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Il mistero dei pensionati ( capitolo sedicesimo )


           
 “ Hai sentito in giro qualcuno che sa di un certo ammazza pensionati ? “ domandai . La ragazza ci pensò un attimo e poi disse : “ Si, ho sentito che un certo Wayne,  l’altra sera mentre era al Corral Ranch su in collina, si vantava di conoscere un ammazza pensionati “ “ Dove lo posso trovare questo tizio ? “. “ Di solito bazzica  i parchi con il suo cavallo , è uno di quelli fissati per il tempo andato, specialmente il periodo western, veste sempre come un cowboy. Lo trovi al Garden Park “.    “ Sei un tesoro , se dovessi avere bisogno di un marito dimmelo che mi prenoto “ dicendo così la baciai e lasciai sul tavolo un bel paio di verdoni.             
Presi un taxi e mi feci accompagnare al Garden Park. Il parco è grande , ma non tanto da non far passare inosservato un tizio vestito da cowboy con tanto di cavallo. Infatti lo trovai . “ Mister Wayne…scusi le posso parlare ? “.                      
Il tizio fermò il suo cavallo, scese di sella e mi squadrò dall’alto del suo metro e novanta. Una fondina era portata alla maniera dei pistoleri. “ Dimmi giovanotto che vuoi sapere ? “ la sua voce era secca, da vero duro. Le spiegai chi ero e cosa cercavo. Rispose che si  , aveva sentito questa persona vantarsi di aver ammazzato almeno una decina di pensionati. “ Non ci avevo fatto credito, quella sera eravamo un po’ brilli tutti quanti, ma ora la faccenda cambia “. “ Sa dove posso trovarlo ? “ in cuor mio pensai che la pista sarebbe finita in un no , invece mi sbagliai , rispose : “ Vai al  Cimitero generale, ha preso in affitto una stanza, devi domandare di Sir Lugasi o qualcosa di simile.. Veste di nero, un gran mantello anche esso nero, volto pallido come se fosse un morto e due canini che spuntano, ma questi penso siano solo per scena. Dimenticavo  , ha accento ungherese “.              
Lo ringraziai e velocemente mi allontanai  mentre lui riprese il suo cavallo e ricominciò il suo giro nel parco. Fermai un taxi e le diedi l’indirizzo : “ un cinquino se vai più veloce  che puoi , è una cosa urgente “.  ( Continua )