Questo artista italiano è il preferito dal sottoscritto, l’unico ( umile pensiero mio) che ha il tratto molto simile al papà dei paperi: Carl Barks.
Marco Rota (
Milano,
18 settembre 1942) è un
fumettista italiano. Rota inizia la sua carriera nel mondo del
fumetto nel
1958, lavorando a diverse serie
italiane. Nel
1962 entra a far parte del gruppo di artisti di
Topolino, mentre continua (per tutti gli
anni sessanta) a disegnare anche storie di
Superman,
Batman,
Justine (sul settimale
ABC) ed altre serie meno importanti. Nel
1974 viene nominato caporedattore del settore dei disegnatori delle testate
disneyane, nonché come
direttore artistico, un ruolo che mantiene fino al giugno
1988, quando queste passeranno sotto il controllo della
Disney Italia dalla
Mondadori, che le pubblicava precedentemente.
Le storie realizzate da Rota, per Topolino e per l'
Almanacco Topolino, hanno uno stile in parte influenzato da quello del grande
Carl Barks. Tra i suoi capolavori come autore completo spicca la storia
Buon compleanno, Paperino, pubblicata in volume nel
1984, nella quale viene ricostruita un'accurata biografia dell'
amatissimo e sfortunato papero, nella quale si lascia supporre che
Nonna Papera e
Paperone siano fratello e sorella (circostanza più volte negata dallo stesso Barks).
Tra le sue storie più memorabili sono da citare Zio Paperone e il deposito oceanico, Paperino pendolare e, soprattutto, Paperino e la notte del saraceno, ritenuta dalla critica specializzata la storia più barksiana mai realizzata da un altro artista. Ha poi collaborato ad
Operazione Olimpiadi, in occasione delle
Olimpiadi del
1972, realizzando le storie proposte dal Disney Studio dividendosi il lavoro con
Giovan Battista Carpi e
Luciano Bottaro. Sempre in ambito sportivo resta celebre Paperino calciatore, pubblicata nel
1974 in occasione dei
mondiali di calcio in programma quell'anno in
Germania Ovest.
Rota è attualmente uno degli autori di punta del gruppo
danese Egmont ed è stato, fino alla chiusura della testata nel
2008, l'autore delle copertine e del retro della rivista
Zio Paperone, che sovente proponeva le sue storie, come il ciclo di
Mac Paperin e di
piccolo Krack. Ha ricevuto nel 2011 il
Premio Papersera alla carriera.