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« Che i morti rimangano tali (1)Hit Italia 1989 »

Che i morti rimangano tali (2)

Post n°3280 pubblicato il 06 Febbraio 2025 da paperino61to

Venite signori, la cerimonia si terrà in quella stanza, ho dato ordine a James di non disturbarci per nulla al mondo, e il resto della servitù ha avuto la serata libera”.

La stanza era grande quando la sala, arredata con gusto, si vedeva che vi era stata una mano femminile nel farlo. Il tavolo e la sedia erano state messe in un angolo, stessa cosa le due poltrone.

Scostai il tendone e diedi una sbirciata dalla finestra, la nebbia sembrava irreale, spettrale aveva avvolto completamente la casa, non si vedeva né il viottolo né la strada e tantomeno le case davanti.

Lawrence, per favore prendi queste candele e mettile dove ti dico e accendile”.

Così feci, mentre l’egiziano da una borsa tirò fuori dei fogli o meglio un libro. Lo appoggiò con delicatezza come se fosse una reliquia sul pavimento e srotolò un tappetto con dei geroglifici

Ora signor Nusbit credo che tocchi a lei, sono nelle sue mani…”.

Non dissi niente ma ero sicuro che Lookmar fosse impazzito, sicuramente se la cosa si fosse risaputa l’avrebbe internato in qualche manicomio. Guardai Nusbit con grande disprezzo, egli mi sorrise mentre avanzò verso di me dicendomi: “So cosa sta pensando di me, al posto suo farei lo stesso, ma mi creda, non sono un volgare ciarlatano, a breve ne avrà la prova e ora mi scusi mi devo preparare”.

Tornò al suo posto e davanti al libro si inchinò con devozione, lo aprì delicatamente, vidi che le pagine erano ingiallite dal tempo.

Spenga la luce sir Lookmar, e vi prego a tutte e due qualunque cosa sentiate o vediate non dite nulla, non fate nulla!”.

La stanza era solamente illuminata dalle quattro candele, poi ebbe inizio la cerimonia.

Osiride, Re dei morti, Re dell’aldilà e della Resurrezione, ascolta le parole di questo tuo umile servo. Ka colui che si lega al corpo del defunto per custodirlo, questo umile servo domanda di poterti parlare”.

Questa frase venne ripetuta diverse volte, poi Nusbit cambiò litania:”Amon Ra creatore dell’universo e maestro di tutti gli Dei, intercedi per me tuo devoto servitore e tu Dea Mut che sei sia madre che morte ascolta le mie parole”.

Osservai Lookmar, in volto era pallido, le mani gli tremavano e non distoglieva gli occhi da Nusbit, con le labbra mimava le parole che diceva come se fosse una specie di rosario.

A te o grande Anubis, dio della morte, tu che sei venerato tra i nostri antichi faraoni, chiedo umilmente il tuo aiuto”.

La finestra si aprì con un fracasso assordante che mi fece sobbalzare. Ero sicuro di non averla aperta quando ho guardato fuori, andai a richiuderla e tornai al mio posto, sentendo Nusbit ripetere più volte le frasi appena citate.

A voi chiedo di portare in vita la signora Annabelle Foster, ve lo ordino per i poteri che il Libro dei Morti mi concede, per le sacre scritture degli Dei”.


Un brivido mi corse dietro la schiena, sentì le pulsazioni del cuore aumentare di colpo. L’aria nella stanza nonostante il caminetto acceso era gelida…come se si toccasse il corpo di una persona senza vita, questo pensiero mi fece rabbrividire.

Nusbit prese un vasetto dalla borsa e sparse il suo contenuto entro le quattro candele intonando una cantilena di cui non afferrai nessuna parola, sicuramente era egiziano, probabilmente antico.

Osiride, concedi a colei che si chiama Annabelle Foster di tornare in vita, di tornare dal suo amato!”.

Da sotto la porta di ingresso della stanza, vidi che la nebbia penetrava dapprima lentamente poi più velocemente. Nel silenzio totale sentì dei passi provenire dal corridoio. Pensai al domestico, sicuramente si era svegliato dal canto di Nusbit e viene a vedere cosa stia succedendo, che Dio lo benedica, se così fosse.

I passi avanzavano lenti all’avvicinarsi della porta, una voce se così si può definire chiamò Lookmar con il suo nome di battesimo: Atthur…Arthur…e poi aggiunse “amato mio”.

In quel momento realizzai cosa ci fosse al di là della porta, la paura si impossessò di me talmente al punto di non riuscire ad urlare né di fare un semplice movimento, ero paralizzato.

Lookmar stava piangendo e disse:”Annabella, sei tornata…tornata da me…”.

La porta si spalancò e vidi una sagoma avvolta dalla nebbia che entrò nella stanza. Le candele si spenserò per poi riaccendersi da sole e nel farlo illuminarono la sagoma, era la donna del ritratto.

Feci uno sforzo immane per non svenire, Nusbit era sempre chino sul pavimento a recitare le frasi scritte sul Libro dei Morti. Lookmar andò incontro alla donna, le prese le mani, poi la strinse a sé, mentre lei lo baciò,

Poi lei si staccò e venne verso di me, era ancora più bella del ritratto che avevo visto, le sue labbra rosso vermiglio si appoggiarono sulle mie…erano fredde, gelide come la morte…non so come ma riuscì ad urlare mentre la allontanai con una spinta. Nusbit si alzò e disse a gran voce: “No Lawrance…stia fermo per amor di Dio, stia fermo!”.

Ma il suo monito giunse tardi, la donna mi volse uno sguardo di odio e disprezzo alzò le mani al cielo e invoco dei nomi di cui uno solo capì, ma perché lo urlò anche Nusbit:”Apophis! Il dio dell’esercito dei demoni…che Dio abbia pietà delle nostri anime!!”.

La figura che era comparsa da chissà dove era orribile e disgustosa a vedersi, la stessa figura che compare nei miei incubi. Non so da dove venne la forza ma poco importa, so che in qualche modo mi liberai della mia apatia ed scappai di gran corsa da quella stanza e da quella casa maledetta. La nebbia mi avvolse quasi come a proteggermi, corsi per isolati interi senza poter capire dove stessi andando. Solo al mattino giunsi dove alloggiavo, stravolto, pallido, emaciato e senza forze. Mi distesi sul letto e piombai in un sonno agitato, vidi Apophis rivolgere lo sguardo verso Nusbit e avvicinarsi a lui, con una mano lo prese per la gola e lo alzò verso il soffitto mentre sul volto del demone comparve un sorriso, poi spalancò la bocca e da esso uscirono degli esseri che presero l’egiziano e rientrarono da dove erano usciti.

Lookmar era inginocchiato e chiedeva perdono ad Annabelle per ciò che aveva fatto.

Amore mio, sono tornata per te, solamente per te…e ora non puoi scacciarmi! Gli sciocchi credono che solo la morte può separare, ma non è così vero Arthur?” La risata della donna echeggiò nella casa e nella mia mente.

Mi svegliai imperlato di sudore, dovevo andare a vedere cosa fosse successo realmente dopo che ero scappato da quella maledetta stanza. Per fortuna la nebbia era scomparsa, un cielo velato vigilava su Londra. La carrozza mi portò a destinazione, bussai ma non vi fu nessuna risposta, notai che la porta era socchiusa e decisi di entrare. Chiamai a gran voce Lookmar ma il silenzio era la sola risposta. Andai nella stanza dove si era svolto il rito, tutto era tornato come prima, tavolo e sedia al loro posto come le due poltrone. Nessuna candela, nulla di ciò che era servito per il rito si trovava in quella camera.

C’è qualcundo? James…James…”.

Poi vidi una persona nella penombra di una stanza, era seduto con il capo chino sul tavolo.

Alzò il viso: “Sir Charles…è lei vero?”.

Mio Dio, pensai ma chi è questa persona che mi conosce. Mi avvicinai lentamente quasi pauroso e quando l’uomo seduto si alzò seppure malfermo sulle gambe, capii chi fosse; era James. Quale spaventoso cambiamento fosse accaduto in lui, i capelli da neri erano diventati bianchi, il volto era invecchiato seppur fosse sulla quarantina d’anni, i suoi occhi denotavano spavento, paura. Anche la voce era diversa, biascicava, tremolante, si avvicinò a me e disse: “Mi aiuti sir Charles, mi porti via da questa casa, da questa maledetta casa, la prego”.


Gli domandai cosa fosse successo, egli mi rispose che l’aveva vista.

Sir Charles, io l’ho vista…ho visto una donna tornare in vita...era lei, ne sono sicuro, era Annabelle Foster! Lei mi crede vero signore?”.

Si James, le credo!”.

In quel momento realizzai che il mio incubo era reale, avevo assistito a una cosa vera, il rito di Nusbit era vero, aveva riportato in vita una donna morta!

Aiutai James ad uscire dalla casa, ambedue con le nostre paure, con i nostri incubi, sapendo bene che una blasfemia era stata compiuta.

Mio Dio, quale aberrante orribilità ha concepito Lookmar in nome dell’amore, nel tornare a casa decisi di non pensarci più, di cancellare dalla mente ciò che avvenne in quella dannata stanza, ma purtroppo non fu così, gli incubi mi fanno compagnia ancora adesso ed è inutile che vada da medici specialisti, mi riterrebbero matto. Di Lookmar non seppi più nulla, feci delle ricerche nei mesi successivi ma a Bellinghan nessuno seppe darmi delle risposte, non c’era nessuna coppia con quel nome che viveva da quelle parti né tanto meno Annabelle Foster di cui diedi una descrizione della sua bellezza.

Incominciai ad interessarmi del culto dei morti nell’antico egizio e le parole che allora furono incomprensibili quella sera mi vennero svelate in seguito. Rabbrividisco al solo pensarle figuriamoci a pronunciarle come fece Nusbit nella sua cerimonia.

Pover’uomo, non meritava una fine simile, aveva ragione, noi europei non crediamo a queste cose, ma in tutte le leggende o riti antichi c’è sempre un fondo di verità, anche per quanto possa sembrare incredibile, per questo consiglio e lancio un monito a chi volesse dare atto a questi culti: Che i morti rimangano tali!


                                   Fine




 
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Commenti al Post:
g1b9
g1b9 il 06/02/25 alle 15:27 via WEB
Perfettamente d'accordo con te, i morti vivono nei nostri cuori e nell'amore per loro, che continua. Ma la loro nuova vita è altrove, quel luogo, che aspetta ognuno di noi, e dal quale nessuno è mai tornato. Non capisco proprio le persone che vivono seconde vite negli universi dark con la massima disinvoltura, forse è un modo per esorcizzare la loro più grande paura- Bello il racconto. Mi è molto piaciuto e l'hai scritto anche bene, con sempre maggior dimestichezza con la narrazione, Bravo Marco, complimenti!
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 07/02/25 alle 08:28 via WEB
Ciao Giovanna come sempre ti devo ringraziare per le belle parole. Concordo con te, essi vivono nei nostri cuori ed è questo la cosa importante. Buona giornata smack
(Rispondi)
 
nomadi50
nomadi50 il 06/02/25 alle 18:37 via WEB
Ma oltre ad essere un fans di Maigret/Simenon sei pure fans di Edgar Allan Poe ?
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 07/02/25 alle 08:29 via WEB
Eh eh ho un libro di questo grande scrittore, diciamo che adoro questo genere, lo trovo più nelle mie corde, anche perchè sono racconti corti e non deve fumarmi il cervello eh eh...ciao Buona giornata
(Rispondi)
 
DoNnA.S
DoNnA.S il 06/02/25 alle 21:04 via WEB
Racconto da brividi! Complimenti è scritto molto bene. Meglio ricordare i morti ma lasciarli alla nuova vita in un altro mondo. Buona serata un abbraccio :)
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 07/02/25 alle 08:30 via WEB
Ciao Donatella, forse avrei fatto meglio a postarlo nei mesi caldi, visto il brrrr che abbiamo di questi giorni eh eh...perfettamente d'accordo...buon venerdì
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 07/02/25 alle 07:50 via WEB
Molto bello anche questo nuovo stile di racconti :) serena giornata
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 07/02/25 alle 08:31 via WEB
Ciao Ely come sempre gentile...grazieeeee. Buona giornata anche a te
(Rispondi)
 
Jolanda56
Jolanda56 il 07/02/25 alle 08:48 via WEB
Ti ho ritrovato e letto quanto hai scritto ma è stato difficile riprendere la community Ti auguro un lieto fine settimana Lidia
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 08/02/25 alle 08:23 via WEB
Ciao Lidia è sempre un piacere leggerti, quando ti va io sono sempre qui. Buon sabato
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