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Visitare Torino : Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento


       
    Riaperto nel 1995, quello di piazza Risorgimento (tra via Nicola Fabrizi e via Buronzo), è uno dei  42 ricoveri pubblici costruiti a cura del Comune con tecniche antibomba, cioè costruito in calcestruzzo, a notevole profondità, con muri di spessore 80 cm. Con la sua capacità di accoglienza di 1150 persone e una superficie di circa 550 metri quadri risulta essere tra i più grandi rifugi della città. Il disegno iniziale è comune ad altri tre rifugi pubblici che sono stati realizzati e che attualmente esistono nel sottosuolo della Città: giardini di Largo Sempione, ex area Mercato Generali di Via Giordano Bruno, Parco Ruffini.          
   Venne progettato per occupare una superficie di 700 metri quadrati  e avere quattro entrate ma, nel progetto proposto successivamente e realizzato, furono apportate alcune modifiche optando per una soluzione ridotta: i metri quadrati divennero circa 550, i bagni vennero mantenuti soltanto da un lato e le entrate furono ridotte a due, quelle sul lato di via Rosta. La struttura ipogea presenta entrate con rampe di scale che permettono di raggiungere il vero corpo del rifugio, posto a -12 m di profondità, e dalle quali si raggiungono gli ingressi alle tre gallerie longitudinali parallele della lunghezza di 40 m circa per 4,20 m di larghezza e 3,50 m di altezza. Nelle gallerie erano poste le panche, nel primo modulo si trovano i servizi igienici, in un corridoio trasversale. All’interno si possono ancora leggere sulle pareti le norme di comportamento da adottare durante i bombardamenti. All’esterno la struttura era protetta da un grande terrapieno.        
Chiuso dopo la guerra e dimenticato per decenni, solo recentemente è stato aperto al pubblico per visite guidate e didattiche, anche a cura del Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà, in particolare in occasione dell’anniversario della Liberazione. Alla riscoperta del rifugio e alla riqualificazione della piazza hanno contribuito il Comitato di riqualificazione urbana Campidoglio Borgo Vecchio e l'Anpi Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Nell'aprile 2013 il rifugio è stato chiuso per adeguamenti impiantistici e riaperto il 27 febbraio 2014.