Piazza Carlo Alberto è una delle principali piazze del
centro storico di Torino, adiacente all'importante asse viario di
Via Roma e presso
Piazza di San Carlo e
Piazza Carignano. Il luogo prende il nome dal Re di Sardegna
Carlo Alberto di Savoia, figlio di
Carlo Emanuele di Savoia-Carignano, la cui famiglia era proprietaria dell'
omonimo palazzo, la cui facciata ottocentesca ancora si può ammirare su di un lato della piazza Carlo Alberto. Sorge ove un tempo si estendevano i giardini interni dell'imponente edificio barocco progettato da
Guarino Guarini che, mediante mura di cinta, si raccordavano all'antistante edificio delle scuderie che oggi ospita la prestigiosa sede della
Biblioteca Nazionale. L'area fu riorganizzata abbattendo le mura di cinta dando luogo alla piazza tra il
1842 e il
1859.
Sul lato sud della piazza sorge il settecentesco
Palazzo Campana, attuale sede universitaria del
Dipartimento di Matematica. Durante tutta l'epoca del
fascismo, fu la sede della Federazione Provinciale del
Partito Nazionale Fascista; al piccolo balcone presente sul lato della piazza soleva affacciarsi il
Duce nelle visite ufficiali. Il 26 luglio
1943 fu teatro di violenti scontri.
[1] Sul lato opposto a Palazzo Carignano e al monumento equestre di Carlo Alberto, sorge il sontuoso edificio che ospita, oggi, la
Biblioteca Nazionale di Torino. Nel
1861,
Carlo Marochetti pose, di fronte alla facciata di Palazzo Carignano, la grande statua equestre di Carlo Alberto: il sovrano guarda verso l'ingresso ottocentesco del palazzo, volgendo le spalle alla biblioteca e brandendo in aria una spada. Già si pensò di creare un monumento al primo Re Carignano nel
1847, idea promossa da numerosi politici piemontesi, tra cui
Giuseppe Pomba, che in un documento pubblicato il 5 gennaio
1848 proponevano, tra le altre cose, di creare un'arena, un arco di trionfo o un obelisco. La stessa sistemazione del monumento era indecisa, tra la
Piazzetta Reale e
Porta Nuova Con la morte del sovrano nel
1849, la creazione di un ricordo dello stesso diviene iniziativa dello Stato, come stabilito dal ministro
Pietro Paleocapa. Progetti per sistemare una statua equestre nell'area del giardino del Palazzo Carignano vennero proposti da
Gabriele Capello e da
Roberto d'Azeglio: fu
Carlo Marocchetti a realizzare però l'opera, inaugurata, dopo infiniti rifacimenti, il 21 luglio
1861.