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Auto biografia del papero ( 18 parte )


Ammettiamolo , la televisione al giorno d’oggi è croce e delizia di ognuno di noi, non parliamo poi di chi ha figli piccoli. I genitori lavorando mettono i figli  davanti a quel tubo catodico e  loro nel tempo libero svolgono   i lavori di casa che molto sovente non  possono  fare .  
  Ai tempi che furono, in casa non avevamo il televisore, andavamo  in un bar a vederla. Di solito si  andava al  sabato sera e solo in casi eccezionali  in settimana. Ricordo alcuni sabati dove mia madre era entusiasta delle Canzonissima di allora. Bisogna riconoscere che questi  programmi erano  fatti bene, balletti non volgari, comici con la C maiuscola, quasi mai le battute scadevano nel volgare e nel becero. Certo non c’era il lato B delle donne in mostra bellamente come ora, ma si poteva usare ugualmente la fantasia.Ricordo che una volta il bar era strapieno fino all’inverosimile, e non vorrei sbagliare aneddoto ,  davano in diretta con il grande Tito Stagno, l’atterraggio sulla luna della navicella spaziale americana.  
Dico vorrei , perché son passati circa 43 anni da quella data, di sicuro sono nel bar  non vi era posto a sedere manco a pagarlo oro, e molta gente era rimasta fuori  a guardare quello  schermo in bianco e nero. La televisione in Italia arrivò molti anni dopo  qui nel nostro paese. Vi ricordate quando si prendeva la famosa Tele  Capodistria o  Tele Svizzera ? Che emozione quando mio padre comprò il primo televisore. La prima cosa che chiesi al tecnico fu proprio se prendeva questi due canali, visto che in una di essa davano i racconti di Sherlock Holmes. Pensate che prima di avere questi due canali,  veniva mio zio a prendermi a casa per portami da lui a vedere le puntate con il famoso detective inglese , abitava dalle parti di via Michele Coppino ( sempre per chi conosce Torino ), non era proprio a due passi, e poi finita la puntata mi riportava a casa . Ero contentissimo , vedevo uno dei miei eroi sbrogliare matasse complicate e arrivare all’arresto del colpevole in modo semplice. In quel periodo ammettiamolo c’erano fior fiore di programmi per i ragazzini, dal Super Gulp, a Padre Tobia, Rin tin tin,   il famoso cane della cavalleria assieme a Rusty e al tenente Masterson , Lassie, Furia,  al mai dimenticato Zorro di Guy Williams.
  
   
 L’unico costume che ho mai avuto da piccolo, dopo diversi pianti , fu proprio quello di Zorro . Un piccolo Zorro  senza baffi e cavallo,alto un soldo di cacio  ma contento come pochi al mondo.
( questo era Tornado con tanta fantasia )Per il cavallo mi aggiustai con la sedia, bisogna usare l’immaginazione no ? Poi con il tempo arrivò appunto il colore, molti programmi per ragazzi svanirono dissolti nell’aria lasciando posto a programmi scadenti ; ovviamente questa  è una mia opinione personale, ma tutto il fascino che avevano quei programmi in bianco e nero non ci sono più a meno che uno non faccia come il sottoscritto : quando trova i dvd che lo riportano a quei tempi se lo compra, e con la mente ritorna bambino, magari davanti a una tazza di latte con la fetta di torta preparata dalla nonna.