Quando si cresce e si arriva all’età dell’adolescenza si pensa di essere diventati adulti. Nell’immaginario nostro , il diventare adulto era anche quello di passare la vigilia di Capodanno fuori casa e non ovviamente in compagnia dei genitori. I miei quell’anno , come al solito erano andati dai parenti, io mi diedi da fare per organizzare,ma con scarsi esiti, perché la maggior parte dei miei amici, rimanevano a casa. Venne in soccorso Maurizio( ve ne ho già parlato in un post precedente quando volevamo mettere in piedi una band, lui era il chitarrista patito di Baglioni ).Suo padre lavorava alle poste , e come dipendente , poteva andare al Circolo apposito con famiglia e conoscenti ; ci sarebbe stata la musica rigorosamente dal vivo, spumante e panettone a mezzanotte . Chiamai altri due amici e le esposi questa possibilità, accettarono, ci trovammo tutti sotto casa di Maurizio verso le 21. Fantastico , eravamo grandi, certo c’erano i suoi genitori ,ma ci avrebbero lasciato libertà, questo era nel patto. Arrivammo al Circolo e incominciammo da giovani galletti a dare un ’ occhiata in giro. Primo impatto tremendo , nessuna gallinella , nessuna paperetta , solo donne mature .Pazienza , ci siamo seduti e aspettavamo , passavano le ore e qualcosa si mosse, ma poca cosa. Essendo un età che non sta ne da una parte ne dall’altra eravamo tagliati fuori. Le grandi ballavano con i grandi e non guardavano i piccoli , le piccole non guardavano i grandi..rassegnazione. Speravamo almeno nella musica. Non l’avessi mai detto , l’orchestra attacca con una Mazurka. Ora non so se era quella di periferia oppure no, ma era mazurka. Si saranno sbagliati , pensiamo in coro.
Autobiografia del papero ( 37 parte )
Quando si cresce e si arriva all’età dell’adolescenza si pensa di essere diventati adulti. Nell’immaginario nostro , il diventare adulto era anche quello di passare la vigilia di Capodanno fuori casa e non ovviamente in compagnia dei genitori. I miei quell’anno , come al solito erano andati dai parenti, io mi diedi da fare per organizzare,ma con scarsi esiti, perché la maggior parte dei miei amici, rimanevano a casa. Venne in soccorso Maurizio( ve ne ho già parlato in un post precedente quando volevamo mettere in piedi una band, lui era il chitarrista patito di Baglioni ).Suo padre lavorava alle poste , e come dipendente , poteva andare al Circolo apposito con famiglia e conoscenti ; ci sarebbe stata la musica rigorosamente dal vivo, spumante e panettone a mezzanotte . Chiamai altri due amici e le esposi questa possibilità, accettarono, ci trovammo tutti sotto casa di Maurizio verso le 21. Fantastico , eravamo grandi, certo c’erano i suoi genitori ,ma ci avrebbero lasciato libertà, questo era nel patto. Arrivammo al Circolo e incominciammo da giovani galletti a dare un ’ occhiata in giro. Primo impatto tremendo , nessuna gallinella , nessuna paperetta , solo donne mature .Pazienza , ci siamo seduti e aspettavamo , passavano le ore e qualcosa si mosse, ma poca cosa. Essendo un età che non sta ne da una parte ne dall’altra eravamo tagliati fuori. Le grandi ballavano con i grandi e non guardavano i piccoli , le piccole non guardavano i grandi..rassegnazione. Speravamo almeno nella musica. Non l’avessi mai detto , l’orchestra attacca con una Mazurka. Ora non so se era quella di periferia oppure no, ma era mazurka. Si saranno sbagliati , pensiamo in coro.