Espressioni

Apologia della ricerca ... su UPmariner Channel


Il post che pubblico è in realtà un commento che si colloca in un contesto scaturito dalla discussione apparsa sul blog di VegaLyrae. Per carpire appieno il significato sarebbe opportuno farle visita. Intendiamoci: non è una sponsorizzazione. Lei non ne ha bisogno....Quando leggo questi commenti mi viene in mente che forse il problema dell'Italia consiste nella tendenza ad esprimere opinioni lapidarie senza cognizione di fatto.Cosa ne sa il nostro amico cinico_nick della ricerca scientifica italiana? Forse ha fatto una ricerca su PubMeD ed ha verificato che il rapporto produzione/fondi investiti è scadente? Forse ha contato quanti Istituti esteri hanno attivato collaborazioni con gruppi di ricerca italiani? Oppure crede che tutte queste convenzioni transnazionali siano motivate da uno spirito caritatevole dei nostri colleghi stranieri?Il problema è proprio nella corsa al ribasso nella formazione dei giovani attuata dai nostri governanti per rendere il popolo ignorante e poterlo manipolare a piacimento con le TV. Per inciso, io ho ricevuto finanziamenti di ricerca dall'Europa perché forse godo di una certa credibilità. Non riesco a partire perché non ho giovani sufficientemente preparati per affidar loro compiti di responsabilità.Potrei spiegare a lungo che mi tocca combattere contro i miei colleghi per poter restare minimamente esigente nei confronti degli studenti. Loro non approvano la mia scelta di pretesa perché provoco abbandoni e questo è controproducente in termini di produttività secondo i criteri fissati dal governo. Il trasferimento dei fondi dal ministero MIUR agli atenei è proporzionale al numero di successi. Peccato che il successo sia misurato col numero di studenti che passano gli esami e si laureano in tempo.Caro cinico_nick la ricerca non langue in Italia. Però sta per iniziare un periodo molto buio. E non perché noi docenti siamo ignoranti. Non la maggior parte almeno. Però i politici ci hanno spezzato le gambe.Di destra e di sinistra. I politici, non le gambe.P.S. anche i giornali ci mettono del loro per produrre enormi danni. Vi sarà capitato di trovare le classifiche degli atenei italiani su "La Repubblica". Questa classifica è stilata in accordo ai suddetti criteri di produttività che tanto rendono merito alla bravura (si nota l'ironia?): quantità non va d'accordo con qualità.