Colgo al balzo l'occasione offertami da una frase che mi ha scritto, in un messaggio-commento, la mia amica
Odio_via_col_vento, sperando che non si senta in imbarazzo per questa mia confidenza. Era a proposito di Pavarotti:"un personaggio felliniano, con tutte le luci e le ombre che l'aggettivo si porta con sé."
Io ho sempre avuto un debole per i film di Fellini. Soprattutto per la fantasia che ha dimostrato di avere il grande regista nella definizione dei personaggi, dei caratteri forti di cui li ha dotati. Ho sempre creduto che fossero tutte sue invenzioni.Ebbene, come molti di voi ormai saprete, io ho stazionato più o meno lungamente presso terre diverse della nostra bella Italia, fino ad approdare a queste terre di Romagna, dove da 15 anni, tra gioie e sofferenze, ho riposto il mio futuro, almeno quello prossimo. Vivendo in queste terre ho scoperto che Fellini era, si, un genio ma aiutato dalle sue origini. Quei personaggi, signore e signori, io li ho incontrati davvero.Tornando al Maestro Pavarotti, lui era emiliano. Terra attigua alla Romagna e quindi soggetta ad influenze. Aggiungeteci la consapevolezza di appartenere al mondo dello spettacolo, che apprezza e incentiva le originali eccentricità, ed ecco nato un Pavarotti felliniano.Due mostri sacri in uno. Grazie amica Odio_via_col_vento per lo spunto.P.S. Le immagini arrivano dal sito
Silvanmagic.com