Nel 1989 era la prima volta che andavo negli Stati Uniti come ricercatore, ad Athens, luogo di nascita dei REM.Godevo di un buon ascendente nei confronti dei giovani americani che, come me, frequentavano il campus della University of Georgia, grazie al fatto di essere italiano. Mi ritenevano, per questo e a priori, simpatico (funny - buffo). Furono tre mesi fantastici: molto lavoro ma anche molte feste notturne che mi portarono a conoscere tanta gente diversa.Ricordo che la cosa che mi lasciò molto sconcertato, e lo sottolineai al mio rientro ai miei colleghi italiani, fu il modo con cui gli americani approcciavano i nuovi incontri.La frase che accompagnava il primo impatto ad una nuova conoscenza era: "what's your job, what's your salary?". Che lavoro fai e quanto guadagni? Non mi chiedevano nemmeno il nome, dritti al valore che per loro contava più di ogni altro nella valutazione dell'interlocutore.La mia impressione fu di una netta differenza tra noi europei e loro americani proprio nella scala dei valori umani. Per coloro che incontravo, la mia importanza ed il mio spessore erano direttamente proporzionali all'entità dello stipendio.Questo vent'anni fa negli Stati Uniti e in Italia.Sentivo ieri sera il Prof. Diliberto affermare una forte alterazione del quadro dei valori, qui in Italia, che porta i professori delle scuole di ogni ordine e grado ad essere considerati di poco conto nella nostra società. Anche ripensando ad un tempo andato, il loro stipendio non è mai stato alto ma vi era un riconoscimento dell'importanza sociale derivante dal peso della cultura nella scala dei valori che colmava il relativamente modesto credito economico.Oggi la cultura è stata svuotata di ogni significato degno di considerazione e ai professori non resta nemmeno quella soddisfazione.E' come se anche noi in Italia facessimo conoscenza del nostro prossimo con la domanda che tanto mi scandalizzò: "che lavoro fai e quanto guadagni?". L'unico valore che meriti considerazione.Morale della favola: se volete sapere come sarà la società italiana tra vent'anni fate una visita negli Stati Uniti. Sempre che l'americanizzazione non venga sostituita dalla cinesizzazione.
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Nel 1989 era la prima volta che andavo negli Stati Uniti come ricercatore, ad Athens, luogo di nascita dei REM.Godevo di un buon ascendente nei confronti dei giovani americani che, come me, frequentavano il campus della University of Georgia, grazie al fatto di essere italiano. Mi ritenevano, per questo e a priori, simpatico (funny - buffo). Furono tre mesi fantastici: molto lavoro ma anche molte feste notturne che mi portarono a conoscere tanta gente diversa.Ricordo che la cosa che mi lasciò molto sconcertato, e lo sottolineai al mio rientro ai miei colleghi italiani, fu il modo con cui gli americani approcciavano i nuovi incontri.La frase che accompagnava il primo impatto ad una nuova conoscenza era: "what's your job, what's your salary?". Che lavoro fai e quanto guadagni? Non mi chiedevano nemmeno il nome, dritti al valore che per loro contava più di ogni altro nella valutazione dell'interlocutore.La mia impressione fu di una netta differenza tra noi europei e loro americani proprio nella scala dei valori umani. Per coloro che incontravo, la mia importanza ed il mio spessore erano direttamente proporzionali all'entità dello stipendio.Questo vent'anni fa negli Stati Uniti e in Italia.Sentivo ieri sera il Prof. Diliberto affermare una forte alterazione del quadro dei valori, qui in Italia, che porta i professori delle scuole di ogni ordine e grado ad essere considerati di poco conto nella nostra società. Anche ripensando ad un tempo andato, il loro stipendio non è mai stato alto ma vi era un riconoscimento dell'importanza sociale derivante dal peso della cultura nella scala dei valori che colmava il relativamente modesto credito economico.Oggi la cultura è stata svuotata di ogni significato degno di considerazione e ai professori non resta nemmeno quella soddisfazione.E' come se anche noi in Italia facessimo conoscenza del nostro prossimo con la domanda che tanto mi scandalizzò: "che lavoro fai e quanto guadagni?". L'unico valore che meriti considerazione.Morale della favola: se volete sapere come sarà la società italiana tra vent'anni fate una visita negli Stati Uniti. Sempre che l'americanizzazione non venga sostituita dalla cinesizzazione.