Oggi Torino si è svegliata sotto la neve, invidio i bambini che con la loro innocenza incollano il loro volto alla finestra ed esclamano : " mammaaaaaaa guarda la neve ".Bei tempi quando con i nonni materni mi portavano al giardino a fare il mitico pupazzo di neve, insomma avrebbe dovuto assomigliarle in teoria. Oppure a giocare a palle di neve, vi ricordate all'uscita di scuola le battaglie che si facevano ? Poi da grandicelli ( medie o superiori ) si andava a mettere queste palle nei colli delle compagne,le quali urlavano " aggettivi " sconosciuti fino al giorno prima.Strade sommerse dalla neve, dove si faticava a camminare perchè si sprofondava , e allora la nonna o la mamma ti prendevano in braccio perchè altrimeti di te avrebbero visto solo il cappello spuntare dalla strada innevata. Quanti ricordi, con la slitta scendere giù dalle discese di un parco cercando di non schiantarsi contro un albero. La neve poteva anche durare giorni e giorni ed era ai nostri occhi sempre una meraviglia, poi crescendo questa meraviglia è scomparsa lasciando un fastidio enorme facendoci dire : " che palle nevica ".Oddio qui in città bastano 10/20 cm per mandare tutto in tilt, ma si sa ormai si è dimenticato di come erano le vecchie nevicate , usano questo aggettivo ma forse sarebbe meglio dire " spruzzata di neve ". In ogni caso benvenuta... neve.