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Il documento del disonore ( capitolo due )


Nell’osservare il mio amico nel suo stato di catalessi, andai alla finestra, poche carrozze e poche anime vive per strada. Stetti per lì qualche minuto , poi dissi :  “ Caro Holmes mi sa che siamo in pensione , qui non credo che qualcuno si ..”Non feci in tempo a finire la frase che Holmes esclamò :  “ su dottore vedrà che a breve suonerà il campanello e la brava signora Hudson, ci porterà un probabile cliente “.Lo guardai allibito, stavo per rispondergli come diavolo facesse a saperlo    , quando sentimmo il campanello suonare, e la signora Hudson parlottare, seguito dai passi su per le scale.   “ Ma come ha fatto ? “..domandai , ma un cenno della mano del mio amico mi fece capire che me lo avrebbe detto dopo. La porta si aprì e la signora fece entrare un distinto signore, pressappoco  intorno ai 60 anni, capelli bianchi , un paio di baffi situati sotto un naso aquilino.  “ Il signor Holmes suppongo ?   Piacere dottor Watson   “. Dicendo così mi strinse la mano. L’accento era straniero, nonostante una buona conoscenza dell’inglese.  “ Si segga, prego.  “ Holmes indicò la poltrona e come  fa sempre  con un cliente, si accese la pipa , si accomodò sulla sua poltrona e con occhi socchiusi, studiava e valutava la persona davanti a lui.  “ Sono Ernest Von Ghuter  , ambasciatore di Austria, sono qui .. “Non riuscì a finire la frase che un colpo mandò in frantumi la finestra, centrando in pieno il povero ambasciatore.   “ Giù  Watson  “ gridò Holmes.Non me lo feci ripetere due volte e nonostante il dolore al  ginocchio ( vecchia ferita da militare )  mi buttai  sul pavimento, cercando di strisciare verso la  scrivania per prendere la rivoltella. Passarono alcuni minuti  ma non successe nulla, nel frattempo ero riuscito a prendere la rivoltella e cautamente mi avvicinai alla finestra .          
            “ Se ne sono andati  Watson, possiamo pure alzarci  “. “ Ne è sicuro ?  “ . “ Sicurissimo, quel sicario o sicari , miravano a questo pover’uomo  . Bisogna avvertire Scotland Yard    “.Scesi al piano di sotto e con una telefonata avvertii  la polizia, mentre avvisai la signora Hudson dell’accaduto. Poi risalì in camera. Guardai Holmes che  era intento a perquisire il cadavere, un biglietto lo stava incuriosendo, uno di quei biglietti presi in certi locali non propriamente all’altezza di gente regale. Se lo mise in tasca e continuò l’esplorazione ma non trovò nulla di interessante, se non un orologio con dedica da parte della Regina dell’Austria. Mi guardò e disse  “ come ho fatto a sapere che avremmo avuto un cliente ?  “.Rimasi stupito  perché nonostante una sparatoria e un morto, Holmes si era ricordato della mia domanda .  “ Ho notato che lei è stato un attimo in più a scrutare alla finestra, con questo tempo come ha notato la gente non esce volentieri di casa ,  quindi questo qualcuno aveva un buon  motivo per farlo ;  inoltre lei guardava fisso avanti a se, ergo ne deduco che questo tizio o tizia, ancora non sapevo il sesso, era davanti alla nostra casa, semplice vero ?  “. “ Elementare, Holmes, elementare “. ( Continua )