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Messaggi del 02/05/2022

 

Discorso del Draghi I Imperatore del regno che non c'è

Post n°2922 pubblicato il 02 Maggio 2022 da paperino61to

Questo discorso è purtroppo noto agli italiani, è datato giugno 1940. Ovviamente ho eliminato alcune frasi e ho cercato di adattarlo ai tempi nostri, meglio dire ai giorni nostri, visto che una certa persona ci sta Infilando in questa "strada" a danno della maggioranza dei cittadini che non vuole che si intraprenda, ma essendo lui un "Codardo" come l'originale ecco che glissa e non Parla nè in Parlamento nè tantomeno ai Cittadini dicendo chiaro e tondo la parola più Orribile che si possa dire: "Guerra!".

 

 

"Disoccupati di terra, di mare e dell'aria! Licenziati con un sms di qualsiasi categoria! Uomini e donne d'Italia, dell'Impero del tempo che fu e del Regno che non c’è! Ascoltate!

L'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata all’ambasciatore di Russia dopo aver ricevuto la fattura del gas altrimenti quelli ti aumentavano il prezzo.

Scendiamo in campo contro l’avanzata rossa che vuole conquistare il mondo, che, in ogni tempo, e che spesso insidiano l'esistenza medesima del popolo italiano.

Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste parole: frasi, promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento l’ignobile divieto di rifornirci di gas, lasciando il popolo al freddo. La nostra coscienza è assolutamente tranquilla. Con voi il mondo intero è testimone che l'Italia del Draghismo ha fatto quanto era umanamente possibile per evitare la tormenta che sconvolge l'Europa; ma tutto fu vano.

Bastava rivedere i trattati per adeguarli alle mutevoli esigenze della vita delle nazioni e non considerarli intangibili per l'eternità; bastava non iniziare la stolta politica delle garanzie, che si è palesata soprattutto micidiale per coloro che le hanno accettate; bastava non respingere la proposta che la NATO e gli USA fecero ai russi di Putin. Oramai tutto ciò appartiene al passato. Se noi oggi siamo decisi ad affrontare i rischi ed i sacrifici di una guerra che gli Altri ci Impongono, dobbiamo avere e abbiamo l'onore, di fare capire che l’italiano è un grande popolo. Ed è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade, tranne le Tasse al Fisco (che sono giustificate) dalle prove supreme che determinano il corso della storia. Dobbiamo fare gli Interessi di chi ci è veramente a fianco da decenni, ovvero gli USA.

Noi impugniamo le armi per risolvere in maniera Pacifica ogni tentazione di essere Invasi, Non vogliamo corre rischi alle frontiere continentali, alle frontiere marittime; noi vogliamo spezzare le catene di ordine territoriale e militare che ci possano soffocare nel nostro bel paese, poiché un popolo di sessanta milioni di anime non è veramente libero se non ha libero l'accesso di mandare Armi pacifiche per difendersi e non per Attaccare il nemico, poi se gli Ucraini decidono diverso è affare Loro e non nostro. Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione; è la lotta dei popoli poveri e noi siamo ai primi posti nel Mondo civilizzato e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l'oro della terra: il Gas russo e i Cereali, è la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli che mangiano bambini e preti a colazione e pranzo, è la lotta tra due visioni differenti. Ora che il dado è Tratto non si torna Indietro, chi Soffia sulla guerra lo fa con Giustificazione Vera e Reale. Io Draghi I Gran Presidente del Consiglio dichiaro solennemente che l'Italia intende trascinare nel conflitto Tutti gli Uomini presenti sul suo suolo nel conflitto, sia minorenni che maggiorenni, consapevole che nel prossimo futuro l’Inps risparmierà sulle pensioni, sia esso per mare o per terra o per cielo, Alitalia permettendo o come diavolo si chiama la nuova compagnia aerea. I Russi Prendano atto di queste mie parole e dipende da loro, soltanto da loro, se esse saranno o no rigorosamente confermate.

Italiani e non! Oriundi o turisti che vi ritrovate nel nostra paese!

In questa memorabile adunata davanti a Palazzo Venezia, io dico che, secondo le leggi della morale Draghiana, quando si ha un amico si marcia con lui sino in fondo. Questo abbiamo fatto e faremo con gli USA e la NATO e con loro popoli, con le Nostre meravigliose Forze armate. In questa vigilia di un evento di una portata storica, ritorneremo Trionfanti dalla campagna di Russia, rivolgiamo ora il nostro pensiero al Presidente degli Stati Uniti d’America, che, come gli Illustri Predecessori, interpretano l'anima della Democrazia Occidentale con tanto di bombardamenti.  E salutiamo con le mani, con i piedi, con le gambe e con il culo, i Nostri Alleati Europei.

L'Italia, di precari, sfruttati, disoccupati e di corruttori è per l’ennesima volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai. La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi fino a Mosca passando per lo stretto di Messina: vincere! E vinceremo! per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo.

Popolo italiano e non, corri alle armi! e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore! Fate in modo che nei prossimi anni al Jamboore di Senigallia NON vi suonino la balalaika, che la maglietta con su falce e martello non giri per le strade del nostro glorioso Paese. E che in ogni ufficio pubblico e non, vi sia la fotografia non del russo cattivo e becero con tanto di colbacco ma bensì quella del vostro Draghi I Imperatore del regno che non c’è!”

 

 
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