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Il loro piatto preferito


Questo post lo dedico alle tantissime emule della Clerici e dei programmi di cucina.Codeste signore però si differenziano dalle altre loro colleghe, nel senso che non guardano alla cucina tradizionale italiana, né a quella francese o esotica. Macché, hanno un solo obiettivo, pardon, piatto: Il papero arrosto. Un povero papero ovviamente di marca torinese. Posso già vederle nella loro divisa all’Hannibal Lecter con tanto di seghetti, coltelli, pinze ecc.pregustare il momento tanto atteso. Partono dalla “ spiumatura”, già lì uno avrebbe ben donde da ridire, perché codeste massaie, pregustano la gioia di imitare la “ moviola “ con gesti lentissimi, piuma per piuma, incuranti delle grida non certo di piacere. Reincarnazione in gonna del signor De Sade, imperterrite vanno avanti fino a quando il povero lato b del papero è roseo come quello di un puttino. Ma crederete mica che siano soddisfatte ? Giammai, tuonano all’unisono. Prendono una lente d’ingrandimento comprata apposta e guardano millimetro per millimetro la rosea carne , e se puta caso vedono anche una sola radice, iniziano da capo.Poi accendono il forno, giustamente il povero papero, prova a dire che non le sembra il caso di metterlo a 200/250 gradi, perché la temperatura fuori per ora è abbastanza alta, insomma aspettiamo l’inverno. Niente, il ditino della massaia indica un No senza ripensamenti. Per il condimento, spulciano la sezione: miglior olii in offerta. Ecco che in loro soccorso arriva la telefonata di Marchionne, saputo che un papero marca Fiom è messo in forno, si appresta a regalarle per un anno intero una confezione di olio Selenia. Le massaie esultano godute, cantando: Lui è bravo ragazzo, lui è un bravo ragazzo .Al povero papero non basta tutto quello che gli sta capitando pure questo, deve sentire. Vorrebbe commentare, ma dopo l’ennesimo dubbio su ciò che gli sta capitando, le infilano una bella mela in bocca con tanto di foglia al naturale. La cosa assurda poi è che deve pure ringraziarle perché come contorno usa le patate. Uno dice, cosa c’è di strano? Potrebbe che decidano di condirlo con le carote, m’bè? Dato che la vita è frenetica, sempre di corsa, se una di queste sorelle Hannibal, decidesse di non tagliare le carote come si usano di solite per risparmiare tempo, lo immaginate, dove potrebbe infilarsene una ? Però la cosa positiva in tutto questo è che lo preparano con tanto Amore. Dedicato con affetto e simpatia a chi vorrebbe cucinarmi.