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Messaggi di Febbraio 2025

 

Squiili di trombe

Post n°3284 pubblicato il 12 Febbraio 2025 da paperino61to

Ieri sera al tg regionale del Piemonte( l'unico tg che guardo dall'inizio alla fine) con tanto di squilli di trombe, con voce enfatica, la giornalista che ha effettuato il servizio chiosava: " A Mirafiori ripartano le assunzioni, ben 100, finalmente ci sarà il cambio generazionale".

Bene mi son detto, era ora, finalmente qualche mio ex collega riesce ad uscire prima da qullo stabilimento e non aspettare gli anni effettivi di lavoro. 

Poi arriva la frase illuminante: " Le 100 assunzioni riguardano solo ed esclusivamente gli ingegneri".

Al che da buon papero sono sbottato dicendo: "Ma genio di giornalista, non ti domandi chi fa le vetture in catene di montaggio, visto che l'età media ruota intorno ai 55/57 anni?".

Ennesima presa in giro di Stellantis, anche perchè dei due modelli previsti, uno arriva a settembre/ottobre ed è la 500 ibrida, l'altro modello è dato per il 2032. In ogni caso un modello ibrido di sicuro non riesce a portare a galla uno stabilimento che agonizza dal 2011. 

Unica cosa positiva che la Regione mette sul piatto per la cig 20 milioni di euro, per la prima volta da anni a questa parte ha fatto una cosa decente. 

 
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Causa - Effetto

Post n°3283 pubblicato il 11 Febbraio 2025 da paperino61to

Oggi voglio parlarvi di Causa -Effetto. Per ogni azione abbiamo questa equazione, anche nella Storia. Poniamo per ipotesi che una Nazione ne invada un'altra, che quest'ultima con i suoi abitanti sia Costretta a parlare la lingua degli invasori, la sua religione, il suo credo, il suo modo di vivere, inneggiare al Loro Capo. 

Iniziamo quindi a parlare della Causa, cosa succederebbe se molti di queste persone non accettano? Semplice, inizia la cosidetta pulizia etnica: Impossibilità di lavorare, di studiare, di essere curati, messi al bando come appestati. E se queste persone giustamente NON accettano queste imposizioni?

Purtroppo da parte della Nazione invasore parte la cosidetta "pulizia etnica": fucilazione, deportazione, torture, Legge Marziale su tutto il territorio.

Ora ipotizziamo che la ruota del destino giri e dopo anni di soppruso la Nazione invasa capovolga la situazione, l'Effetto quale sarebbe secondo voi?

Una sola, per quanto brutale, condannabile ma tutto sommato capibile, il popolo di questa Nazione applicherebbe ciò che la Bibbia dice, ovvero il Principio di occhio per occhio dente per dente. 

Basterebbe solo che i tanti e troppe persone si ponessero questa semplice equazione e avrebbero la risposta Vera a quei fatti nefasti e tristi di quel periodo che solo la loro malafede distorce la Storia reale.

 
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Armi di distrazione

Post n°3282 pubblicato il 10 Febbraio 2025 da paperino61to

Ieri pensavo alle cosidette "armi di distrazione" di questo nostro paese, tutte pronte ad offrirci un qualcosa per non "pensare" ai Veri problemi reali di questa nostro tempo, offrirci  la "passione" ci viene detto, ma è una parola ingannevvole. 

Quale sono queste "passioni"? Quali sono le "armi di distrazione"?

Una è indubbiamente  il calcio, cosa c'è di meglio di questa "distrazione? Polemiche su polemiche su presunti favori, su rigorini regalati ecc. E il popolino ci casca in pieno, discussioni, commenti pro o contro quella squadra non solo nelle trasmissioni televisive ma ai bar, sul posto di lavoro, a scuola ecc, gli ultras contro ultras con tanto di  mazze e coltelli, tifosi che scendono in piazza a contestare i vertici della squadra perchè non comprano il giocatore X o Y, ma Mai protestare per avere un lavoro migliore, una paga migliore, quello è una priorità secondoria. 

Seconda "distrazione", capita una volta all'anno(per fortuna) e si chiama Festival della canzone italiana, ovvero Sanremo. Qui i mass media si scatenano un paio di settimane prima e alcune settimane dopo che il sipario è calato.

"Tutti, ma proprio tutti cantano Sanremo"...oddio, io no di sicuro ma so di non fare testo. 

Anche qui da anni le polemiche sono all'ordine del giorno e sappiamo che le polemiche fanno audience, fanno vendere i giornali. Pro e contro quell'artista, sostenitori intervistati,tutti felici e contenti come giusto che sia, ma esiste un ma, dove non si dovrebbe sconfinare nella stupidità, basta sentire certe loro dichiarazioni. Basta non vederlo e avete pienamente ragione, il problema però è che appena accendi i canali televisivi della Rai  spunta il mantra. "Perchè Sanremo è Sanremo" e giù fiumi di parole.

Terza "arma di distrazione" (questa credo che sia a livello mondiale) è il cellulare. La maggioranza con questa "distrazione" in mano, camminano come zombie guardando lo schermo, guidare tenendo in una mano il cellulare, prendere i mezzi di trasporto dove la maggior parte della gente "smanetta" a tutto andare, salvo poi rendersi conto ed incazzarsi che non è scesa alla fermata che doveva dando la colpa all'autista e non a se stessi. 

Sarebbe bello se le ditte costruttrici di cellulari dicessero: "Signori/e da oggi basta con la produzione di cellulari, finchè il vostro vi dura bene poi arrangiatevi". Immaginate la scena per un attimo: panico totale, gente che andrebbe fuori di testa, e movimenti di piazza di migliaia di persone. 

Esagero a chiamarli "arma di distrazione"? Non credo, oppure si, ma io rimango di questa idea, ed è il motivo per cui il nostro paese sta andando a rotoli da anni, la totale Mancanza di Coscienza Civile sui Veri problemi di noi cittadini. Ci hanno portato a questo? Ovviamente la risposta è Si, ma siamo onesti ad ammettere che hanno avuto la nostra Complicità senza se e senza ma. 

 

 
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Hit Italia 1989

Post n°3281 pubblicato il 08 Febbraio 2025 da paperino61to

Buon sabato a tutti oggi ritorniamo alle nostre canzoni italiane, l'anno è il 1989, Buon ascolto.

 

 

      

 

 

 

       

 

 

 

      

 

 

 

      

 

 

 

   

 

 
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Che i morti rimangano tali (2)

Post n°3280 pubblicato il 06 Febbraio 2025 da paperino61to

Venite signori, la cerimonia si terrà in quella stanza, ho dato ordine a James di non disturbarci per nulla al mondo, e il resto della servitù ha avuto la serata libera”.

La stanza era grande quando la sala, arredata con gusto, si vedeva che vi era stata una mano femminile nel farlo. Il tavolo e la sedia erano state messe in un angolo, stessa cosa le due poltrone.

Scostai il tendone e diedi una sbirciata dalla finestra, la nebbia sembrava irreale, spettrale aveva avvolto completamente la casa, non si vedeva né il viottolo né la strada e tantomeno le case davanti.

Lawrence, per favore prendi queste candele e mettile dove ti dico e accendile”.

Così feci, mentre l’egiziano da una borsa tirò fuori dei fogli o meglio un libro. Lo appoggiò con delicatezza come se fosse una reliquia sul pavimento e srotolò un tappetto con dei geroglifici

Ora signor Nusbit credo che tocchi a lei, sono nelle sue mani…”.

Non dissi niente ma ero sicuro che Lookmar fosse impazzito, sicuramente se la cosa si fosse risaputa l’avrebbe internato in qualche manicomio. Guardai Nusbit con grande disprezzo, egli mi sorrise mentre avanzò verso di me dicendomi: “So cosa sta pensando di me, al posto suo farei lo stesso, ma mi creda, non sono un volgare ciarlatano, a breve ne avrà la prova e ora mi scusi mi devo preparare”.

Tornò al suo posto e davanti al libro si inchinò con devozione, lo aprì delicatamente, vidi che le pagine erano ingiallite dal tempo.

Spenga la luce sir Lookmar, e vi prego a tutte e due qualunque cosa sentiate o vediate non dite nulla, non fate nulla!”.

La stanza era solamente illuminata dalle quattro candele, poi ebbe inizio la cerimonia.

Osiride, Re dei morti, Re dell’aldilà e della Resurrezione, ascolta le parole di questo tuo umile servo. Ka colui che si lega al corpo del defunto per custodirlo, questo umile servo domanda di poterti parlare”.

Questa frase venne ripetuta diverse volte, poi Nusbit cambiò litania:”Amon Ra creatore dell’universo e maestro di tutti gli Dei, intercedi per me tuo devoto servitore e tu Dea Mut che sei sia madre che morte ascolta le mie parole”.

Osservai Lookmar, in volto era pallido, le mani gli tremavano e non distoglieva gli occhi da Nusbit, con le labbra mimava le parole che diceva come se fosse una specie di rosario.

A te o grande Anubis, dio della morte, tu che sei venerato tra i nostri antichi faraoni, chiedo umilmente il tuo aiuto”.

La finestra si aprì con un fracasso assordante che mi fece sobbalzare. Ero sicuro di non averla aperta quando ho guardato fuori, andai a richiuderla e tornai al mio posto, sentendo Nusbit ripetere più volte le frasi appena citate.

A voi chiedo di portare in vita la signora Annabelle Foster, ve lo ordino per i poteri che il Libro dei Morti mi concede, per le sacre scritture degli Dei”.


Un brivido mi corse dietro la schiena, sentì le pulsazioni del cuore aumentare di colpo. L’aria nella stanza nonostante il caminetto acceso era gelida…come se si toccasse il corpo di una persona senza vita, questo pensiero mi fece rabbrividire.

Nusbit prese un vasetto dalla borsa e sparse il suo contenuto entro le quattro candele intonando una cantilena di cui non afferrai nessuna parola, sicuramente era egiziano, probabilmente antico.

Osiride, concedi a colei che si chiama Annabelle Foster di tornare in vita, di tornare dal suo amato!”.

Da sotto la porta di ingresso della stanza, vidi che la nebbia penetrava dapprima lentamente poi più velocemente. Nel silenzio totale sentì dei passi provenire dal corridoio. Pensai al domestico, sicuramente si era svegliato dal canto di Nusbit e viene a vedere cosa stia succedendo, che Dio lo benedica, se così fosse.

I passi avanzavano lenti all’avvicinarsi della porta, una voce se così si può definire chiamò Lookmar con il suo nome di battesimo: Atthur…Arthur…e poi aggiunse “amato mio”.

In quel momento realizzai cosa ci fosse al di là della porta, la paura si impossessò di me talmente al punto di non riuscire ad urlare né di fare un semplice movimento, ero paralizzato.

Lookmar stava piangendo e disse:”Annabella, sei tornata…tornata da me…”.

La porta si spalancò e vidi una sagoma avvolta dalla nebbia che entrò nella stanza. Le candele si spenserò per poi riaccendersi da sole e nel farlo illuminarono la sagoma, era la donna del ritratto.

Feci uno sforzo immane per non svenire, Nusbit era sempre chino sul pavimento a recitare le frasi scritte sul Libro dei Morti. Lookmar andò incontro alla donna, le prese le mani, poi la strinse a sé, mentre lei lo baciò,

Poi lei si staccò e venne verso di me, era ancora più bella del ritratto che avevo visto, le sue labbra rosso vermiglio si appoggiarono sulle mie…erano fredde, gelide come la morte…non so come ma riuscì ad urlare mentre la allontanai con una spinta. Nusbit si alzò e disse a gran voce: “No Lawrance…stia fermo per amor di Dio, stia fermo!”.

Ma il suo monito giunse tardi, la donna mi volse uno sguardo di odio e disprezzo alzò le mani al cielo e invoco dei nomi di cui uno solo capì, ma perché lo urlò anche Nusbit:”Apophis! Il dio dell’esercito dei demoni…che Dio abbia pietà delle nostri anime!!”.

La figura che era comparsa da chissà dove era orribile e disgustosa a vedersi, la stessa figura che compare nei miei incubi. Non so da dove venne la forza ma poco importa, so che in qualche modo mi liberai della mia apatia ed scappai di gran corsa da quella stanza e da quella casa maledetta. La nebbia mi avvolse quasi come a proteggermi, corsi per isolati interi senza poter capire dove stessi andando. Solo al mattino giunsi dove alloggiavo, stravolto, pallido, emaciato e senza forze. Mi distesi sul letto e piombai in un sonno agitato, vidi Apophis rivolgere lo sguardo verso Nusbit e avvicinarsi a lui, con una mano lo prese per la gola e lo alzò verso il soffitto mentre sul volto del demone comparve un sorriso, poi spalancò la bocca e da esso uscirono degli esseri che presero l’egiziano e rientrarono da dove erano usciti.

Lookmar era inginocchiato e chiedeva perdono ad Annabelle per ciò che aveva fatto.

Amore mio, sono tornata per te, solamente per te…e ora non puoi scacciarmi! Gli sciocchi credono che solo la morte può separare, ma non è così vero Arthur?” La risata della donna echeggiò nella casa e nella mia mente.

Mi svegliai imperlato di sudore, dovevo andare a vedere cosa fosse successo realmente dopo che ero scappato da quella maledetta stanza. Per fortuna la nebbia era scomparsa, un cielo velato vigilava su Londra. La carrozza mi portò a destinazione, bussai ma non vi fu nessuna risposta, notai che la porta era socchiusa e decisi di entrare. Chiamai a gran voce Lookmar ma il silenzio era la sola risposta. Andai nella stanza dove si era svolto il rito, tutto era tornato come prima, tavolo e sedia al loro posto come le due poltrone. Nessuna candela, nulla di ciò che era servito per il rito si trovava in quella camera.

C’è qualcundo? James…James…”.

Poi vidi una persona nella penombra di una stanza, era seduto con il capo chino sul tavolo.

Alzò il viso: “Sir Charles…è lei vero?”.

Mio Dio, pensai ma chi è questa persona che mi conosce. Mi avvicinai lentamente quasi pauroso e quando l’uomo seduto si alzò seppure malfermo sulle gambe, capii chi fosse; era James. Quale spaventoso cambiamento fosse accaduto in lui, i capelli da neri erano diventati bianchi, il volto era invecchiato seppur fosse sulla quarantina d’anni, i suoi occhi denotavano spavento, paura. Anche la voce era diversa, biascicava, tremolante, si avvicinò a me e disse: “Mi aiuti sir Charles, mi porti via da questa casa, da questa maledetta casa, la prego”.


Gli domandai cosa fosse successo, egli mi rispose che l’aveva vista.

Sir Charles, io l’ho vista…ho visto una donna tornare in vita...era lei, ne sono sicuro, era Annabelle Foster! Lei mi crede vero signore?”.

Si James, le credo!”.

In quel momento realizzai che il mio incubo era reale, avevo assistito a una cosa vera, il rito di Nusbit era vero, aveva riportato in vita una donna morta!

Aiutai James ad uscire dalla casa, ambedue con le nostre paure, con i nostri incubi, sapendo bene che una blasfemia era stata compiuta.

Mio Dio, quale aberrante orribilità ha concepito Lookmar in nome dell’amore, nel tornare a casa decisi di non pensarci più, di cancellare dalla mente ciò che avvenne in quella dannata stanza, ma purtroppo non fu così, gli incubi mi fanno compagnia ancora adesso ed è inutile che vada da medici specialisti, mi riterrebbero matto. Di Lookmar non seppi più nulla, feci delle ricerche nei mesi successivi ma a Bellinghan nessuno seppe darmi delle risposte, non c’era nessuna coppia con quel nome che viveva da quelle parti né tanto meno Annabelle Foster di cui diedi una descrizione della sua bellezza.

Incominciai ad interessarmi del culto dei morti nell’antico egizio e le parole che allora furono incomprensibili quella sera mi vennero svelate in seguito. Rabbrividisco al solo pensarle figuriamoci a pronunciarle come fece Nusbit nella sua cerimonia.

Pover’uomo, non meritava una fine simile, aveva ragione, noi europei non crediamo a queste cose, ma in tutte le leggende o riti antichi c’è sempre un fondo di verità, anche per quanto possa sembrare incredibile, per questo consiglio e lancio un monito a chi volesse dare atto a questi culti: Che i morti rimangano tali!


                                   Fine




 
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