Scrivo domani

Esaurimento vitale e apertura alla fonte dell'energia superiore


Nel maggio 1997, iniziò un periodo, in cui mi chiedevo come potesse essere usata l'energia vitale dello Spirito, per elevare la nostra condizione di vita. Mi resi conto che, al di là delle malattie, che si manifestano prepotentemente nel nostro corpo fisico, esistono stati di sofferenza profonda, invisibile, ai quali non si presta attenzione e che diventano responsabili di gravi difficoltà nel vivere le esperienze quotidiane, fino a compromettere ogni possibilità di raggiungere qualsiasi appagamento o soddisfazione. Ed è proprio quando ci si trascina per troppo tempo questa sofferenza invisibile, che il corpo comincia a dare segnali più tangibili di disagio, fino ad arrivare alla malattia fisica, come ultima possibilita' per spingerci a decidere di invertire la rotta.Inoltre, ho potuto osservare, come ognuno di noi abbia quotidianamente di fronte un compito, una prova, o anche solo una domanda a cui deve dare risposta, e come ciò sia invariabilmente l'arrivo del dono di Dio, il Suo spirito, che ci viene inviato perchè possiamo ricevere, in noi, più energia, più luce, più strumenti, per una vita più evoluta in maggiore rapporto con Lui. Quando ci sforziamo di fare tutto solo con le nostre forze, a lungo si può esaurire la nostra vitalità. Così, comprendiamo, lentamente, che la direzione, cui rivolgerci, per ricaricarci quando siamo svuotati, e per evitare di arrivare a svuotarci, per avere a disposizione energia sempre nuova, è l'apertura della coscienza all'energia superiore. Una apertura che, realizzandosi, svela, via via, sempre più luce, sempre più vita, sempre più presenze di quanto potessimo attenderci.dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione"