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Il cavaliere che arrivò dal deserto


  " Le leggende non esistono solo nella musica rock, ma anche nel West. Come sempre la realtà si mescola con la leggenda senza capire veramente come sia andate le cose realmente. Una di queste parla di William Bonney meglio conosciuto come Billy the Kid. Qualcuno dice che è morto a Fort Sumner nel 1881 per mano di Pat Garret, altri che non era lui, che per anni si è nascosto sotto falso nome. Io ho optato per la seconda ipotesi in questo racconto, buona lettura ".               
    New Messico 1913 .Erano giorni che viaggiava sotto il sole del deserto, sia lui che il suo cavallo era giunti allo stremo, ma entrambi sapevano che al di là dell’ultimo tratto ci sarebbe stata la salvezza sotto forma di quattro catapecchie chiamato Las Cruces.                
   Attraversare il deserto del Nuovo Messico chiamato Jornada del Muerto non era uno scherzo né in gioventù né tantomeno in età avanzata, ma il cavaliere non ci rimuginava su troppo a questo pensiero.         
     Qualche miglio più tardi entrò a Las Cruces, sorrise quando all’ingresso del paese lesse il cartello : Benvenuti nel ridente paesino . Non era cambiato molto dall’ultima volta che vi era stato , certo qualche baracca in più era sorta, vero anche che erano passati una decina di anni dalla sua visita quaggiù. “ Bene amigo, siamo arrivati . Ora per tutte e due un buon riposo e una buona bevuta “ disse rivolgendosi al cavallo. Andò subito alla stalla e lasciò il fidato ma stanco destriero a riposare. Lo stalliere lo osservò, non aveva simpatia per chi arrivava dal deserto, chi lo fa ha sempre qualcosa da nascondere,ma non disse nulla. Lo sguardo del forestiero non era esattamente quello di una persona molto cordiale. Si guardò intorno e vide l’unica locanda che c’era : Puerto da Josè. Sì incamminò molto lentamente senza mai voltarsi indietro , il sole le era alle spalle. Qualche nino( bambino) lo osservava ma a distanza e i pochi peones da sotto i loro sombrero lo tenevano d’occhio ma senza mai dire una parola.             
   La locanda  era una di  quelle tipicamente di frontiera del Nuovo Messico , eri fortunato se non ti cadevano in testa. Alla meglio cercò di togliersi la sabbia da dosso, lo spolverino ne aveva talmente tanto che il colore originale si era perso. La gola era secca, sperava che almeno avessero una buona tequila per calmare la sete. Entrò. Nel locale pochi avventori, tutti messicani, ma cambiava poco per lui, in fondo in gioventù aveva più amici tra questa gente che tra gli yankee. Si sedette ad un tavolo. “ Bienvenido senor, desidera ?“ l’oste arrivò di corsa. “ Tequila, porta pure una bottiglia e lasciala pure sul tavolo “. “ Bueno senor, vuole anche mangiare ? Abbiamo…” ma la frase non fu finita, il gesto di diniego dello straniero era chiara, no niente pranzo. Lentamente sorseggiava la tequila,non era male per un posto abbandonato da dio. Lui se ne intendeva di posti abbandonati , era dal 1881 che vagava tra zone selvagge , indios e yaqui , ormai i suoi amici ci avevano rimesso tutti la pelle oppure avevano fatto il salto dalla parte della legge, lui no, non poteva farlo , per tutti era morto. Buffo, sorrise come basta accoppare uno e farlo spacciare per quello che non è. Brindò allo sfortunato cristo, trovatosi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. La monotonia dei suoi pensieri fu rotta dalle grida dei vaqueros giunti nella locanda.         
  “ Oste della malora, tequila per noi , muoviti grassone “ urlò uno dei tre messicani al bancone. Poi si guardarono intorno e lo videro. Con il cappello calato sul volto, lo straniero sembrava dormire o almeno questa era la sua impressione. La bottiglia era quasi vuota. Uno dei vaqueros si avvicinò. “ Hey gringo, non ti ho mai visto da queste parti sei nuovo ? “ era la classica domanda stupida fatta da uno stupido in cerca di guai. Lo straniero non rispose, anzi fece finta di nulla, erano affari suoi il motivo per cui si trovava li. Ma si sa il destino non sempre sei tu che lo vai decidendo , quindi il messicano forte della presenza dei suoi amici ripeté la domanda ma con voce più forte. “ Gringo ho detto a te sei sordo o hai problemi di lingua ? “ Risero tutte e tre come iene ridens prima del pasto. “ Amigos, l’americano non sente oppure gli fa schifo a rispondere a noi, sapete noi siamo solo vaqueros , vero hombre ? “. Lo disse mentre con un calcio spostava la sedia. L’oste intervenne nella speranza che i messicani lasciassero perdere, ma inutilmente, quelli erano venuti per piantare grane . Guardò l’hombre e nei suoi occhi sperava di scorgere la risposta che le chiedevano,ma non vide nulla di tutto ciò. “ Gringo, non te lo ripeto più, che ci fai qui ? “. La mano stava lentamente scendendo verso la fondina della pistola.                
Sapeva cosa sarebbe successo a breve. Si alzò , lentamente tirò su in cappello e quello che videro i tre messicani non gli  piacque per niente. Non videro  gli occhi spenti di un vecchio, ma solo la morte e non certo la sua. “ Sulla tua tomba che nome dovremmo mettere gringo ? “ . L’oste si era messo al riparo dietro al bancone e gli avventori erano scappati fuori dal locale. Il gringo non disse nulla, sorrise, passano gli anni ma qui alla frontiera è rimasto tutto nella stessa vecchia maniera, i curiosi hanno vita breve. Gli guardò e poi esclamò : “ Vaqueros siete giovani per morire, lasciate perdere non è la giornata giusta per voi “ .                       
Risero tutte e tre ma la risata non giunse alla fine , la colt del vecchio sputò la sentenza di morte, un colpo a ciascuno. Altre tre vite spezzate e non certo per colpa sua, ma chi gli crederebbe ?. L’oste uscì da sotto il bancone e si fece il segno della croce, poi pagò la tequila e uscì dalla locanda, ,ma prima si inginocchiò al vaqueros che per il momento era ancora vivo,ma lo sarebbe stato poco. “ Gringo maldido , quale il tuo nome  ? “ a malapena si capì la domanda. “ Molti mi chiamano Billy…Billy il Kid “. Sorrise mentre si alzò, tirò fuori un'altra moneta e la diede all’oste per pagare i funerali questi stupidi vaqueros.                    
   Lo videro andare in direzione di Rio Amba, a breve sarebbe arrivato lo sceriffo dalla città vicina ma ormai il cavaliere sarebbe sparito da tempo. Altre tacche sono comparse sulla sua pistola e sulla sua leggenda.