo principale. Ma ce ne è un altro, più nascosto. Ed è il piacere sottile di infilarsi in edicola e spulciare qui e là, prima di scegliere quel che si acquisterà. E non importa se poi la scelta finisce sempre sugli stessi titoli e la mazzetta è quasi sempre certa, come una madre. Perchè a volte ci sono le sorprese. I guizzi. Quel colpo di vento che apre una rivista proprio a quella pagina. E non puoi fare a meno di portartela a casa. Almeno per un po'. Per sfogliarla con calma. Comprarla una seconda volta, una terza e così via. Oppure no. Chissà. Ma anche se non la riacquisterai più, quell'unico numero resta a memoria di un istante felice. Di un fortunato colpo di vento.

[lo stesso accade qui a sinistra. una mazzetta sempre più consistente, con il passare dei mesi. e qualche improvviso e splendido colpo di vento]

Anemoni sotto il vischio

E non è stagione per i tuoi fiori preferiti.
Quelli che arrivano con il sole dell'estate che nasce.
Ma è sempre stagione di abbracci.
Per me.
E per loro.
Auguri, mamma.

Vendemmi.ando

In fondo è come viziarsi un po'. Un dirsi, dai, ce lo meritiamo. E al cinema ci siamo tornati. Noi due. Un evento, ^su per _giù.
Eclettico Ridley Scott, non si smentisce in questo film, anche se gioca carte decisamente più scontate rispetto al solito. Gigione Russel Crowe. Mai amato particolarmente, ma qui gradevolmente autoironico. Splendida la fotografia, per un film leggero leggero, che scivola via come un sorso di buon vino. Una commedia dei buoni sentimenti, con qualche guizzo qua e là che rivela la maestria del regista. Ma non ci sono muccinate e questo per me è un bel passo avanti.
(Poi parlano un bel po' francese, e io sembrerò anche Morticia Addams, ma ne resto affascinata)
E in fondo mi è sembrato anche di buon auspicio.
Un'ottima annata... che lo sia davvero.

Attual.mente

Giustizia(?)to
una sentenza scritta a priori
George Bush ha avuto la sua pietra miliare
happy new year mr President

www.nessunotocchicaino.it
contro la pena di morte
sempre

Scivolando [via]

E in questi giorni che scivolano verso il nuovo anno i consuntivi hanno il sapore dell'impacchettar ricordi. Incasellandoli nell'uno o nell'altro schedario. Buoni, cattivi. Pro e contro. Dato e avuto. Una contabilità del cuore e del pensiero nella speranza che l'ultima riga si chiuda con un più.
Non amo, i consuntivi. Mai amati.
E allora lascio perdere di far di conto. E guardo a quest'anno come a un pezzo di strada percorso, ringraziando chi è stato con me. Chi c'era, c'è, ci sarà. Chi c'è stato. Chi ho incrociato per caso. Chi invece non ci sarà più. E saluto chi se ne è andato per sempre. Che il ricordo non se ne va.

In una busta gialla

Ci sono pensieri che arrivano al mattino, con la posta, chiusi in busta gialla.
Ci sono pensieri che dicono più delle parole.
E ci sono parole che leggerò.
E chi commuovono anche un po'.
Grazie, davvero.

Bonus/malus track [borbott.ando again]

Che a ben vedere non c'è solo la pubblicità. I Dvd sono un concentrato di bonus track e di contenuti speciali, che nella maggior parte dei casi ben poco di speciale hanno. Interviste a registi-sceneggiatori-costumisti, making of, trailer televisivi e trailer cinematografici, qualche giochino se il film è per bambini.
E poi, immancabili, le scene tagliate. Quelle che il regista non ha considerato funzionali alla storia e ha eliminato. Scarti di produzione, dunque. Spacciati per chicca e venduti come prelibatezza che giustifica il prezzo più alto del prodotto.
In una raccolta di un qualche serial tv (non so se fosse Friends o Desperate Housewives) tra i cinquanta e rotti episodi ho visto annunciati con entusiasmo anche quelli eliminati e mai mandati in onda. Non quelli censurati o bloccati per un qualche motivo politico, tattico o strategico. Quelli mai trasmessi perchè brutti. Mal riusciti. Non funzionali. Perchè dovrei pagare per avere anche quelli? Datemi il mio film, libero da ogni bonus o malus track, a un prezzo ragionevole. E lasciate la filologia filmica a chi davvero la vuole. Ma solo a loro.

Pubblicizz.ando

Per chi come me vive in una città senza più cinema, il multisala diventa una scelta quasi obbligata. Bello, comodo, ci mancherebbe. Pratica la possibilità di prenotare in anticipo biglietti e posti. Niente da dire, per carità. Niente code, si arriva, si entra si prende posto. E si viene bombardati per 20-minuti-20 da pubblicità e trailer non richiesti. Vero, sul biglietto c'è scritto, ma non sempre uno ci fa caso. E poi il punto non è solo questo. Porto i bambini a vedere un film destinato a loro. Forse, e dico forse, come mamma non desidero che vengano bombardati da pubblicità Dolce & Gabbana a tutto schermo, quelle ben oltre l'allusione per intenderci. Porto i bambini a vedere un film loro destinato e forse, dico forse, non desidero che vedano trailer di altri, di certo indirizzati a un pubblico più adulto.
La prossima volta entrerò al buio. Dopo i primi 20 minuti.

Dragheggi.ando

Sono mesi che Eragon incombe. Non come Harry Potter, per carità. Ma dopo il primo libro il secondo. E intanto che esce il film si aspetta il terzo. Che se Dio vuole dovrebbe rappresentare la fine della saga. Amen.
Nessun dubbio sulla scelta del film di Natale, almeno per loro. Bene. Io i libri non li ho letti, quindi almeno la delusione di una storia che si discosta parecchio dall'originale me la sono risparmiata. Loro hanno brontolato parecchio però. Quanto al film in sè, dopo essermi lasciata affascinare dal Signore degli Anelli, tutto il resto mi sembra una gran brutta copia. In questo caso, poi, un calderone, dove ci stanno Urgali uguali agli Urukai, un po' di Luke Skywalker e un po' di Anakin, e qualche traccia de La storia infinita che i bambini forse non ricordano ma i grandi sì.
Del resto la storia è il calco fedele di Star Wars, ambientato nel fantasy. Complimenti al giovane Paolini per aver così bene denudato il canovaccio, incastrandovi altri temi.
A infiocchettare il tutto, una insopportabile Ilaria D'Amico a dar la voce al drago Saphira. Non so che mestiere faccia la signora D'Amico. L'attrice di certo no.
Quanto agli altri attori, di mestiere Jeremy Irons. Inutile il cameo di Malkovich. Per quanto io lo ami, la sua presenza è un'ode a se stesso.