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Stupirsi ? Di cosa ?


Oggi parliamo un po’ dello scandalo delle Baby squillo. Non passa programma televisivo o tg che non ne parlino, idem per la carta stampata. Conduttori con facce scandalizzate, stralunate ( La regina in materia è la cara D’Urso), finti moralisti o bacchettoni che fingono di cadere dall’albero. Ora sia chiaro non difendo le ragazzine, ne tantomeno i genitori e ancor di meno i clienti, ma vi ricordate che solo pochi anni addietro vi erano stati dei reportage dove indicavano chiaramente che per una ricarica di cellulare , le ragazzine si mettevano in pose che non lasciavano nessun tipo di dubbio ? Si facevano riprendere o fotografare per poi metterle su Internet, ebbene non mi risulta che i “ moralisti e bacchettoni “ di oggi abbiano detto qualcosa, stessa dicasi dei programmi televisivi, certo qualche frase buttata li l’avranno fatta ma nulla di più. Dove voglio arrivare ? Semplice , che già in quelle occasioni si poteva capire che il passo successivo era la “ vendita del corpo “, non ci voleva un genio per capirlo. Già il fatto che vendi le tue “ pose “ per una ricarica del cellulare è Prostituzione, eppure si è fatto ben poco per fermare questa attività. In un mondo dove siamo “ Spiati “ di continuo non mi si venga a dire che non si può “ oscurare “ o “ vigilare “ meglio, sono Balle colossali,  Evidentemente a qualcuno fa comodo. Stendiamo un velo pietoso su chi dovrebbe formare le ragazzine o meglio su chi dovrebbe tutelarle : Famiglia, Scuola, Televisione. Nessuno dei tre funziona, per tantissimi motivi. La famiglia spesso è Assente, sia per motivi di lavoro, sia per motivi egoistici , menefreghisti  ( palestra, amiche/i , al cinema , ballo , internet , non mi interessa dei figli ecc..).  La scuola, una scuola dove i bulli e l’ignoranza la fanno da padrona ( vedi i ragazzini suicidatosi perché additati come sporchi “ froci “ ), dove l’omertà in primis delle maestre o professori stanno al loro fianco.  Infine la televisione, dove per 20 anni e più il leit motiv non era la cultura, educare , come era negli anni 60’o 70’..macchè , era far passare il messaggio che la donna più è svestita, più fa la parte della svampita ( scema ) meglio è. Dove la Rai ( servizio pubblico ) si è adeguata a un certo tipo di televisione commerciale, seguendola su quel percorso volgare. Dove il corpo della donna lo si può prendere  senza farsi troppi problemi, che la pubblicità per vender meglio il prodotto ha bisogni di “ donne nude “ ( ricordate la Defonseca o Saratoga ? Cosa c’entra una donna nuda con pantofolone o sigillante ? ). Ecco perché sinceramente non mi scandalizzo più di tanto e non perché da papero son passato ad essere un Mago, ma perché bastava avere la volontà di capire dove saremmo arrivati.