Scrivo domani

Il nutrimento nuovo dal cielo per attraversare il deserto


24 maggio 1997. Sento risuonare nel profondo le parole della promessa biblica: "Effonderò il mio Spirito su ogni creatura." Sento, profondamente in me, che quello che mi accade è perchè Dio ha stabilito che questo sia il tempo, in cui si avvera questa promessa. Vedo in spirito che Dio riversa, oggi, sull'umanità l'abbondanza nuova del Suo Spirito. Poi, è come se ascoltassi il mio cuore pregare: "Lo Spirito Santo, disceso dal Cielo, ha colmato la nostra anima. In noi, oggi, è il tempio del Signore." Mi sento grata e felice, e ricordo che Gesù disse: "Mi adorerete in spirito e verità." E' questo.Roma, 7 giugno 1997. Il 29 maggio ho fatto un sogno strano. Ho sognato che dovevo fare gli esami di maturità, ma ci avevano chiamati a scuola alcuni giorni prima, per una verifica sui nostri studi. Ero preoccupata, perchè capivo di non essere preparata. La presidente della commissione d'esame, una signora molto dolce e colta, mi chiamò ma non mi fece alcuna domanda. Mi guardò e mi comunicò, con lo sguardo, che si fidava comunque di me, sapeva che, al momento giusto, sarei stata pronta ugualmente. Mi resi conto di avere proprio dimenticato di studiare e, oltretutto, di avere perso di vista il programma. Mi svegliai con questa forte sensazione di dover recuperare il programma, che mi era sfuggito. Mi scoraggiai un po' e quel giorno non andai in chiesa. Il giorno dopo ancora, il 31, mi sentii chiedere di andare, non per il Rosario, ma per la Messa, che seguiva. Andai e trovai l'altare adornato dei simboli della festa del Corpus Domini e la statua della Madonna, ornata per la conclusione dei riti di maggio. Compresi nel lampo di luce, che ricevetti nello spirito, il senso del dono del corpo divino agli uomini, la sostanza della vita divina, che viene profusa ogni giorno sulla terra per far vivere e crescere gli uomini.
Quella meravigliosa, portentosa energia, che scendeva su di me, continuamente, e mi pervadeva coscientemente, nutrendomi, lavandomi, rigenerandomi, non era che quello stesso Spirito Santo, disceso per millenni nel mistero, che oggi era mandato a toccare la coscienza e a risvegliarla, rendendola consapevole di Dio. Permettendole, cioè, di riallacciare il perduto rapporto cosciente con Lui!L'estasi mi invadeva dolcemente e inesorabilmente, facendo traboccare le mie emozioni e i miei sentimenti dal cuore. Essi continuavano e continuavano ad effondersi, delicatamente, come scendendo lungo tutto l'interno del mio corpo; poi espandendosi, in uno con l'anima, fuori dal perimetro della pelle. Ed ancora, ancora, prendendo una via nell'infinito, che, pur sconosciuta ed invisibile, sapevo giungere, tra le braccia di Gesù, fin nel cuore di Dio.E compresi l'importanza e la natura del dono di sè, in corpo, spirito e opere, per la crescita della umanità. Esso doveva realizzarsi compiutamente, proprio per mezzo di quella effusione di sè, che sperimentavo. Essa non era l'esperienza privilegiata di pochi, ma il patrimonio "genetico" di Dio, il patrimonio trasmesso alla generazione dei figli di Dio. Questo patrimonio Egli oggi porta a piena maturazione nell'uomo.Mi fu chiaro, anche, che tutto questo era nel senso del sogno della bella signora, che mi chiedeva di occuparmi di suo figlio, che soffriva per un rapporto difficile con la realtà e per il rifiuto del cibo.La realtà quotidiana è la discesa dello Spirito di Dio, veicolato dai sacramenti, il rifiuto del cibo è l'incapacità attuale degli uomini di accettare quel nutrimento, e di accettare tutto il nutrimento che viene inviato oggi sulla terra. E' come se questo nutrimento fosse il nutrimento originario dell'uomo, che oggi comincia a tornare all'umanità, nello Spirito Santo in una maniera nuova.Mi pare di intravedere qualcosa circa la vera natura dei problemi con il cibo, oggi così diffusi. Essi sono l'espressione psico-fisica del rifiuto del cibo spirituale, che la nostra anima sta vivendo in sé o in chi gli sta accanto. Si esprime nell'anoressia questo rifiuto del cibo spirituale, e nella bulimia la ricerca ossessiva di una compensazione materiale al bisogno interiore di nutrimento, che resta sempre insoddisfatto.All'improvviso, ieri sera ho sentito che, in me, era ormai compiuta la determinazione a dedicarmi a tutte quelle persone, che cercano veramente la fonte di una energia nuova e diversa, per vivere più pienamente. Ed ho sentito che in tutto questo stava il "dono di sè", che Dio vuole adesso da me. Mi restano ancora molti dubbi su come dovrò realizzare questo compito.dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione"