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Così parlò Penna Veloce


E Penna Veloce parlò. Dalla sua sgargiante scrivania egli proferì queste parole: “ Ci vuole più coraggio “. In effetti, ci vuole Molto coraggio a sentire la sua ennesima stoltezza, stare a cercare di trovare un senso a cose che senso non hanno ( mi scuso con Vasco per avere preso in prestito una sua canzone ).Non una parola, chiara, forte, contro chi ha portato a tutto ciò. Non una parola, chiara, forte, contro chi NON vuole mollare i Privilegi e fare sacrificio al pari di tanti cittadini. Non sarebbe però il suo stile, caro Presidente, meglio non svegliare la coscienza di chi l’ha messo su quello scranno d’oro.  Meglio usare il linguaggio a lei consono, cioè dire Nulla. Solite frasi che potrebbero passare da un Capo all’altro tanto si ripetono ogni anno purtroppo. Non usa termini duri contro chi Evade e manco pretende che il Governo prenda seri provvedimenti, altrimenti certi “ amici” suoi come farebbero a spiegarlo ai loro elettori che sono evasori doc ?Chiede equità, ma verso chi? Equità a non diventare poveri come il 90% della popolazione? Giustamente perché all’improvviso devo diventare come tutti, io che guadagnavo 20 mila euro al mese ?Un anno è passato e tutte le belle favole propinate dall’Unto del Signore son state smentite (non c’è crisi, gli italiani stanno bene, ecc.), ora anche l’ultima balla è spazzata via dalle parole di Monti: “ Gli impegni presi con l’Ue sono stati FIRMATE dal Governo Berlusconi “. Veramente non avevamo dubbi in merito a questo, solo chi va dietro ancora a Feltri e Ferrara può crederci, chissà, sperando che nella loro fede vincano una “ monta “ ad Arcore.In ogni caso tra proclami e smentite, l’unica cosa certa che siamo arrivati alla fine dell’anno, e che al prossimo ci arriveremo, come non so, magari in mutande, sperando che queste non aumentino di prezzo, in inverno girare ignudi non è propriamente il massimo.Di questo però cara Penna Veloce non ci faccia caso, dove gira lei, difficilmente le vedrebbe, sarebbero arrestati per Vera Realtà lesiva nei confronti di un Capo della Repubblica.