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Il mistero dei pensionati ( capitolo sesto )


          
 Il barcone si trovava ormeggiato  al numero 17. Mi sorpresi  pensare che oggi era venerdì 17, mi toccai quasi involontariamente le parti basse, anche un investigatore ha le sue scaramanzie. Chiamai ad alta voce Mister Popeye ma nessuno rispose . La passerella non era stata ancora ritirata, decisi di salire a bordo. Scesi nella stiva, l’odore forte del whisky mi accolse avvolgendomi completamente, presi nota che arrivato  a casa avrei dovuto farmi una bella doccia e lavare i miei vestiti. Guardai negli stipiti , non vi era nessuno. Dove diavolo s’era cacciato questo tizio ? Il letto era disfatto, dubito che sia mai stato rifatto , guardai anche nella caldaia che era ancora accesa . Il pesce voleva forse squagliarsela ? Presumo di si , ma allora dov’è nascosto ? Tentai di farmi passare per un venditore abusivo di liquori , ma non ottenni risposta , manco la promessa di una fornitura a vita di Jack Daniel’s sortì effetto.  
 
Stavo rinunciando quando sentii  un rumore provenire dall’acqua , mi avvicinai al bordo del barcone e vidi una pinna di squalo passare, delle bollicine salivano in superficie seguito da un rumore di digestione , un cappello da marinaio galleggiava solitario senza il suo proprietario,  solo allora capii dov’era finito il mio Popeye : nella pancia di uno squalo. Questo marinaio era caduto involontariamente o mandato a mollo apposta ? Questa era la domanda che mi angustiava, io ero propenso per la seconda.                        
Stavo scendendo a terra quando vicino alla gomena vidi un bigliettino. Lo raccolsi c’era scritto : “ Da Pà Gun’s e da Mà Rose’s , il negozio che ti arma dalla testa ai piedi”. “ Interessante, molto interessante “ esclamai, il bigliettino lo misi in tasca e scesi dal barcone. La gita dei pensionati della Hold House sarebbe stata rimandata a data da destinarsi. Prima di tornare a casa passai a fare visita al commissario per riferirgli quello che sapevo. Era giunto anche lui alla conclusione che l’ammazza pensionati fosse qualcuno che bazzica l’Agenzia delle pensioni o che addirittura ci lavora. Non dissi nulla del bigliettino ritrovato , volevo prima fare un salto e vedere se questa pista mi avrebbe portato lontano.                   
Salutai il mio amico e mi avviai verso l’uscita, un tizio con la gamba di legno mi chiese una cicca, gli risposi che avevo solo gomme da masticare. “Tieni amico  , fatti la bocca buona “ dissi. “ Grazie sei gentile, se passi dall’East side vai a trovare la mia ragazza , si chiama Trudy, lavora alla tavola calda Motley “.  ( Continua )