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Elogio al Prode Condottiero Italico


    ELOGIO AL PRODE CONDOTTIERO ITALICO                Di Anastasio MiVendo   Passeggio per le strade della città e noto i volti sorridenti dei cittadini, i lavoratori intonano la famosa canzone del film Biancaneve e i sette nani: “ Andiam, andiam a lavorar!!”. I dipendenti pubblici sventolano con orgoglio i cinque euro di aumento dato dal Governo del nostro magnanimo Matteo Renzi. I giovani entrano nelle scuole con il grido: “ Viva, viva la buona scuola” con i loro insegnanti a battere il tempo musicale. I gufi, i contestatori, il popolo viola( inteso non come tifo della Fiorentina), i comunisti, dissidenti e altre  forme aliene sono sparite dal radar del nostro fiero condottiero. Ogni cittadino cammina a testa alta, schiena dritta, sguardo proiettato verso il futuro. Un futuro pieno di ripresa, di gaudio benessere economico, anche il povero pensionato non ricorderà più cosa voglia dire guardare nei bidoni dell’immondizia per cercarsi un tozzo di pane. La parola disoccupazione non esiste, cancellata, bandita per sempre grazie alla tenacia volontà del nostro Matteo Renzi. I figli vanno dalla mamma ad esternare la loro felicità:” Ho trovato lavoro” e dopo questa frase vanno sotto il quadro del pugnace condottiero ringraziandolo con la preghiera del lavoratore a voucher. Bisogna essere grati all’unico inimitabile uomo italico in primis e poi toscano. Firenze si vanta giustamente per aver dato i natali a colui che ha salvato la patria, siamo la terza potenza mondiale dopo gli USA e Cina. Il detto sei milioni di baionette è diventato realtà, e se guardiamo bene oltre ai due milioni di doppiette leghiste, abbiamo un esercito di valorosi guerrieri, pronti ad immolarsi davanti ad un’eventuale invasione nemica. Grazie Matteo, umilmente ti chiamo con il nome, grazie di cuore per avere fatto le riforme, solo un uomo avrebbe avuto il coraggio di lottare contro tutti, e quest’uomo non potevi che essere te. Un partito unico per la nazione italica, una nazione che ha voglia di dimenticare i veri valori della costituzione, una costituzione obsoleta, inutile, scritta in un momento particolare della sua storia, ma che al giorno di oggi non è più attuabile. Destra che diventa democristiana, democristiana che diventa destra, sublime e meravigliosa intuizione, un popolo unico unito sotto un solo simbolo con a capo Matteo Renzi. Mamme che partoriscono e che danno il tuo nome se maschietto, se è femmina quella di Maria Elena. La patria italica è sinonimo di bellezza con questo nostro Cesare moderno e con la Ministra dagli occhi dolci dal sorriso materno, volendo anche sensuale come solo le mamme sanno esserlo. Viva il Governo, lunga vita a Renzi chiosa la stampa italica, i telegiornali elogiano ( giustamente) a chi ci ha riportato all’attenzione del mondo, dell’universo oserei dire. Noi figli del tricolore siamo grati  a te, pugnace fiorentino dal parlare diretto al cuore di ognuno di noi.  File interminabili di cittadini applaudono al tuo leggiadro passare per le vie di Roma e non solo. Numerosi sono i “ selfie” che testimoniano la tua semplicità verso il popolo riconoscente nella tua persona. Come un Duce moderno tu porti in alto i più alti valori italici compreso quello del presepe , grazia Matteo Renzi a nome di tutti noi. Ovviamente come sempre la mia è solo una presa in giro, d’altronde come non farlo quando senti parlare certi devoti del Pinocchio di Firenze?