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"Problemi di coppia."

Post n°213 pubblicato il 31 Marzo 2011 da scriverevivere

17°capitolo.

Marcus fu il primo a scuotersi da quella tristezza che li aveva colti entrambi."Scusa,tesoro"disse baciando le mani di Faith"non dovevo intristirti così."Faith gli accarezzò i capelli e rispose"Non ti preoccupare,cucciolo mio,a me fa piacere ascoltarti."Marcus sorrise e chiese:"Andiamo,tesoro?"Faith annuì,Marcus accese il motore e ripartirono.

Mentre Faith e Marcus erano in macchina,Shaila,a casa,era preoccupatissima.Provo a telefonare ma il telefonino di Marcus era staccato"Dove si sarà cacciato!!"pensò innervosita."Dopo la telefonata di ieri notte non si é più fatto sentire.Sono preoccupata."In quel momento suonò il campanello.Shaila andò ad aprire."Tutto bene,figlia mia?"La voce e la figura di suo padre che si stagliava di fronte a lei la scosse dalla sua preoccupazione.Shaila non voleva che suo padre si preoccupasse più di quanto lo era già lei perciò cercando di mascherare ciò che sentiva rispose:"Tutto bene papà."Il signor Russell Mitchell,però,non era nato ieri e capì subito che c'era qualcosa che non andava."Figlia mia,non mentirmi"disse stringendo a sé la figlia"lo sento che c'é qualcosa che non va.Sai che con me puoi sfogarti."Shaila fece entrare in casa il padre e,senza dire nulla,andò in cucina ed iniziò a preparare un thé.Il padre le andò dietro e le chiese ancora:"Allora Shaila?Cosa é successo?"Shaila,indispettita dalla preoccupazione,spense il fuoco,si voltò verso il padre e sbottò:"Niente,papà,non é successo proprio niente,sono solo stanca.Una gravidanza é faticosa,papà.Non stressarmi,per favore!!"Il padre la prese per le spalle,la fece voltare e disse:"Figlia mia,io ti conosco ed anche bene perciò non cercare di prendermi in giro!!Tu rispondi così aggressivamente solo quando sei seriamente preoccupata per qualcosa.Cosa é successo?Il bambino sta bene?Il medico ti ha detto qualcosa di brutto?Oppure la colpa é di quel...quel..."e il signor Mitchell strinse i pugni per non associare il nome di Marcus ad un insulto pesante.Faith sorrise debolmente e disse:"Papà.davvero,non ti preoccupare.Il bambini sta bene e,tra due mesi,finalmente lo stringerò tra le mie braccia e scoprirò se é maschio o femmina.Per quanto riguarda Marcus,l'ho sentito ieri sera e,tra poco,sarà a casa.Ieri sera é dovuto uscire per recuperare un suo amico che si era sentito male.l'ha portato a casa,si é fermato da lui per accudirlo nel caso si fosse sentito male e,tra poco,sarà qui."Il signor Mitchell si sedette sul divano e disse:"Bene,allora lo aspetteremo insieme.Voglio proprio vedere se,questa storia,é vera."Faith si sedette accanto al padre e,stringendo le mani del proprio genitore tra le sue,mormorò:"Papà,te lo dico con il cuore,i problemi che ho con mio marito non sono affare tuo.Ti prego,papà.Hai già parlato con Marcus,di più non puoi fare.La tua irruenza ed il tuo disprezzo per mio marito porterebbero solo guai e tensione.Io ti voglio bene,lo sai,ma non voglio che Marcus ti trovi qui quando torna.Vedrai che,io e mio marito,risolveremo i nostri problemi insieme così tutto tornerà come prima ed io e mio marito saremo di nuovo felici."Il signor Mitchell abbracciò la figlia e disse:"Scusami,figlia mia,scusa davvero ma tu sai che,se io mi arrabbio con Marcus,lo faccio perché sei mia figlia e ti voglio un bene infinito."Poi,prendendo il viso della figlia tra le mani,il signor Mitchell,le disse:"Ti prego,figlia mia,ti supplico,almeno tu non darmi preoccupazioni.Io ho solo te e tua sorella Shiba a questo mondo.Lo sai bene che,da quando tua madre se ne é andata di casa,io ho cercato di tirarvi su meglio che ho potuto. Vi amo entrambe,siete tutta la mia vita e non voglio che soffriate.Tua sorella mi ha sempre dato tanti problemi mentre tu,Shaila,sei sempre stata il mio orgoglio.Ti prego,tu e Marcus cercate di risolvere i vostri problemi.E'vero,non mi piace quel ragazzo,non mi é mai piaciuto e lo disprezzo perché,per me, é un nullafacente fallito ma,per amore tuo,che lo ami e,per puro amore,lo hai sposato,ho provato ad accettarlo.Non datemi dispiaceri!!Fatemi vivere gli ultimi anni della mia vita tranquillo.Ho 58 anni ma me ne sento trenta di più.Mi sento vecchio,Shaila,sono vecchio e,per questi anni che mi rimangono,la sola cosa che desidero é che voi siate felici.Mi prometti che,tu e Marcus,cercherete di fare di tutto per salvare il vostro matrimonio?Me lo giuri,figlia mia?"Shaila baciò il padre sulla fronte,si strinse a lui e mormorò:"Te lo giuro,papà!!"Il signor Mitchell baciò la figlia sui capelli e sorrise.

 

 
 
 

"Problemi di coppia."

Post n°212 pubblicato il 31 Marzo 2011 da scriverevivere

16°capitolo.

Lasciarono quella casa che era pomeriggio inoltrato.Mentre guidavano Marcus notò che Faith era silenziosa e pensierosa.Le accarezzò una mano e le chiese:"Tutto bene,amore?"Faith sospirò e rispose:"Stavo pensando una cosa,ma non so se posso chiedertelo perché,forse,ti da fastidio parlarne e non é mio diritto impicciarmi della tua vita."Marcus strinse la mano di Faith nella sua e chiese:"Vuoi chiedermi come mai conosco Tomash Cleshi vero amore?"Faith annuì"Si tesoro"disse"scusami se ti presso su questa storia."Marcus sorrise e disse:"E'tuo pieno diritto sapere dopo quello che ti é successo,tesoro mio e,se lo vuoi davvero,ti racconterò tutto."Marcus sospirò e,mentre guidava, cominciò a raccontare:"Risale tutto alla mia infanzia.Mio padre e mia madre si sono conosciuti in Italia,a Portofino,durante una vacanza con i rispettivi parenti.Mia madre aveva sedici anni e si trovava lì con la madre,una stilista croata di 42 anni e con le due sorelle più grandi,una studentessa di 18 anni ed una fotografa di 22 anni.Suo padre era morto a causa di un tumore al pancreas due anni prima.Mio padre era lì con i suoi zii,un fabbro di 50 anni ed una professoressa di lettere di 46 anni che lo avevano cresciuto.Mia madre mi ha sempre raccontato che,quell'anno,ci fu un'estate davvero meravigliosa.Lei indossava un costume intero nero con delle perline cucite sulle bretelline e lui portava un paio di boxer neri ed una maglietta bianca aderente.Erano entrambi bellissimi.Per tutto il giorno non fecero altro che guardarsi.A quel tempo ovviamente non era come oggi che è tutto più facile,prima era tutto un gioco di sguardi ed i corteggiamenti erano molto più lunghi.Dopo alcuni giorni,mio padre iniziò a corteggiare mia madre,a comprarle dei fiori(i preferiti di mia madre,le rose bianche)a scriverle bigliettini teneri e,piano piano,mia madre si lasciò conquistare.Un giorno,il postino,portò a mia madre un mazzo di sedici rose bianche ed una busta,Dentro c'era un pacchetto con una catenina d'oro bianco ed una fedina d'oro giallo ed una lettera d'amore meravigliosa.Quel giorno,era il 24 agosto del 1968,i miei si fidanzarono.Si sposarono dieci anni dopo,in comune perchè mio padre era ateo.Andarono in viaggio di nozze a Venezia.Da quel giorno sono sempre stati uniti.Io sono nato il 12 settembre del 1980.La nostra vita scorreva felice fino...fino a quel giorno."Marcus sospirò e Faith gli accarezzò la nuca per fargli capire che gli era vicino.Marcus deglutì e continuò:"Avevo diciotto anni e,con mio padre e mia madre,vivevo a New York.Un giorno,eravamo in viaggio e ci eravamo fermati nell'autogrill di Tomash Cleshi.Mio padre amava tanto il gioco delle carte e Tomash Cleshi l'ha sfidato ad una partita a ramino e,barando nel peggiore dei modi lo ha sconfitto. Mio padre,come un ingenuo,aveva messo in gioco tremila dollari e li perse tutti.Mio padre,però,aveva anche uno sguardo molto acuto e si era reso conto che Cleshi aveva barato.Iniziarono a litigare e Cleshi,vistosi smascherato,si infuriò,tirò fuori un coltello e lo piantò nel cuore di mio padre.Mia madre ed io riuscimmo a scappare.Dopo una settimana venimmo a conoscenza del fatto che Cleshi era stato arrestato perchè,un passante,aveva visto e sentito tutto e lo aveva denunciato.Purtroppo,si è fatto solo due anni di carcere.Se fosse stato per me lo avrei condannato alla pena di morte.Ecco, questa é la mia storia."Marcus accostò,fermò la macchina e scoppiò in lacrime.Faith lo strinse a sé,lo baciò sul collo e,i due ragazzi,rimasero stretti per lunghi minuti.

 

 
 
 

"Problemi di coppia."

Post n°211 pubblicato il 31 Marzo 2011 da scriverevivere

15°capitolo.

Marcus rientrò in casa che Faith si era appena risvegliata.Si sedette accanto a lei,la baciò e le disse:"Amore,si é fatto tardi,io devo tornare a casa ma tu,se vuoi,puoi rimanere qui.Tornerò a trovarti presto e ti porterò tutto quello che ti serve."Faith sorrise e rispose:"Amore,devo tornare al lavoro ma se tu dici che posso stare qui accetto la tua proposta e,la notte,tornerò a dormire qui."Marcus la strinse,la baciò sui capelli e disse:"Puoi tornare a dormire qui quando vuoi ma,ti prego,stai lontana dall'autogrill di quel bastardo di Cleshi ok?"Faith annuì.Marcus le accarezzò la schiena e le chiese:"Vuoi che ti accompagno al lavoro tesoro mio?"Faith sorrise e disse:"Dovrei tornare a casa per affrontare mio marito,poi dovrei recuperare la macchina e portarla dal carrozziere e poi dovrei andare al lavoro te la senti davvero di accompagnarmi?"Marcus annuì e rispose:"La macchina te la recupero io tesoro,non ti preoccupare,tu é meglio che non torni da quelle parti.A casa ed al lavoro ti ci accompagno volentieri."Faith sorrise e disse:"Ok allora fammi vestire ed andiamo va bene?"Marcus annuì,sorrise e la baciò appassionatamente sulle labbra.

 

 
 
 

"Problemi di coppia."

Post n°210 pubblicato il 31 Marzo 2011 da scriverevivere

14°capitolo.

Faith dormì per tutta la notte ma,il suo,fu un sonno molto agitato.Verso le cinque della mattina aprì gli occhi e,lanciando un grido,balzò a sedere sul letto.Marcus,che si era appena alzato e stava preparando la colazione in cucina,lasciò tutto,corse da lei e la strinse forte a sé."Cosa succede dolce cucciola mia bella?Ti sei agitata per tutta la notte ed adesso ti sei svegliata urlando.Perché,tesoro mio?"chiese baciandola sui capelli.Faith piangeva a dirotto e tremava come un passerotto intirizzito."Tesoro parlami,ti prego"disse Marcus"che ti succede?Perché hai gridato?"Faith abbassò gli occhi e,con un filo di voce,mormorò:"Ho vissuto una giornata orribile ieri,Marcus,una giornata che non auguro a nessuno,nemmeno al mio peggior nemico."Marcus le asciugò le lacrime e le chiese:"Vuoi provare a raccontarmela amore mio?Vuoi provare a spiegarmi per quale motivo ti trovavi in quell'auotogrill,ieri sera?Spero che quel lurido bastardo di Tomash Cleshi non ti abbia fatto niente di male altrimenti,questo,sarà il suo ultimo giorno di vita."Faith si asciugò le lacrime e,stupita, guardò Marcus negli occhi e gli chiese:"Lo conosci Marcus?Hai avuto a che fare con lui in passato?" Marcus annuì e rispose:"Sì,mio tesoro,lo conosco perfettamente e,più tardi,se lo vorrai,ti parlerò di questa parte del mio passato ma,ora,vorrei che tu mi raccontassi cosa ti é successo ieri sera."Faith annuì ed iniziò a raccontare:"Dopo la meravigliosa notte d'amore che abbiamo passato insieme in questa casa,ci siamo addormentati vicini e,la mattina dopo,tu mi hai accompagnato a casa ti ricordi?" Marcus annuì e Faith continuò:"Sono scesa dalla tua macchina e sono entrata in casa.Le luci erano spente come se non ci fosse nessuno.Mi sembrava molto strano perché,quel giorno,mio marito Thomas aveva la giornata libera e,di solito,quando non lavora perché non ha cause né penali né civili da seguire,lui resta a casa perché adora il modellismo e gli piace ricostruire le navi da guerra.Questa passione gliel'ha trasmessa suo padre da quando mio marito era un bambino di sei anni e,lui e suo padre,quando Thomas tornava da scuola,si divertivano a costruire imbarcazioni insieme.Mio marito ha anche fondato un club del modellismo molto frequentato dai personaggi più in vista della città.Quel giorno,quindi,mio marito sarebbe dovuto rimanere a casa ma,quando io sono entrata a casa,come ho già detto,sembrava che non ci fosse nessuno.Ero stupita ma,nonostante ciò,mi sono diretta verso la mia camera perché volevo cambiarmi.Stavo per entrare,avevo già la mano sulla maniglia quando,dal bagno,ho sentito provenire delle risate.Mi sono avvicinata alla porta del bagno,ho accostato l'orecchio per sentire meglio ed ho sentito due voci parlare tra loro.Una era la voce di mio marito,l'altra non la conoscevo.Ho aperto lentamente la porta ed ho visto mio marito e un'altra ragazza che non conosco abbracciati che si baciavano e ridevano.Sono rimasta impietrita,senza avere nemmeno la forza di scappare.Ad un tratto,mio marito Thomas,ha alzato gli occhi dalla scollatura della sua amica e mi ha visto.Ha cercato di parlarmi ma io sono scappata via sbattendo la porta.Sono salita in macchina,ho messo in moto ed ho iniziato a guidare senza meta finché,a causa del pianto che mi offuscava gli occhi e mi impediva di vedere bene la strada,non sono andata fuori strada con la macchina sbattendo contro un albero.Per fortuna,nonostante il violento impatto,non mi sono fatta niente anche se la macchina é da buttare.Sono riuscita ad uscire dall'auto strisciando,ho camminato per qualche metro e,dopo un pò',mi sono ritrovata davanti l'autogrill di Tomash Cleshi.Lui era sulla porta,mi ha visto,mi è venuto incontro e mi ha chiesto:"Signorina,tutto bene?"Io ho annuito e lui mi ha portato dentro offrendomi da bere.Ero talmente disperata che non sapevo quello che stavo facendo.Stanotte,mentre dormivo,mi é tornato in mente quel poco che non ricordavo e mi é venuta in mente la violenza che ho subito."Faith si alzò e mostrò i lividi e le ferite che aveva sul corpo."Cosa...cosa sono questi lividi e queste ferite amore?chiese Marcus a denti stretti"Cosa ti ha fatto quel bastardo piccola?"Faith si sedette di nuovo sul letto e disse:"Tomash Cleshi mi ha fatto bere gin e vodka per due lunghe ore e poi,approfittando del fatto che ero completamente in preda dell'alcool,mi ha strappato i vestiti ed ha provato a violentarmi.Non so come ho fatto,ma ho reagito e lui,sentendosi rifiutato,si é infuriato,mi ha preso a calci violentemente,poi mi ha legato al tavolo del bar e mi ha picchiato senza pietà con una frusta nera di cuoio per un'ora insultandomi ed infischiandosene delle mie urla di dolore e delle mie richieste di essere lasciata libera.Poi...poi...finalmente,si é deciso a sciogliermi,mi ha preso per un braccio,mi ha scaraventata fuori dalla porta e mi ha gettato un plaid addosso.Mi sono alzata barcollando stringendomi in quella coperta.Ero completamente nuda,avevo soltanto quel vecchio plaid sulle spalle,tremavo dal freddo e dalla paura e volevo solamente tornare a casa.Mi sono seduta sul marciapiede e mi sono guardata intorno.Era buio,ma sono riuscita a scorgere una cabina telefonica e, appena l'ho vista,ho capito che,telefonare a qualcuno e chiedere aiuto,era la sola soluzione per andarmene da lì.Allora,a fatica,mi sono alzata e ti ho chiamato."Faith scoppiò di nuovo in lacrime e,piangendo disperata,si rifugiò tra le forti braccia di Marcus.Marcus la accarezzò sulla schiena e,baciandola dolcemente sulla fronte,le disse:"Non ti preoccupare,piccola mia,nessuno ti farà più del male,ora ci sono io a proteggerti."Faith non rispose e Marcus si accorse che la ragazza gli si era addormentata di nuovo tra le braccia.Sorrise,la coprì con il lenzuolo,poi si alzò,si vestì,si mise la giacca,uscì accostando la porta e si sedette sull'uscio di casa ripensando a tutto quello che Faith gli aveva raccontato"Bastardo,infame!!"mormorò tra sé e sé"Tomash Cleshi,non ti basta quello che hai fatto a me ed ai miei genitori,anche di questa donna:tenera,bellissima,indifesa ed innocente ti dovevi approfittare?Essere immondo!!Questa me la paghi,miserabile,quanto è vero che esisto!!"

 

 
 
 

"Problemi di coppia."

Post n°209 pubblicato il 31 Marzo 2011 da scriverevivere

13°capitolo.

Marcus arrivò all'autogrill che era l'alba.Scese dalla macchina e,davanti alla porta dell'autogrill,vide Faith che tremava coperta solo da un plaid viola.

Marcus le si avvicinò,la prese tra le braccia e la strinse."Cosa é successo,piccola?"chiese."Portami via, Marcus"mormorò Faith"ti prego,portami via."Marcus annuì,la fece salire in macchina e la portò nella casa al mare dove si erano amati per la prima volta.Faith era stanchissima e,mentre Marcus guidava,si addormentò.

Non appena furono arrivati,Marcus:la prese tra le braccia,entrò in casa,accese il fuoco,tolse il plaid dalle spalle della ragazza,la adagiò sul letto e la coprì.Faith si raggomitolò tra le coperte e continuò a dormire.Marcus le si sedette accanto e,accarezzandole il viso,mormorò:"Povera piccola,chissà cosa ti é successo,chissà cosa ti ha fatto quel bastardo di Tomash Cleshi!!"Le accarezzò i capelli e Faith,muovendosi,lo attirò a sé.Marcus sorrise,si stese accanto a lei e la strinse tra le sue braccia coccolandola"Dormi,piccolina"le sussurrò baciandola sui capelli e sulla fronte"dormi tranquilla,sono qui con te,veglierò io su di te."

All'improvviso il cellulare emise un doppio bib:era il segnale che c'era un messaggio in arrivo.Marcus prese il telefonino,aprì la messaggeria e vide che sua moglie Shaila le aveva mandato un messaggio che diceva così:"Tutto bene,amore mio?Sei riuscito a recuperare il tuo amico?Torna presto a casa,ti prego,ho bisogno di stare con te e di parlarti per provare a salvare qualcosa di noi due."Marcus:si staccò da Faith,la baciò sul collo,si allontanò e chiamò la sua donna."Amore mio!!"esclamò Shaila appena rispose al telefono."Tesoro mio,ti ho chiamato per dirti di non preoccuparti"disse Marcus con voce sussurrata"io sto bene e tornerò a casa appena possibile.Sono riuscito a recuperare il mio amico,l'ho portato a casa ed ora dorme ma,per questa notte,preferisco rimanere qui per vedere se posso essergli d'aiuto nel caso si sentisse male.Non é la prima volta che gli succede e,siccome ha una malattia al fegato che solo io conosco,soltanto io so cosa fare per aiutarlo quando é ubriaco."Shaila annuì e disse:"Tu sei sempre stato un uomo sensibile e disponibile,amore mio e ti sei sempre prodigato per tutti,per questo mi piaci da morire e per questo ti amo.Non ti preccupare,cucciolo mio,ti aspetterò a casa e,quando tornerai,parleremo."Marcus sospirò e,dopo aver ringraziato la sua donna, chiuse la comunicazione e tornò a sdraiarsi accanto a Faith stringendola tra le sue braccia.

 

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 22/03/2011
 

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