E’ passato un mese da quando il prode Paperino ha iniziato la ginnastica. Vi avevo deliziato con un post sul come fossi un’aitante atleta..insomma..si fa per dire.
Ora vi farò partecipe dei miei miglioramenti in alcuni esercizi descrivendoveli e di come abbia preso degli accorgimenti per vedere tale migliorie.
Ho subito scartato l’idea di arrivare in palestra portandomi un metro con me, essendo tre quarti delle persone presenti donne, avrei generato un equivoco madornale e passato come un personaggio della serie Porky’s( chi ha visto questi film sa di cosa parlo ). Quindi ho optato per un esercizio portandomi un foglio di carta , il primo esercizio che vi descrivo è il seguente : pancia a terra, braccia e gambe distese, fin qui andiamo alla grande. Ora da questa posizione oscillate entrambi gli arti , cercando di venire su con il petto, ,inarcando un po’ la schiena. Qui incominciano i dolori, per vedere se mi spostavo di qualche centimetro ho messo il foglio accanto a me, lo spostamento dell’aria mi son detto sicuramente lo farà volar via.L’istruttore vedevo che mi stava guardando, ma non ha proferito parola. Finito l’esercizio con nonchalance ho guardato il foglio..arghh..non si era mosso manco di un macro millimetro, tanta fatica per nulla.
Altro tipico esercizio con cui litigo sovente è il seguente, seduto sul tappetino, gambe divaricate , schiena diritta. Primo passo scendere di lato con le braccia distese fino a toccare le punta dei piedi, va bene anche la caviglia , per me la linea gotica di arrivo è subito dopo il ginocchio. Prima a destra poi a sinistra, infine sempre con le gambe divaricate, il busto si flette in avanti in mezzo, con le braccia che arrivano il piùlontano possibile .
Visto il mio panico totale ho domandato al Marchese De Sade ( istruttore ) se poteva mettermi un ginocchio sulla schiena ,in modo da aiutarmi.
Ha subito dato sfoggio del suo gran cuore , ha chiamato un lottatore di sumo, dicendo che con il suo tocco leggero senz’altro sarei arrivato a toccare addirittura gli specchi davanti a me ( essi distavano a tre metri NdR).Ho declinato l’aiuto con un sorriso adducendo che il povero sumo era già sotto la doccia e toglierlo da quel piccolo spazio sarebbe stato crudele dopo la fatica di entrarci. Sublime esercizio è questo che vi descrivo: gambe in alto appoggiate alla spalliera, il vostro lato b vicino più che può alla suddetta , dovete formare un angolo retto o la lettera “ L “ se vi rende più l’idea.
Bene, l’unico che aveva degli scambi di veduta con questa lettera era il sottoscritto, non so perché ma ne veniva fuori una “ Z “, misteri della lingua italiana.Altri fantastici esercizi sono quelli quando si usa il pallone apposito. Un pallone enorme che mi riporta alla mente i miei …insomma …quelli ..dopo un ‘ora solo di lavoro.
Ci si sdraia sopra, già il fatto di sdraiarsi sopra una cosa sferica non è il massimo della vita, manco con un amaro lucano vicino. Poi a seconda degli esercizi ci si deve cercare di stare in equilibrio, diciamo che a mio modo di vedere più che un esercizio di ginnastica sembra una gara del vecchio Giochi senza frontiere. Qui per fortuna le altre persone sono come me..impedite, direi che la musica adatta sarebbe “ Rotola, rotola…”.Visto che ho parlato di musica , parlo anche della colonna sonora che dovrebbe allietare l’ora degli esercizi, qui veramente è una fatica immane per il sottoscritto, sudo di più a sentire questa roba che in tutta l’ora. L’altro giorno tutta la discografia di M.Jackson, peggio che vedere le repliche di Uomini e donne, a volte mette artisti che manco loro sanno di esserlo. Pink floyd che pur tanto di cappello non sono certo adatti ad esercizi ma piuttosto a chiudere gli occhi e addormentarsi vagando per il lato oscuro della luna, insomma credo che dovrei portare un po’ dei miei cd.
Concludo dicendo cari amici/che , sicuramente non sarò eletto Atleta dell’anno e manco credo in una prossima vita, quello che spero che però di salire al primi posti come Simpatico dell’anno..almeno questo concedetemelo.
Ps. Per la cronaca ho due “ fetusi “ che stanno sghignazzando alle mie spalle a tutto andare ( Marco e Valentino ) ovviamente sempre a spese del papero.