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Il Mistero dei pensionati ( capitolo ventiduesimo )


   “ Bingo “ esclamammo io e Manetta. Avevamo il nome del mandante  e l’indirizzo : “ Lacrima “ Mullen drive 93.               
In meno di un’ora il commissario si fece rilasciare due mandati : uno di arresto e l’altro di perquisizione. L’alba ci vedeva dirigersi verso la villa. “ Duck, credi di essere  sulla pista giusta ? “ la voce di Manetta la diceva lunga sulla preoccupazione di andare a dirigere il traffico se sbagliava persona.                    
“ Credo  di si , amico mio, ne son convinto “ risposi e ne ero veramente convinto. Non mi ero mai accorto di quanto fosse bello vedere sorgere il sole e  in lontananza le onde del mare  che si infrangevano sulla spiaggia.                         
Arrivammo a Mullen drive in poco tempo e soprattutto senza sirene . Una decina di poliziotti ci accompagnavano , e  davanti alla villa trovammo il capitano Marlowe con un paio di suoi uomini. “ Ciao Manetta, Duck ci si rivede “.                
“ Già , capitano . Vedo che la villa ha sempre  di più le fattezze di un fortino “ dissi,  ed era vero, assomigliava  proprio a un fortino. Questo poteva essere un problema se il tizio in questione non volesse farci entrare. Manetta andò al campanello ,lesse il nome : Lacrima . Una melodia risuonò nel silenzio del mattino. Solo un tizio che passava da quelle parti si fermò ad ascoltarla.                       
“ Non male, potrebbe uscirci una canzone…” esclamò in un americano approssimativo. Un poliziotto le chiese i documenti , si chiamava Roberto Satti era di Roma . “ Sgombra amico qui tra poco c’è il rischio di beccarsi una pallottola “ disse l’agente al turista Satti. In men che non si dica vedemmo solo una nuvoletta di polvere alzarsi , si era allontanato in tutta fretta. Intanto Manetta continuava a suonare, ma nessuno rispondeva. “ Grosso guaio  ragazzi ,  questo non apre e sfondare il portone è un impresa non da poco. “ Manetta era preoccupato e si poneva la stessa domanda nostra : come fare per entrare ? Marlowe disse che sarebbe stato utile  un carro armato, pensai a una battuta ma Manetta esclamò forte : “ Che scemo, certo che ci vuole quello ed ho la persona giusta. Aspettami qui, vado a chiamarla “. Detto questo sparì alla ricerca di una cabina telefonica. ( Continua )