La chiesa di San
Carlo Borromeo è un edificio religioso di
Torino, sito in fondo a
Piazza San Carlo che presenta un'altra chiesa gemella, quella di
Santa Cristina, posta ad est sul lato meridionale della piazza, coronato così dalle due chiese. L'edificio venne voluto da
Carlo Emanuele I di Savoia durante i lavori per la trasformazione della città in
stile barocco, nella prima metà del
Seicento qui, il cantiere per la costruzione della chiesa iniziò nel 1619.
La chiesa venne dedicata a San Carlo Borromeo, che venne a pregare davanti alla
Sacra Sindone (dopo un pellegrinaggio a piedi, da
Milano) quando questa venne trasferita appositamente a Torino per volere di
Emanuele Filiberto.
L'attribuzione del progetto è incerta: si parla di
Carlo di Castellamonte, di
andreaCostaguta, del
Galleani di Ventimiglia ma con maggior probabilità, di
Maurizio Valperga, mentre la facciata ottocentesca è di
Ferdinando Caronesi. Sul
timpano della facciata, non a caso è raffigurato proprio il duca Testa di Ferro. L'attuale facciata è però posteriore, del 1834, opera di Ferdinando Caronesi. L'interno presenta una navata unica e quattro cappelle, due per lato; tra i vari dipinti presenti, di scuola
caravaggesca, si ricorda la
pala d'altare, che raffigura proprio il
santo quando, nel 1578, si recò a Torino per vedere il Sudario del Cristo. L'altare e gli stucchi sono opera dell'architetto
ticineseBernardino Quadri.
Nel 1655 sempre a Torino per l'altare maggiore
Giacomo Casella con il cognato
Giovanni Andrea Casella dipinse la pala raffigurante San Carlo Borromeo in adorazione della Sacra Sindone.
Gli altari della
Madonna della Pace e di
San Nicola da Tolentino sono invece opera dello scultore svizzero
Giovanni Battista Casella "de Monora" (
1649).