Espressioni

Pensieri natalizi ... su Upmariner channel


Cavoli, come passa il tempo. Mi sembra ieri quando indossavo il mio salvagente con la papera gonfiabile per restare a galla sulla superficie del mare ed ora siamo già arrivati a Natale.Sarà per questo che diventiamo tutti più buoni e ci sorgono spontanee candide affermazioni del tipo: andate tutti a cagare, voi e i vostri blog schifosi. Non avete niente di meglio da fare che spaccare i maroni col Natale.
E invece no! Dobbiamo mantenere il nostro proverbiale aplomb e tirare fuori il peggio di noi. Ad esempio, parliamo pure del fatto che la tredicesima è volata via. Anzi non è neppure arrivata, perché non è nemmeno prevista da quelle forme di contratto così innovative tanto diffuse ora. Penso, ovviamente, a quei poveri disgraziati dei lavoratori precari. Che poi mi chiedo: perché sono precari? Se sapessero fare qualcosa di unico e irrinunciabile io mica li licenzierei. Anzi, li alletterei con un lavoro a tempo indeterminato e con tanto di lauto guadagno.Quindi se sono precari vuol dire che li posso sostituire quando e come voglio. Ma allora non vorrete mica farmi credere che il male peggiore proviene dalla scarsa professionalità dei nuovi lavoratori.Ma che dico, sono fior di laureati. Il top della crema della nostra società. Laureati in una di quelle nuove discipline che fanno tanto scena. Come si chiama quella? Ah si! Laurea in Cinema, televisione e produzione multimediale. Oppure quell'altra: Economia di internet. Qualcuno potrebbe anche obiettare che un laureato del genere è troppo specializzato e a noi, mucillaginosi italiani, non serve. Basterebbe una buona laurea in economia e commercio con qualche insegnamento facoltativo specifico per il commercio elettronico. Vallo a spiegare ai ragazzi che non devono lasciarsi adescare da nomi allettanti offerti da venditori di fumo. Tant'è vero che anche la stessa università che ha offerto tale corso di studio lo ha soppresso dal prossimo anno. E nel frattempo esistono laureati di cui non esiste più la laurea. Bella roba. Io consiglierei la stessa laurea (mi pare sociologia o psicologia) conseguita dalla dottoressa Vincenza Pastorelli che, in attesa di un gatto nero, si è data da fare con le luci rosse. Certo, anche quello è un lavoro precario ma da 600 euro al giorno. Basta avere doti manageriali che permettano di gestire col dovuto polso un centro massaggi che massaggia per bene certe parti nascoste.Ecco, questi pensieri mi affiorano a Natale.Jingle Bells, Jingle Bells, Jingle all the way.