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Visitare Torino : Chiesa di Santa Maria del Monte


     
  Nel 1581 il Duca Carlo Emanuele I acquistava la Bastia (piccolo complesso fortificato, sul monte ora detto dei Cappuccini) e la donava ai frati Francescani Cappuccini per farvi erigere una chiesa dedicata a San Maurizio; del disegno fu incaricato l'architetto Giacomo Soldati. I lavori - cominciati subito - furono presto sospesi per vicende varie e ripresi nel 1610, sotto la direzione dell'architetto Ascanio Vitozzi Il nome della chiesa fu mutato in Santa Maria del Monte. Alla morte del Vitozzi, i lavori continuarono in maniera discontinua sotto la direzione di Carlo di Castellamonte. La consacrazione della chiesa avvenne nel 1656.            
La chiesa è di costruzione semplice e armonica, su base quadrata e tamburo ottagonale; l'interno è riccamente decorato e ha un bellissimo altare, opera di Carlo di Castellamonte, con un tronetto marmoreo di Benedetto Alfieri sopra il prezioso tabernacolo; notevoli sono pure i dipinti di Guglielmo Caccia detto Moncalvo, e una copia della Madonna con San Franceso di Giovan Battista Crespi detto il Cerano (l’originale si trova alla Galleria Sabauda di Torino), nonché alcune statue lignee di Stefano Clemente.              
Durante i lavori di restauro (1989) e consolidamento della facciata, ci si trovò di fronte a una porta murata che, aperta, immetteva in un piccolo vano insospettato. Qui in una fossa nel pavimento sconnesso si rinveniva una cassa di legno in pessimo stato, contenente uno scheletro. Subito si è pensato al corpo del Padre Cherubino Fournier da Maurienne, morto nel 1609 a 44 anni. Amico di San Francesco di Sales, consigliere del Duca Carlo Emanuele I, ispiratore di Papa Paolo V per l’istituzione della Sacra Congregazione di Propaganda Fide.           
Nel 1630, al tempo della grande peste che investì anche il Piemonte, si eran perse le tracce della sepoltura di quest’umile Cappuccino. In assenza del corpo, la causa di beatificazione di Padre Fournier fu sospesa sine die.