Serendipity

Post N° 326


La calunnia è un venticelloUn'auretta assai gentileChe insensibile sottileLeggermente dolcementeIncomincia a sussurrar.Piano piano terra terraSotto voce sibillandoVa scorrendo, va ronzando,Nelle orecchie della genteS'introduce destramente,E le teste ed i cervelliFa stordire e fa gonfiar.Dalla bocca fuori uscendoLo schiamazzo va crescendo:Prende forza a poco a poco,Scorre già di loco in loco,Sembra il tuono, la tempestaChe nel sen della foresta,Va fischiando, brontolando,E ti fa d'orror gelar.Alla fin trabocca, e scoppia,Si propaga si raddoppiaE produce un'esplosioneCome un colpo di cannone,Un tremuoto, un temporale,Un tumulto generaleChe fa l'aria rimbombar.E il meschino calunniatoAvvilito, calpestatoSotto il pubblico flagelloPer gran sorte va a crepar.Rossini - Il Barbiere di Siviglia