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Voglie costose


Oggi avevo una voglia matta di spendere, penso che a voi sia capitato ogni tanto di essere assaliti da questa irrefrenabile voglia . Dato che non ho un Ambrogio (l'autista della signora della vecchia pubblicità Ferrero ) a farmi consigliare, ho fatto di testa mia. Mi son detto il primo negozio o qualcosa di simile che vedo entro dentro e spendo. Detto e fatto, attraverso la strada , erano circa le 14,30 e lo vedo innanzi a me. Voi direte ma che negozio è ? A quell'ora son tutti chiusi. Questo no , questo è aperto tutti i giorni tranne il w.end, si può spendere o ritirare  per poi spenderlo di nuovo. Infatti all'orario stabilito sono entrato, tutto felice e gioioso, dietro di me una coda non da poco. Solite vecchiette/i che si inventavano astruse scuse per poter passare prima. Imperterrito ho risposto di no, primo ero e primo rimanevo. Una si è addirittura abbarbicata alla mia gamba, ho dovuto farmi prestare una sega dal giardiniere a fianco, a male estremi , estremi rimedi,ora la vecchietta firma con i piedi. Dicevo finalmente compare il mio numero, con soddisfazione mi siedo e spiego il motivo perchè sono lì. L'impiegato fa il suo lavoro,scambiamo qualche battuta e poi mi rilascia la ricevuta. Ora si che mi sento realizzato, più leggero, più vuoto di quando sono entrato...ho pagato l'IMU.