Espressioni

Hej, alltjamt dar besta?...;-)<bt>(trad. per i trogloditi: Ciao, ancora lì stai?)

I resten här. Jag kan inte missa chansen att prata med läraren Carpedine

..Komma hit,villig paradise....
(trad. per i diplomati alle scuole medie italiche: Vieni qui, è il paradiso!:-)

du kommer hit du gör festen
(vieni tu qui che ti facciamo la festa! NdT)

Sei disgustato solo da quella trasmissione?....neanche male, dai....io da almeno un dozzina...

Ma hai smesso di vedere Zorro?

Povero Mentana, è incazzato nero. Anche TeleChiappeDure trasmette servizi fiume sul caso Eluana e canale5 manda a tutta randa il "grande fratello". Mi è stato riferito che voleva entrare nella "casa" per poter intervistare gli abitanti sul caso della ragazza il cui stato vegetativo è stato interrotto. Lo hanno allontanato con la forza, consapevoli che il male che affligge i partecipanti al grande fratello è causato da un virus fortemente contagioso. Ormai hanno perso definitivamente Giordana in quella maniera e non potevano permettersi di perdere anche l'Enrico. La notizia che circola nell'ambiente è che l'origine del virus sia da ricercare in Fede.

questi pensieri fanno parte di un'unico post?
mi piace quella dello studente. Anno? 2007. pensiero creativo ;-)

Non fanno parte di un unico post ma di un'unica mente bacata. La mia!

Spero ti basti la mia presenza, non riesco più a commentare. Un bacio, prof.

Potrei anche risponderti che tu non basti mai! che dici è troppo compromettente?

Ho presente, la scuola di frontiera in cui nessuno resisteva a lungo. In cui i prof si lamentavano delle famiglie, le famiglie degli assistenti sociali, gli assistenti sociali dei prof e ai ragazzi pensavano i volontari. Ho ancora una pagella di una ragazzina di seconda media:svogliata, disattenta, incapace, immatura e chi più ne ha più ne metta...a scuola...in una scuola di prof non motivati, in una famiglia di analfabeti. Guarda caso a scuola popolare la stessa ragazzina veniva volentieri e imparava. Per parafrasare un mio post di qualche giorno fa, una pacca sulla spalla e uno stipendio equo possono far molto, o no?

Non credo basti una pacca sulla spalla ed un lauto stipendio, altrimenti ... Vi sono insegnanti che fanno il proprio lavoro per passione. Altri perché, se vogliono, possono gestire meglio la propria vita. Vi è anche chi fa l'insegnante di sostegno perché altrimenti non entra nelle graduatorie. C'è tutta una vasta scelta. Secondo me, la scuola dell'obbligo dovrebbe selezionare il proprio personale con la massima cura, ovviamente gratificandolo.

Selezionare con la massima cura? Ti ricordo che abiti ancora in Italia prof ...
So che hai ragione...

Bisogna sempre puntare in alto, tanto ci pensano gli altri a tarparti le ali

"non verrebbero mai selezionati"???? Ma che ci sono i leghisti pure in Svezia???

Guarda che in tutto il mondo sono leghisti: la scelta è tale per cui a parità di valore viene scelto il locale.

Io non hovisto la trasmissione incriminata, ma ne ho letto parecchio in questi giorni. Non so quale sia il modello svedese, ho letto, nel contempo, di diplomifici, promozionifici, attestatifici. Un infinito e demoralizzante do ut des del garantismo. Ti dò il punteggio se mi dai le promozioni, ti dò lo scatto se mi dai i diplomi. Ovviamente, ognuno che si possa trovare in questa situazione dirà a chi come me non l'ha mai provata, che bisogna esserci per capire. Forse. Io non capisco, tuttavia. Forse sbaglio in qualche punto del mio ragionamento.

E' il motivo per cui io non mi fido mai del titolo di studio ma opero una attenta selezione prima di affidare un contratto di ricerca ad un mio candidato collaboratore. E poi solo chi è fortemente motivato può resistere alle mie pressioni. Come vedi, esamifici e diplomifici non pagano in quei casi in cui il titolo da solo non conta. A me fanno ridere quei laureati che si lamentano di non riuscire a trovare un lavoro. In realtà, non esiste un solo laureato in chimica a spasso mentre sono quasi tutti provenienti da quelle lauree i cui corsi contano migliaia di iscritti. Chissà perché? Comunque il mio ragionamento non fa una grinza, solo pieghe.

Ho seguito la trasmissione per intero. Ciò che ha raccontato è vero fino all'ultima virgola. Sono stata in una di quelle lunghe graduatorie, ho "insegnato" in un diplomificio, ho firmato buste paghe e ricevuto rimborsi spese, ho sedato giovincelli venuti in aula coi coltelli, sono andata a casa dei perenni assenti, ho organizzato la pulizia delle aule. Nella mia città una scuola per geometri, ora liceo artistico, è ospitata in un'ex azienda di abbigliamento, chiusa per fallimento, il suo proprietario - consigliere provinciale e comunale - riuscì a dare in fitto l'immobile alla provincia, mentre negli anni altre scuole sono state costruite in zone periferiche su suoli di proprietà di amici degli amici degli amici... alla faccia della fruibilità degli studenti e insegnanti! Ma per mia fortuna ho pure visitato scuole svedesi e norvegesi come quelle presentate da Iacona... Sono esattamente così. Ciò che ha raccontato è tutto vero. Ho anche apprezzato il montaggio dei servizi. Perché forse così, con quella sequenza, si può un po' capire in che situazione disastrosa vive la nostra scuola pubblica, anche quando c'è l'eccellenza di docenti e allievi c'è la fatiscenza degli edifici e la scarsissima disponibilità di risorse finanziarie per attrezzare laboratori, biblioteche e così via. Vabbè, Ip, lo so... non mi son fatta mancare niente! :o)

Brava mia cara, hai capito il motivo del mio disgusto nella visione di quel servizio. Un contrasto troppo esagerato che porta alla disperazione. Secondo quanto visto la nostra situazione sarebbe irrecuperabile. Ma allora è un invito a desistere, nonostante l'apparente ostinazione di quella preside di Caivano. Non possiamo paragonare due mondi così diversi: è come dare un traguardo irraggiungibile a chi deve iniziare un cammino. L'unico risultato è lo scoraggiamento. Ed è quello che mi è venuto. Non so se sono stato chiaro. Piuttosto, ti andrebbe di lavorare alla frontiera? Si tratta di sparare alle gambe ai clandestini.

E' difficile resistere in certe scuole 'di frontiera', dove le divergenze si risolvono a suon di pugni, dove per attirare l'attenzione il prof. dovrebbe imparare a camminare con le mani piuttosto che con i piedi...La motivazione, solo una forte motivazione ti fa andare avanti, ma, ultimamente, mi sembra di vedere sempre più colleghi fortemente demotivati...Non ti nascondo che quando ho visto il servizio di cui parli ho pensato che me ne sarei andata volentieri a Stoccolma...Ciao Up, un abbraccio.

Io invece continuo a preferire l'Italia. La mia è una malattia mentale.