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A pensar male....


Sabato sera con la paperina ci avviamo con entusiasmo e felici al Teatro Nuovo, che si trova vicino al parco del Valentino. Tempo addietro avevo comprato i biglietti per lo spettacolo Elvis Forever. Arriviamo a destinazione e parcheggio l'auto. In lontananza vedo poche persone e qualcosa dentro di me inizia a domandarsi:" come mai poche persone?", visto che erano già le 20,30 e lo spettacolo iniziava alle 21.Questa domanda ha la sua risposta arrivati davanti all'ingresso del Teatro, l'entrata è chiusa, sbarrata da una cancellata. I pochi presenti sono piuttosti seccati per non dire incazzati. Ognuno impreca, anche perchè ne sulla cronaca di Torino, ne nell'inserto del venerdì' accennava a nessuna sospensione dello spettacolo, idem al Tg regionale. Alzo gli occhi sui muri e i cartelloni in bella vista degli spettacoli manca proprio quello di stasera. Quindi arrivo alla semplice deduzione, che lo spettacolo è stato annullato da tempo e non è una cosa improvvisa, ammesso che fosse stato veramente messo in cantiere.Un signore guarda su internet tramite il cellulare, e finalmente una nota di chi gestisce il Teatro annuncia che lo spettacolo è stato sospeso e i biglietti verranno rimborsati.Il signore esclama: "Fino a un'ora fa non vi era nulla!".Questa cosa assieme al fatto di nessun cartello di avviso la dice lunga sulla serietà di chi gestisce il Teatro.Ovviamente andrò al negozio dove li comprati per il rimborso, anche se come sempre in questi casi, la commissione di 5 euro la si perde. Cinque euro per biglietti, e a pensare male a volte ci si azzecca, chi mi dice che non si spartiscono questi soldini tra Ticket One ( ente unico per la vendita dei biglietti di spettacoli, già sotto inchiesta anni fa per monopolio e cose poche chiare su vendita online) e chi gestisce il Teatro?. Come dice il vecchio detto: a pensar male sovente ci si azzecca.Già il giorno prima era stato annullato uno spettacolo, segnalato anche qui all'ultimo momento. Potete capire l'amarezza nel tornare indietro, ma anche la certezza che in quel Teatro non metteremo più piede.