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La Tela scomparsa ( quarto capitolo )


                  
Uno strillone urlava la notizia del giorno pubblicata sul The Sun : “ Uomo muore travolto da una carrozza nell’East Side”.  Comprai il giornale .       
   Dopo aver cenato , Holmes si mise al violino, era uno dei tanti modi per concentrarsi, mentre io comodamente adagiato sulla poltrona con la mia fedele pipa, leggevo le pagine del quotidiano. “ Certo che questo pover’uomo ha fatto una gran brutta fine : travolto da una carrozza “ dissi a gran voce commentando l’articolo . Holmes smise di suonare e mi domandò se il vetturino si fosse fermato. Risposi di no, proseguì la sua corsa di gran galoppo incurante della tragedia avvenuta. “ Mio dio, Holmes “ esclamai.Mi guardò con aria spaventata , non riusciva a capire il motivo della mia esclamazione. “ Senta , un testimone afferma che se il tizio morto,   (tra l’altro il suo nome risultava essere Adrian Sile ) non fosse stato Zoppo avrebbe potuto salvarsi capito Holmes “.          
     “ Presto Watson , andiamo da Clavin , non abbiamo un minuto da perdere. Bravo amico mio, senza di lei questa notizia mi sarebbe sfuggita “.Un complimento detto da Holmes credetemi ,  è da prendere  e tenere stretto. In capo a una ventina di minuti eravamo nell’ufficio dell’ispettore. “ Buona sera signori , in cosa posso esservi utili ? Avete notizie riguardo la tela scomparsa ? “ disse Clavin. “ Forse caro ispettore abbiamo un indizio non da poco, ma ci dica cosa sa della tragedia nell’ East Side ? “ domandò Holmes.           
    Clavin chiamò un suo attendente e si fece portare il fascicolo in merito. Lo lesse  attentamente, poi quando finì , ci disse : “  L’uomo si chiamava Adrian Sile, senza fissa dimora e  si arrangiava a fare qualche lavoretto. Aveva una malformazione dalla nascita, era zoppo. Viveva in una stanza in affitto  vicino al porto , non era sposato e aveva una sorellastra di nome Emma Turdet ; di questa però non abbiamo notizie, quindi non abbiamo potuto avvertirla della scomparsa del fratellastro “. Holmes guardò me e sorrise, avevamo trovato il complice di Matter ; in breve gli spiegò il colloquio  avuto alla villa,  i suoi dubbi e soprattutto le impronte rilevate sull’erba..Clavin era titubante alla teoria del  finto furto, ma accettò l’ipotesi per vera. Ora si doveva capire perché  Matter simulato il finto furto e cosa c’entrasse lui con la morte di quest’uomo.