La prima volta che ascoltai questa voce rimasi sbalordito, dai tempi di Robert Plant non vi fu un cantante del genere.
Uno dei gruppi di maggior successo della corrente musicale
New Wave of British Heavy Metal, i Saxon conobbero un periodo di discreto successo commerciale nella prima metà degli anni Ottanta: una serie di album particolarmente ispirati, accompagnati da intensi tour per tutto il mondo, sia in veste di headliner che di supporto a gruppi più famosi quali
Motörhead e
Mötley Crüe, portarono la band ad ottenere diversi piazzamenti nelle classifiche britanniche. Il positivo riscontro commerciale segnalò la giovane formazione britannica all'attenzione della casa discografica
EMI, la quale approfittò nel
1983 della rescissione del contratto da parte del gruppo britannico con la
Carrere Records, con la quale erano stati pubblicati i primi sei album.
La fortuna del gruppo, iniziata con album storici della
NWOBHM come
Wheels of Steel (1980),
Strong Arm of the Law (1980) e
Denim and Leather (1981), dura ancora qualche anno, con l'uscita degli album
Power & the Glory il più venduto della loro carriera (1983, stesso anno in cui si esibirono come ospiti al
Festival di Sanremo, proponendo alla platea dell'
Ariston, il singolo Nightmare),
Crusader (1984)che vendette 2 milioni di copie e
Innocence Is No Excuse (1985), per poi esaurirsi bruscamente sul finire del decennio, con un marcato cambio di stile, reso più melodico sulle scie dell'
AOR con album come
Rock the Nations (1986) e
Destiny (1988), che delusero sia il pubblico che la critica, e soprattutto la EMI, che non volle prolungare il rapporto di lavoro con il gruppo.
La band ha cominciato a riavvicinarsi allo stile iniziale durante i primi
anni novanta. Con album come
Solid Ball of Rock (1991),
Forever Free (1992) e
Dogs of War (1995) il gruppo riuscì a scavalcare il brutto periodo e a recuperare parte della fiducia e del successo commerciale perduti, senza però riuscire a ripetere i clamorosi successi di inizio carriera. Con Dogs of War Graham Oliver, in dissenso con le scelte musicali del gruppo, abbandonò prima del tour e riformò l'anno successivo i
Son of a Bitch con Dawson e Gill. Verso fine
anni novanta e primi
anni 2000, il gruppo si avvicina ad uno stile decisamente più duro, distaccandosi totalmente dall'hard & heavy con
Unleash the Beast (
1997),
Metalhead (
1999),
Killing Ground (
2001),
Lionheart (
2004) e
The Inner Sanctum (
2007). Nel
2009 è stato pubblicato
Into the Labyrinth. Nel
2011 proseguendo la strada intrapresa nel decennio precedente esce
Call To Arms. Nel febbraio
2013 pubblicano il loro ultimo album
Sacrifice.