Non potevo esimermi dal raccontarvi in modo semi serio il resoconto della manifestazione e relativo viaggio a Roma indetta dalla Fiom. Partenza davanti ai cancelli di Mirafiori porta 5 ( dovete sapere che lo stabilimento ha una miriade di porte d’ingresso essendo ai tempi d’oro una città nella città , ora a malapena abbiamo un ingresso con relativa uscita ), questa è riconoscibile nei vari filmati perché sul suo palazzo fanno bella mostra gli stemmi dei vari marchi automobilistici. Arrivo con altri due colleghi, si chiacchiera, si discute, si ride, il tempo passa e incominciamo a guardarci attorno : nessuno !. A pensare male a volte ci si azzecca e incominciamo a preoccuparci, vuoi vedere che la manifestazione è saltata e non ci hanno avvertito ? Vediamo arrivare un auto e scendono delle persone: una famiglia di quattro persone con altrettanti trolley. Scarta immediatamente l’ipotesi che fossero nostri colleghi, ritorniamo a parlare tra noi. Verso le 22 incominciano ad arrivare i “ baracchini “ ma non il pullman. Man mano le persone arrivavano , intravediamo in lontananza anche le sagome dei pullman, ben due , ! So che fa ridere, su 5mila operai , solo una 60 circa andavano a Roma, ma li posso capire, non è dietro l’angolo, molto meno quando si tratta invece di manifestazioni o presidi a Torino, a prescindere se sono o no iscritti Fiom, quando la barca affonda vale per tutti. Si parte con un’ora di ritardo. Prendiamo posto e io assieme agli altri due colleghi abbiamo la fortuna di avere il posto tutto per noi, senza nessuno accanto . Ci si parla, si scherza , si ride, e si arriva in fretta all’una e mezza come orario. Dato che il sottoscritto non è un nottambulo ma tutto il contrario decide di dormire, o almeno tenta, perché lo “ scassa timpani “ che sta dietro a me , imperterrito con il suo vocione continua a blaterare , inutile dirgli di staccare le batterie si ricarica mentre parla. Per fortuna vedendo che la maggior parte di noi dorme si adegua : alleluia. Facciamo tappa a un autogrill verso Livorno, appena scesi veniamo investiti da un’aria gelida stile Siberia. Un freddo della madonna, ci verrebbe voglia di ritornare ai nostri posti ma abbiamo delle esigenze da espletare oltre che fare colazione. A Quell’ora ( manco le 6 ) gli addetti erano solamente in due : un ragazzo alla cassa e una signora alla macchinetta del caffè. Il tutto alla faccia dell’autista che aveva detto : non più di mezz’ora e poi si riparte. Infatti quella mezz’ora è andata sola per aspettare il turno al bancone. Finito la pausa riprendiamo il viaggio, la “ radio “ dietro me riprende le trasmissioni. Guardo il tempo e man mano che ci avviciniamo a Roma vediamo spuntare il sole e con esso il caldo. Perfetto, entriamo nel raccordo anulare, e li la gioia per il tempo bello svanisce : Fermi !! Un caos della madonna, ma d’altronde lo è in qualsiasi tangenziale di una grossa città, con lentezza riusciamo ad arrivare all’uscita e di conseguenza alla stazione Anagnina della metro di Roma. Scendiamo e incominciamo a sgranchirci le gambe, nel frattempo arrivano altri pullman . Quando decidiamo che siamo già abbastanza entriamo in metropolitano sotto gli sguardi atterriti degli utenti : arrivano i barbari comunisti. Una selva di bandiere rosse della Fiom con tante persone con la maglia di questo sindacato.
Cronaca semi seria di una Manifestazione
Non potevo esimermi dal raccontarvi in modo semi serio il resoconto della manifestazione e relativo viaggio a Roma indetta dalla Fiom. Partenza davanti ai cancelli di Mirafiori porta 5 ( dovete sapere che lo stabilimento ha una miriade di porte d’ingresso essendo ai tempi d’oro una città nella città , ora a malapena abbiamo un ingresso con relativa uscita ), questa è riconoscibile nei vari filmati perché sul suo palazzo fanno bella mostra gli stemmi dei vari marchi automobilistici. Arrivo con altri due colleghi, si chiacchiera, si discute, si ride, il tempo passa e incominciamo a guardarci attorno : nessuno !. A pensare male a volte ci si azzecca e incominciamo a preoccuparci, vuoi vedere che la manifestazione è saltata e non ci hanno avvertito ? Vediamo arrivare un auto e scendono delle persone: una famiglia di quattro persone con altrettanti trolley. Scarta immediatamente l’ipotesi che fossero nostri colleghi, ritorniamo a parlare tra noi. Verso le 22 incominciano ad arrivare i “ baracchini “ ma non il pullman. Man mano le persone arrivavano , intravediamo in lontananza anche le sagome dei pullman, ben due , ! So che fa ridere, su 5mila operai , solo una 60 circa andavano a Roma, ma li posso capire, non è dietro l’angolo, molto meno quando si tratta invece di manifestazioni o presidi a Torino, a prescindere se sono o no iscritti Fiom, quando la barca affonda vale per tutti. Si parte con un’ora di ritardo. Prendiamo posto e io assieme agli altri due colleghi abbiamo la fortuna di avere il posto tutto per noi, senza nessuno accanto . Ci si parla, si scherza , si ride, e si arriva in fretta all’una e mezza come orario. Dato che il sottoscritto non è un nottambulo ma tutto il contrario decide di dormire, o almeno tenta, perché lo “ scassa timpani “ che sta dietro a me , imperterrito con il suo vocione continua a blaterare , inutile dirgli di staccare le batterie si ricarica mentre parla. Per fortuna vedendo che la maggior parte di noi dorme si adegua : alleluia. Facciamo tappa a un autogrill verso Livorno, appena scesi veniamo investiti da un’aria gelida stile Siberia. Un freddo della madonna, ci verrebbe voglia di ritornare ai nostri posti ma abbiamo delle esigenze da espletare oltre che fare colazione. A Quell’ora ( manco le 6 ) gli addetti erano solamente in due : un ragazzo alla cassa e una signora alla macchinetta del caffè. Il tutto alla faccia dell’autista che aveva detto : non più di mezz’ora e poi si riparte. Infatti quella mezz’ora è andata sola per aspettare il turno al bancone. Finito la pausa riprendiamo il viaggio, la “ radio “ dietro me riprende le trasmissioni. Guardo il tempo e man mano che ci avviciniamo a Roma vediamo spuntare il sole e con esso il caldo. Perfetto, entriamo nel raccordo anulare, e li la gioia per il tempo bello svanisce : Fermi !! Un caos della madonna, ma d’altronde lo è in qualsiasi tangenziale di una grossa città, con lentezza riusciamo ad arrivare all’uscita e di conseguenza alla stazione Anagnina della metro di Roma. Scendiamo e incominciamo a sgranchirci le gambe, nel frattempo arrivano altri pullman . Quando decidiamo che siamo già abbastanza entriamo in metropolitano sotto gli sguardi atterriti degli utenti : arrivano i barbari comunisti. Una selva di bandiere rosse della Fiom con tante persone con la maglia di questo sindacato.