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Un pomeriggio di " emanazione sfigata "


Oramai anche voi cari amici/che avete assodato che il sottoscritto ha una crisi di identità, normalmente arrivati alla mia età si ha la crisi degli " anta " invece io no, ho quella di essermi talmente immedesimato nel papero, che ne subisco anche le emanazioni sfigate.Prendete ieri pomeriggio, ero a gironzolare nel quartiere. Sono uscito con il sole, un bel sole caldo, piacevole, un giretto al parco, nel ritorno incontro un tizio che conosco e ci mettiamo a parlare del più e del meno.Nel frattempo il sole decide di prendersi una pausa, e arrivano i nuvoloni, neri, scuri come la notte più buia. Il vento si alza, e in lontananza senti il rumore del tuono.Saluto il tizio e incomincio a camminare più svelto, sperando di arrivare asciutto a casa, non l'avessi mai pensato: svolto l'angolo e arriva il diluvio universale.Trovo rifugio sotto un balcone, oddio chiamarlo balcone era un eufemismo, visto la sua dimensione ridotta. La pioggia sempre più incensante veniva accompagnata dalla grandine, giustamente perchè farci mancare qualcosa? Decido di andare sotto un altro balcone più grande, nel frattempo i miei vestiti fanno conoscenza con l'acquazzone.Inutile tentare di andare a casa, meglio aspettare un attimo, magari smette. Dopo quindici minuti di inutile attesa, sfido la pioggia che nel frattempo arrivava da stravento visto il ventaccio che si era alzato.Un paio di isolati di corsa, poi decido di nuovo di fermarmi sotto un balcone. A quel punto mi è venuto in mente una persona che una volta mi disse: " La pioggia è romantica". Sicuramente se sei chiuso in casa, ma non all'aperto e poi di sicuro non questa " pioggia", credo che manco Noè si sarebbe avventurato con la sua arca. Speravo in una dolce " Giulietta" che mi dicesse: " Romeo, Romeo perchè non sali ?"...Nulla di tutto ciò, d'altronde una " Giulietta " sana di mente non avrebbe di sicuro aperto la porta del balcone per chiamarmi, si sarebbe ritrovata la piscina in casa.Ma il colmo della sfiga arriva quando alle mie spalle, dopo una ventina abbondanti di minuti sotto quel balcone, chiamarmi." Signore...signore...se vuole può entrare...sa per riparsi..." Mi volto e vedo il volto sorridente della persona...poi guardo l'insegna della vetrata. Un nodo alla gola mi sale immediatamente, avete presente la catena dei negozi Giubileo?Sono quei negozi dove organizzano i funerali, ora sinceramente potevo fare un paio cose: o toccare ferro ma con la pioggia e fulmini non mi sembrava il caso, " ravanarmi " per bene alla ricerca degli attributi, ma sarai passato sicuramente per un pervertito, o sfidare la pioggia e filarmela alla grande declinando l'invito...ecco ho fatto questa cosa.Come vedere l'emanazione di sfiga del papero viaggia con me, il bello che questa emanazione se la prendeva con me perchè si era inzuppata per bene...per la serie cornuto e mazziato.