Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2022 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

cassetta2elyravnomadi50paperino61toDoNnA.Sg1b9rbx1dglsquitti3Vince198QuartoProvvisorioantonino554esmeralda.carininorise1bubriska
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi di Febbraio 2022

 

Unità

Post n°2889 pubblicato il 16 Febbraio 2022 da paperino61to

Da ieri la "Ditta Draghi e soci " ha fatto fare un passo in avanti al paese, ovvero come far Licenziare MILIONI di lavoratori perchè sono stati cattivi a non volersi vaccinare. 

In barba alla Costituzione, Draghi e soci con l'appoggio di Tutti i partiti e sottolineo Tutti partiti e non solo, mettiamoci dentro i Sindacati Confederali, hanno dato il via libera al Licenziamento. 

Perchè solo uno sciocco o stolto può credere che una ditta privata mantenga il posto a un lavoratore per tempo indeterminato senza un Giusto Motivo. 

Lavoratori che per mesi (se gli va bene) non percepiranno uno stipendio, senza che costoro possano permettere alla famiglia di sfamarsi, pagare bollette, mutui.

Basterebbe ricordare sempre chi è Draghi, colui che assieme alla famosa Troika Affossò la Grecia, mandando intere famiglie sul lastrico, facendo Licenziare migliaia di impiegati pubblici, privando le cure sanitarie a chi NON poteva più permettersela. 

Giustamente noi anzi LORO lo eleggono presidente del consiglio. 

Facendo finta di NON capire che non è con la Forza che tu convinci la gente a vaccinarsi (tra l'altro se il 90% della gente ha fatto due dosi e l'85 % la terza che senso ha questa Violenza?).

Uno dei sensi possono essere i Mutui che si fanno per comprare le case, essendo stato lui a capo della BCE ( Banca Europea) sa bene che se non paghi le rate la banca ti pignora la casa...strano vero?. 

Quello che lo Stato non capisce o fa finta di non capire è che se io non porto soldi a casa NON pago le tasse e se tu Stato NON prendi i soldi vai a rotoli anche tu, certo impiegherai tempo ma ci andrai lo stesso. 

Io credo che solo una cosa ci sia da fare: Scendere in piazza assieme agli studenti. Negli anni 60' questa unità aveva prodotto Diritti, che poi purtroppo con il corso degli anni si sono persi, ma è l'unica via che un lavoratore o studente possa avere: Unità contro Draghi e soci...

Concludo dicendo che è una Vergogna !!! Guardatevi i filmati nel resto dell'Europa siamo gli UNICI ad avere questa VERGOGNA!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La genesi della paura: Il castello

Post n°2888 pubblicato il 14 Febbraio 2022 da paperino61to

Il vento impetuoso sembra voler portare via gli alberi secolari che costeggiano la strada che porta al maniero.

Un drappello dell’esercito turco in avanscoperta sta risalendo a fatica l’impervia strada che porta a quel rifugio dimenticato da dio e dagli uomini.

“Comandante, ma siete sicuro di voler fermarvi in quel posto?”.

Con disprezzo guarda il suo soldato e un man rovescio si abbatte sul volto di chi ha posto la domanda.

“Cane di un vigliacco, meriteresti di essere frustato a morte per la tua domanda stupida! L’unico riparo che ci offre in questo momento questa terra arida, è quel dannato castello e noi saliremo fin lassù!”.

Il soldato ritorna tra i suoi compagni a testa bassa, mentre chi li guida incita quegli uomini con frasi volgari e scudisciate.

Il vento lascia il posto alla pioggia, una pioggia torrenziale. I fulmini squarciano il cielo illuminando il castello.

Un soldato grida:” Guardate…guardate sul muraglione più alto…è il diavolo!”.

Tutti si fermano compreso il comandante, nessuno dei suoi compagni ha visto nulla e la marcia riprende con lentezza.  I soldati sono stanchi, affamati, da giorni camminano in quella terra ostile. Hanno avuto l’ordine di controllare che non ci siano truppe infedeli, in tal caso di prendere nota di tutti i loro movimenti e di mandare un messaggero al supremo Yilmaz per iniziare l’invasione.

Per sopravvivere hanno derubato i contadini di tutto ciò che gli serve compreso le loro donne: mogli, figlie e lasciando dietro di loro una scia di sangue.

“I morti non parlano!” urla il comandante ridendo mentre dava ordine di uccidere i poveri malcapitati che finivano nelle loro grinfie

 Finalmente arrivano al castello, il portone di legno è integro e sbarrato, nonostante la pioggia e il passare del tempo i soldati notano che le mura sono ancora in buono stato, solo la parte est è crollata.

“Forza vermi, buttate giù il portone!”.

Alcuni uomini sono già pronti quando uno di loro prova a spingere il portone.

“E’ aperto…”.

Un soldato parla sottovoce e dice al suo compagno che non gli piace per nulla questo posto, gli mette i brividi, da ragazzino aveva sentito dei racconti e sulla maledizione di un castello in Transilvania.

“Meglio i brividi che la testa tagliata…dai entriamo!”.

Il silenzio regna in quel luogo, le alte finestre sono in parte rotte, le ragnatele e la polvere abbondano.

“Presto fate luce!”.

Un paio di soldati accendono delle torce, trovano un camino con della legna vicino e lo accendono, per loro fortuna la legna non è umida del tutto.

“Bene, miei prodi, ora siamo proprietari di un castello”.

Ridono tutti insieme a questa battuta.

“Un paio di voi vadano in cerca di cibo e vino, il resto rimanga qui con me. Tu, Hyusuf, metti un uomo di guardia al portone e tu Kilic vai alla ricerca di cibo, voi due invece andate a vedere se in questa putrida reggia vi sia qualcuno che ci abiti!”.

Dopo un po’ di tempo tornano tutti a fare il loro rapporto: “Abbiamo trovato solo questi comandante” indicando dei fiaschi di vino. “Di cibo nulla, sembra che qui bevessero soltanto”.

“Non vi è nessuno comandante, d’altronde chi abiterebbe in questo posto?”.

“Forza, passami il fiasco!”.

Il comandante beve un paio di sorsi e risponde ai soldati che il vino è ottimo: “Meglio che niente, forza passalo anche ai tuoi compagni”.

Dopo aver finito il primo fiasco, uno dei soldati esclama che non sarebbe stato male avessero trovato anche delle donne: “Anche le infedeli in fondo non sono male”.

“Hai ragione soldato, sono d’accordo con te ma non ti preoccupare, domani riprenderemo l’avanzata e troveremo il modo per divertirci”.

“Perché aspettare domani, o forte condottiero?”.

La voce risuona forte nell’androne del castello.

“Ma è una voce di donna…ma da dove proviene?”.

“Allora prodi guerrieri, cosa possiamo fare io e le mie sorelle per voi?”.

“Chi siete?” urla il comandante sguainando la spada e continua dicendo di farsi vedere.

“Siamo qui guerriero, non ci vedi?”.

L’uomo si volta ma non vede nulla, lo stesso anche per i suoi soldati. Sentono solo le voci ma nulla di più.

“Vi ordino di farvi vedere!”.

“Come tu desideri o grande signore” un sommesso risolino fa da accompagnamento a queste parole.

“Eccole…eccole sono lassù, sono in tre!”.

“Si soldato sei bravo a contare, ma sei altrettanto bravo anche a farci divertire?” esclama una di esse.

“Venite donne, mica avrete paura dell’esercito turco? Non siamo barbari come gli infedeli ci descrivono”.

“Non abbiamo paura di voi, ma siete sicuri che non l’abbiate voi di noi?”.

Quella frase spezza l’incantesimo, alcuni soldati avvicinano la mano alla spada, anche il comandante si fa meno baldanzoso.

“Ma come invincibili guerrieri basta una battuta di una delle mie sorelle e tremate di paura? Ora scendiamo tra di voi!”.

Le donne sembrano fluttuare sull’immensa scalinata, sulla polvere non si vedono le loro impronte. In un attimo sono in mezzo agli uomini. Sono belle, attraenti e lascive, i loro vestiti lasciano intravedere forme giunoniche, seni sodi, occhi ardenti neri su capelli sciolti e labbra vogliose.

“Io voglio quella…è mia e guai a chi di voi me la tocca” urla un soldato indicando la donna dai lunghi capelli rossi.

“Calmati uomo, non scaldarti, avrei tempo per rimpiangere di non avermi ceduta ai tuoi amici…vieni ora, vieni ad assaggiare il dolce nettare che ti darò”.

L’uomo si avvicina guardando torvo i suoi compagni, il suo sguardo non mente avrebbe ucciso per quella donna.

“Vieni, ti mostro cosa so fare…non avere timore, dammi la tua mano”.

Il soldato gli porge la mano, al contatto nota che la mano della donna è fredda, come quella di una morta.

“Mi devi scaldare tutta, senti il mio corpo com’è gelido?” e ride.

Dice il vero, non gli piace quella sensazione, sente che c’è qualcosa che non va in lei, ma i suoi occhi sono magnetici, lo ipnotizzano, il suo corpo lo stordisce, non vede l’ora di accarezzarlo, di baciarlo.

“Andiamo di là…e voi sorelle fate le brave, arrivo subito”.

Un urlo risveglia gli uomini dal loro torpore.

“Cosa è stato?” domanda il comandante.

“Mia sorella a volte è brutale, ma io sarò molto più gentile con te”.

“No!! Lui è mio”.

Le donne si voltano, una figura vestita di nero con tanto di mantello si è materializzata sulle scale.

“Mio signore, non ti abbiamo sentito arrivare, perdonaci. Come vuoi tu, ma gli altri saranno tutti nostri vero?”.

Una mano si alza come assenso e le donne sorridono. Nel frattempo è ritornata la donna dai capelli rossi, le sue labbra sono intrise di sangue, dal suo vestale una macchia enorme color cremisi spicca.

“Sorelle, cosa state aspettando? Il loro sangue non è niente male”.

“Già cosa stiamo aspettando?” una di loro si gira verso i soldati e mostra i lunghi canini appuntiti gettandosi sulle loro gole.

I soldati cercavo scampo inutilmente invocando a gran voce il loro dio, i corpi giacciano a terra, il sangue defluisce dai loro corpi coprendo di rosso la polvere del pavimento.

Il comandante tremante impugna la spada e minaccia di uccidere il misterioso essere.

“Stolto di un cane, credi che basti una spada per uccidere un non morto? Sai chi sono io?”.

Per un attimo sta in silenzio poi il comandante risponde: “Non può essere, tu sei morto tanti anni fa, l’ho sentito dire dai soldati che erano ritornati in patria”.

“Una gitana mi salvò dandomi la dannazione eterna dei vampiri in cambio di una promessa, uccidere i turchi che massacrarono la sua famiglia. Turoc pagò con la sua stessa vita per avere ucciso la mia amata sposa … e tu stanotte subirai la stessa sorte dei tuoi uomini”.

“Ti prego…non farlo, ti coprirò d’oro, sono ricco credimi…non uccidermi!”.

“Sei patetico, cosa vuoi che ci faccia con il tuo oro? A Dracula non serve, posso prendermi ciò che voglio e ora prenderò la tua vita…vedi se avessi avuto una croce con te forse ti saresti potuto salvare, ma sei solo un maiale come tutti quelli della tua razza e ora berrò il tuo sangue!”.

Dicendo così spicca il volo avventandosi sul soldato immobile dalla paura mentre l’ultima immagine che quest’ultimo vede sono i canini che si appoggiano sulla sua gola.

Questo fatto accadde nel 1592, cento anni dopo la presunta morte di Vlad Dracul detto l’impalatore. Da allora la leggenda sul castellomaledetto e sul conte Dracula si sparse per tutti i Carpazi arrivando persino nella vecchia Europa. Solo un paio di secoli dopo un altro essere umano di nome Jonathan Harker varcò la soglia del castello, ma questa è un’altra storia.

 

                                             Fine

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Serata con un "papero"

Post n°2887 pubblicato il 12 Febbraio 2022 da paperino61to

Stasera vi presento un'artista, più che artista è un papero e sarà felice di passare questa serata con voi ..buon ascolto. Ps. per l'autografo passate dopo il concerto grazie

 

 

 

           

 

 

 

 

 

           

 

 

 

 

       

 

 

 

 

 

            

 

 

 

 

 

             

 

 

 

 

 

              

 

 

 

 

 

     

 

( Con la partecipazione di un amico ) 

 

 

 

       

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Scherziamo con i "nomi"

Post n°2886 pubblicato il 09 Febbraio 2022 da paperino61to

Non so se voi avete avuto la sfortuna o la fortuna (dipende dai punti di vista) di vedere il Festival, purtroppo credevo di sfangarla e invece nisba, le donne di casa hanno preso loro possesso del telecomando e ciao balè come diciamo noi piemontesi.

D’altronde non c’era molta scelta, visto che di canali a 1400 mt. se ne prendono pochi (devo decidermi a mettere la parabola), inoltre particolare non di poco conte che uscire di sera a quell’altezza e di questo periodo è il modo migliore per fare parte della famiglia dei surgelati, ergo meglio soffrire in silenzio.

Non commento sulle canzoni, che a mio avviso a parte due o tre che erano carine e che se fatte uscire tra un paio di mesi sarebbero diventate sicuramente dei potenziali tormentoni. Il mio post ironico sia chiaro verte sui nomi scelti dai concorrenti, che sinceramente mi domando quale erba o bibita avessero bevuto quel giorno.

 

 

Partiamo da Aka7even, appena sentito mi sono detto: “Come si chiama? Alka seltezer?” Ho dovuto domandarlo alla figlia se avevo capito male…avevo capito male io…ma l’assonaza tra Alka e Aka ci sta tutta

 

Rkomi, anche qui mi ci è voluto parecchio a capire che nome si era scelto, io avevo capito Ercomi…con l’aggiunta di “co” era perfetto, Ercomico…anche qui l’assonanza ci stava o no? Magari avrebbe più successo che come cantante (oddio cantante, una parolona)

 

DitonellaPiaga. Ho come impressione che molti si “divertiranno” ad immaginare quel dito dove si infila e quindi evito di far parte di questa categoria, ma di certo credo che questo nome scelto non mi sembra molto appropriato per un proseguo di carriera senza eventuali battute, ed è un peccato perché la ragazza aveva la miglior voce di tutto il Festival.

 

Highsnob e Hu, cosa hanno visto o fumato il giorno della scelta dei nomi non oso immaginarlo, il primo sembra uscito dalla famiglia di Scooby Doo, l’altra di un film della Marvel o di un personaggio di Martin Myster, dopo Java e i suoi monosillabi alla Neanderthal ecco a voi Hu….ci sta bene non trovate?

 

Irama, che significato voglia dire non ne ho la più pallida idea, forse che faccia pubblicità a qualche prodotto non ben specificato o è un probabile nemico dei Vendicatori, secondo me era più sensato farsi chiamare il Rame di quartiere se volevi avere un’attinenza con Irama.

La Rappresentante di Lista, mi sono detto ma a questi chi gli ha eletti? Secondo me molti genitori sono saltati sulla sedia e hanno domandato ai figli se erano stati eletti nella loro scuola, e se la risposta era un sì, sicuramente i ragazzi potevano dire “ciao ciao” agli amici e professoresse/maestre (ovvero cambio scuola immediato).

 

Yuman, qui il nome spazia da un eventuale gelato o marca di yogurt al famoso penitenziario di Yuma, dove il mitico Tex mandava parecchi furfanti a spaccare pietre.

 

Tananai, che roba sarebbe? Un gioco? Una marca di banane che arrivano dal Giappone? Il nipote di Pikachu? Insomma anche qui il tizio forse avrebbe fatto bene a chiamare il 118 e domandare a loro cosa ne pensavano di quel nome scelto.

Ovviamente auguro a tutti questi una lunga carriera sia chiaro, ma il sottoscritto si tiene ben stretto la sua musica e i suoi cantanti.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Serata Rockabilly made in Italy

Post n°2885 pubblicato il 05 Febbraio 2022 da paperino61to

Buongiorno dalle alte vette monregalesi il rockcafè vi da il benvenuto ad un nuovo sabato. Oggi il gruppo che vi presento si chiama: The Italian Trio Society. Come sempre buon ascolto.

 

 

 

 

             

 

 

 

 

 

              

 

 

 

 

 

              

 

 

 

 

 

               

 

 

 

 

 

       

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963