Scrivo domani

L'identità menomata della donna: la mancanza del contatto fisico con lo Spirito divino


Mi manca il contatto fisico con l'energia, questo vuoto mi fa sentire triste. Leggo il Vangelo. Mi parlano le esperienze degli Apostoli con lo Spirito Santo. "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Andate e guarite gli infermi, liberate gli oppressi. Non portate nulla con voi per il viaggio, nè oro, nè pane, nè due tuniche, poichè l'operaio ha diritto al suo sostentamento."Vorrei andare, ma si può osare tanto? Ricordo la Veglia di Pentecoste in chiesa, a cui sono grata di avere partecipato. Risuonano continuamente in me le parole che ho sentito, le cerco sulle scritture e poi cerco di dimenticarle, di seguire il consiglio di non forzare.Ma la Voce continua a ripetermi quelle parole. "Effonderò il mio Spirito su ogni creatura; effonderò la mia gioia, la mia pace sul mondo. Vieni, Spirito Consolatore; vieni, effondi sul mondo la tua dolcezza." Non posso fare a meno di sentirle. So che sono la promessa che Dio sta realizzando oggi per noi.E il mio cuore canta ancora quello che ho sentito a Messa: "Vieni, vieni, Spirito d'Amore, ad insegnar le cose di Dio. Vieni, vieni, Spirito di Pace, a suggerire le cose che Lui ha detto a noi. Noi ti invochiamo, Spirito di Cristo, vieni Tu dentro di noi; cambia i nostri occhi, fa' che noi vediamo la bontà di Dio per noi." Sento che la mia anima accetta ciò che ha visto, ciò che è accaduto, ciò che ha ricevuto. E ne chiede ancora. Chiama il Cristo. Voglio sentire fisicamente Dio. Come mi accade durante le estasi, voglio il suo Spirito che fa vibrare ogni atomo del mio corpo. Non mi basta l'amore interiore, voglio sentire la presenza dello Spirito nella materia del mio corpo, della mia mente, delle mie emozioni. Scendi Spirito di Cristo, invadi ogni mia cellula, ogni mio respiro. Come farò a restare lontana dall'energia dello Spirito? Ho lasciato da parte le carte degli angeli, cerco di ignorare la vibrazione nelle mani. Attendo Dio.dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione"