Scrivo domani

Un'esperienza mistica per la liturgia di guarigione universale


Luglio 1997. Leggo Teresa d'Avila. L'esperienza mistica è una vita meravigliosa, anche quando è difficile e tormentata; è sempre un grande dono di Dio. Mi concedo un'ultima volta le mie meditazioni alla ricerca di risposte, poi seguirò il consiglio di non stimolare più volontariamente l'energia e il contatto reale con Dio.
A quanto pare, da ciò che mi ha detto anche il sacerdote, la mia è una esperienza mistica. Ed, a quanto pare, anche l'energia che mi arriva è davvero lo Spirito Santo. Ma il Carisma? E' questo ciò che Dio intende darmi? Il Carisma degli Apostoli del Signore? Chiedo una risposta scritta a Dio. Mi trovo a leggere: "E' il contatto fulmineo con il vostro vero destino." E poi: "La Gioia. E' stato superato il divario tra voi e la volontà del Paradiso. L'anima è illuminata dall'interno. Reintegrazione. Allineamento dell'Io all'Io Supremo." Vengo investita da una gioia profonda, dall'esultanza del cuore. Mi chiedo soltanto un'altra cosa, avrò a che fare con le liturgie della Guarigione? Prendo una carta degli Angeli, chiedendo di poter leggere la Sua volontà. Leggo: "L'Angelo della Benedizione. Ti benedica il Signore e ti protegga: il Signore faccia splendere su di te il suo Volto e ti conceda la sua Grazia. Gli Angeli della Benedizione favoriscono le cerimonie e i riti spirituali, il cui scopo è invocare e attrarre energie specifiche per la guarigione, l'amore incondizionato e finalità spirituali precise. Questo Angelo vi aiuta creando il contatto con il responsabile della fonte energetica invocata dal gruppo; la cerimonia serve a creare il canale che porta l'energia ai partecipanti." Sembra che dica di sì, ma in un modo ancora misterioso, non mi pare che si tratti di qualcosa del genere dei carismatici, sembra qualcosa di più sottile. La voce interiore mi ripete: "Dio è fedele". E sento che mi sostiene nell'attesa.dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione"