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Paperino junior e il misterioso viaggio


 Il bello di quando uno va in vacanza anche breve è raccontare quello che si è fatto o visto non trovate ?  Magari accompagnandole con fotografie o video, ora non dico passare intere serate a guardarli altrimenti sai che mongolfiere ci vengono a noi maschietti e non solo , anche se ammetto non  è male rendere partecipe per chi tanti motivi non ha potuto andare. Ebbene ieri sera è arrivato il paperino  junior di casa, è stato quattro giorni a Parigi con un’amica. I libri dell’università sono rimasti a casa ovviamente, impolverati, certo ogni tanto gira una pagina, ma la polvere è subdola si infila dappertutto, forse sarebbe il caso di sfogliare meglio i libri  e per sfogliare intendo studiare. Parola che il povero paperino  junior scambia come fosse la  croce per  Dracula, ovvero  : Scappaaaaaaaaa. Sto divagando vi chiedo scusa, ebbene dicevo è arrivato da Parigi, sua sorella è andata a prenderlo alla stazione. La cena è quasi pronta,io e mamma  paperina siamo felici di poterlo riabbracciare ,anche se fra me e lui ogni tanto scorre qualche fulmine e saetta. Si apre la porta ed è lui, entra nella sua stanza, posa il trolley, la moglie era al telefono con un suo cugino. Io saluto il paperino junior e domando : “ com’è andata il viaggio ? Ti sei divertito  a Parigi ? “- Risposta breve e sintetica  manco fosse stato un riassunto di un tema : “ Si, tutto bene “. Perfetto ,  a tavola sicuramente racconterà, facciamolo respirare senza avvolgerlo troppo nell’abbraccio paterno. La madre finita la telefonata, lo va a salutare ed abbracciare, a lei aggiunge una parola a quelle dette a me : “ mamma “. A tavola aspettiamo che parli,ma ahimè , in questi quattro giorni ha così tanto da recuperare, cose lasciate indietro e infatti cosa fa ? Si porta a tavola un libro da leggere. Spero che sia almeno quello per dare l’esame,  come tutte le speranze muoiono subito , infatti  è un libro di tutt’altro genere. Poi con l’altra mano risponde ai messaggi , giustamente , sostengo da tempo che  bisogna sempre relazionarsi con gli altri, mantenere vivo un rapporto. Per fortuna si accorge di non essere la Dea Kalì e di non avere miriade di braccia e allora rinuncia a uno delle due cose che sta facendo per prendere la forchetta e mangiare. Noi sempre in attesa di sapere cosa ha visto,dove è andato ecc..una curiosità normale  direi da genitori. Emulando lo struzzo quando mangia, in breve tempo ( da portarlo al Guinnes dei primati  ) dalla sua voce esce una frase : “ Sono pieno, basta “ . Frase storica che lancia ogni qualvolta si deve alzare, anche se avesse solo respirato il profumo della minestra, si alza e si fionda letteralmente al PC impossessandosene come fosse una piovra con i suoi tentacoli. Dopo quattro giorni di astinenza ( nessuno dei due  vacanzieri aveva quello portatile dietro  ) si  para  davanti allo sfondo di  Facebook  e  come dice il proverbio  : “ ogni giorno   tu abbia la tua razione quotidiana  , in modo da toglierti  il medico di torno “. Lui che considera saggi i proverbi dei vecchi l’ha subito messo in pratica, tanto è vero che ieri sera ho mandato avanti Valentino( coniglietto ) a domandargli se potevo andare a dormire ( il pc fisso è in camera da letto ),sapete non volevo sembrargli autoritario avrebbe potuto rimpiangere Parigi. In ogni caso anche oggi non ha minimamente accennato a cosa visto e dove è andato,con la sorella credo che ne abbia parlato, i casi ora sono due : o domandiamo a lei oppure sia io che la mamma paperina ci prendiamo  una settimana noi e andiamo alla ricerca dei posti visitati da quel gran chiacchierone di mio figlio, voi dei due quale scegliete ? Per la cronaca non ha portato nessuno tipo di souvenir, forse e dico forse una cartolina per il nonno , ovviamente da consegnare a mano, si sa i soldini di Natale stanno quasi finendo meglio risparmiare anche sul francobollo.