- Tutto è niente -

(NONE)


E' domenica pomeriggio e sono appena tornata a casa dal mare...ovviamente non era in programma dato il cielo sereno e i 24°C da paura per essere il 29 ottobre!Ma dato il clima "interno" è stata la cosa milgiore da fare ...Ieri mattina lui ha lavorato, io sono andata a fare commissioni con mia mamma, anche se non sto molto bene, ma vabbè sono talmente poche le volte che sono a casa di sabato mattina che mi dispiaceva non farla contenta! Ci siamo sentiti verso mezzogiorno, ha detto che voleva andare al mare, bene!Allora ho pensato di fare un pochino di spesa, per evitare di andare a cena fuori dato che i soldi scarseggiano....primo, secondo.. il necessario per preparare una bella torta, e 24 candeline rosa!EH si, volevo "tentare" di festegiare come mi spettava il mio compleanno, cercando di cancellare tutto, di ricomincare o come si dice, fare finta che non fosse successo niente.Nonostante il male alla schiena non mi desse tregua, mi sono messa a preparare la torta, la farcia ecc. e tutta la cena, mentre lui riposava sul divano (ho pensato: poverino, tutta la settimana di lavoro, questa mattina sveglia presto ...preparo tutto poi quando è pronto lo sveglio!)Tutto bene fino alla torta, me la sono preparata, mi sono messa le 24 candeline sopra, me le sono accese e la porto in tavola e qualsiasi persona cosa si sarebbe asepttata? La classica canzoncina stupida, dedicata solo a me, con la voglia di riparare a quello che è successo, per cancellare tutto, per riscrivere il giorno del mio compleanno, per ridarmi quello che non ho avuto...e invece con la voce da pesce lesso intonando leggermente il motivetto "happy birthday to you" e basta! Era già pronto con il coltello per tagliare la torta.Sono scoppiata, letteralmente. Avevo un mal di schiena pazzesco, sotto Aulin, ma ho cucinato più di 2 ore, ho apparecchiato in modo molto carino, mi sono fatta la torta, ho cercato di riparare al suo errore, ma nemmeno questo è riuscito a distoglierlo dal suo egoismo, dalla sua ingordigia, non mi sono trattenuta.Ha tentato di riparare, dicendo che stava scherzando, ma ormai il mio orgoglio non era ferito (quello lo aveva fatto il 15.10, era in frantumi...) lui in sala, io in camera ... a rimuginare sulla delusione che provo, a cercare di comprenderlo per l'ennesima volta, a dargli una giustificazione, un'altra...ma più mi sforzavo e più slaiva la rabbia, la tristezza, e alla fine mi sono addormentata dalla stanchezza.Mi sono svegliata e non era lì, ha dormito sul divano, il letto era intatto, e non riuscivo a capire. Non volevo alzarmi, volevo rimanere sotto il piumone abbracciata al cuscino a sfogarmi, ma è venuto a chiedermi se mi sarei alzata per fare colazione. "No, non ho intenzione di alzarmi, per stare nella stessa stanza muti." Bene allora ce ne torniamo a casa, ognuno rimarrà muto a casa sua, non ha più senso stare qui. "E' questo quello che vuoi? Beh perchè se lo è mi vasto immediatamente." Sì.Al volo mi sono vestita, lavata, chiuso il trolley e in sala...trovo sul tavolo la mia torta con sopra le candeline. La morsa del nervoso mi ha attorcigliato lo stomaco, ho messo a posto quello che era rimasto fuori, ho preso la torta con tutte le candeline e...l'ho buttata nel cestino. Un gesto, molto esplicito.Viaggio di ritorno, in silenzio. Scaricato le valige, mi fissava, gli ho chiesto "Cosa c'è?" "Ciao". E ora sono qui.Abbiamo guardato in faccia la fine, l'abbiamo vista tutti e due questa volta, ma non risco a capire se la stiamo accettando o combattendo.