Scrivo domani

Trovare la strada


Ottobre 1997. Eravamo a Madonna di Campiglio, il 24 agosto. Leggevamo di una donna che aveva lasciato il suo lavoro di libera professionista per andare a vivere in campagna. Da quando ci siamo incontrati abbiamo capito che la vita di città e di liberi professionisti non è per noi, ma dopo otto anni non abbiamo ancora capito cosa fare. Il giorno dopo, mentre guardavo la televisione, immobile per una distorsione al piede destro, ho cominciato a sentire forti contrazioni interiori. Ho capito che mi stava chiamando e che non volevo rispondere. Ho raggiunto come potevo la camera e mi sono seduta di fronte alla finestra.Immediatamente, il coro degli Angeli, lo smuoversi del velo della visione esteriore e, dietro il cielo che si apriva, il Suo Volto potente, al di sopra delle cime del Brenta. La voce mi diceva: "Vai!". "Ma dove?" - gli ho chiesto. "Vai!". "Spiegami, fammi capire! Dove?! Come trovo la strada? Non voglio perdermi!". E Lui: "N. Ho messo in lui la strada e il giudizio necessario a riconoscerla. Tu devi solo spiegarti bene quando gli parli. Non essere pigra e presuntuosa". Prima di dire qualsiasi cosa a N., gli ho chiesto se, ultimamente, c'era qualche posto dove avesse pensato di andare. Mi disse che era un po' che pensava di andare in Puglia, ma non sapeva perchè. Allora gli raccontai la visione e decidemmo di ripartire per andare in Puglia.Passammo prima a Terracina. Due volte mi apparve, nel cielo, il Suo Volto sorridente, pieno di luce e d'amore. Mi ha detto di essere felice per me e poi mi ha avvertita: "Non preoccuparti delle difficoltà che ci saranno. Ogni volta appariranno e ogni volta io le farò scomparire. Non lottare. Lascia fare a me."Ho compreso che accettare la passività e il silenzio non avrebbe significato per me l'impotenza, ma, al contrario, erano le due forze assolute, che mi avrebbero garantito l'unione con Lui e col Suo progetto.Tornati a casa, ho ripreso la guida ai monasteri, per guardare cosa ci fosse in Puglia. La Voce mi ha indicato il monastero di San Michele, sul Gargano. Mi balenò nella mente l'asse di San Michele! Mi sembrava che la mia vita venisse condotta dalla nascita, con coerenza e precisione, a realizzare un fine definito e quel fine cominciava ora a delinearsi con gli elementi di una avanzata spirituale, dalla terra al cielo, che vinceva ogni forza ostile. (dal Diario personale "Verso  La Luce - La sublime rivoluzione")