Imparare a scrivere

Cosa pensa Platone della scrittura


Sono tornata a leggere il mito di Theuth nel Fredo di Platone. E' splendido, e molto attuale. La scrittura non serve ad essere pių sapienti, ma a cercare la memoria delle cose fuori di sč. Inoltre, afferma Platone, i testi che noi leggiamo non parlano con noi; se interrogati, danno sempre le stesse risposte. Solo pochi di essi, che sono "scritti nell'anima" di chi legge posso entrare in dialogo, dare risposte, portare frutti. Inoltre Platone istituisce un confronto tra il contadino e lo scrittore. Come il contadino preferisce il seme che si sviluppa in otto mesi, ma porta frutto, agli effimeri "giardini di Adone", che sbocciano in otto giorni, ma subito si seccano senza fruttificare, cosė l'autore di discorsi deve preferire un discorso che porta frutti agli effimeri "giardini della scrittura".