scrivelando

Mai perdere la speranza...


  Ricordo quando mia madre mi regalò una edizione speciale della divina commedia , erano tre libri belli rilegati in pelle nero con greche oro e rosso . Dante non mi era mai piaciuto tanto come in quel giorno.  Dentro vi erano le stampe di Dorè a rendere ancora più importante ai miei occhi quel regalo.  Ricordo che quando poi andai all’istituto d’arte spesso mi prendevo come modello quelle tavole, disegni spesso angoscianti dal dolore della pena rapresentati, altre voli di angeli svolazzi ti abiti, si quello svolazzo mi accompagno per diverso tempo, stoffe, piegate, lenzuola ,abiti, tende, erano i particolari che più studiavo e riproduccevo, lasciavo perdere i volti delle persone lavorando sull’abito sulle sue pieghe.  Come fu non saprei ma ad un certo punto il volume dell’inferno non era più sul mio scaffale. Penso di avere ribaltato più volte casa per cercarlo. Fu mio fratello a prenderlo e a perderlo. Devo dire che fu anche l’unico che perse nella sua vita, anche lui appassionato di libri.  Dalla fine degli anni 70 ogni tanto mi tornava in mente lo cercai nelle biblioteche, nei mercatini, nelle varie rivendite, quando ebbi internet anche li,  ogni tanto mi tornava in mente e lo cercavo  Ieri , 14 /07/2012,  casualmente io e il generale ( il mio datore di lavoro) facemmo una strada diversa per tornare a casa dal nostro shopping  , una via che neanche conoscevo. Fatalità vuole che ci trovammo di fronte una rivendita di libri usati, entrammo solo per curiosare io girai e toccai tanti volumi, libri moderni e vecchie edizioni. Il generale sparo un titolo a caso, un libro che cercava da tanto , le poesie di   Giuseppe Giusti , e miracolo il titolare venne fuori con un volumetto bianco rilegato in copertina telata avorio e oro delle edizioni  Florentia. Il generale si commosse, toccava quel libro con amore, gli ricordava le poesia che la madre gli leggeva.  Io continuavo  a vagabondare nel negozio in mezzo a quei scaffali pieni di parole, pensieri umani. Si questo vedo in un libro , i pensieri di qualcuno le fantasie, le esperienze, la conoscenza, qualcosa che l’autore non vuole far perdere ma che vuole tramandare.  Era ora di andare il generale col suo tesoro in mano emozionato come non lo vedevo da tempo, mi avvicinai alla porta quando mi girai  verso uno scaffale dietro la cassa, vidi il nero l’oro e il rosso di tre libri legati insieme mi gelai andai sparata a toccarli , ero incredula, dissi : siete qui..   Li presi tutti e 3 con  premura ma con bramosia , ero incredula avevo ritrovato il mio Dante, ero alle stelle come una bambina di fronte alla bambola desiderata da mesi,  tornai alla mente al giorno in cui ricevetti quel regalo, anni passarono come in un film. Gioivo di quel ritrovamento come non gioivo da anni…
  Tornando a casa con quel prezioso ritrovamento ero alle stelle. Non so se posso trasmettere le sensazioni provate ma ero  in paradiso, mi sembrava di essere la persona più ricca del mondo, avevo fra le mani un gioiello per me di immenso valore. Come se un pezzo del mio passato fosse tornato a me per completarmi.      Mi spiace se tu lettore di queste poche righe pensi io sia un po’ scema, non mi importa, ma io so che a volte l’impossibile diventa possibile, che nella vita non si deve mai perdere la speranza, che bisogna sapere gioire delle piccole cose, e se per te questo è banale, mi spiace ma io penso il contrario.