Scrivo domani

Il dio puro spirito non è il Verbo che si è fatto carne


Diario in tempo reale. Quando l'ho visto, questa mattina, il suo viso aveva tutta la consistenza della carne viva e insieme allo sguardo esprimeva tutta l'intensità magnetica di un Dio. Mi ha detto: “Sono già con voi, con sguardi e parole a cui non si può resistere. Il passaggio va governato.” E poi: “Il dio puro spirito non sono io.” Così, mi sono ricordata che ieri avevo sentito la voce, che diceva: “Chiedono perdono, mentre continuano a violentare.” Ho cercato, >nella liturgia di oggi, di capire cosa mi stesse dicendo.“Antifona - Venite, adoriamo Cristo Signore: per noi ha sofferto tentazione e morte.” Atto di adorazione della croce in Spirito e verità.“Tu spezza le catene della colpa”. La conformazione ad un Dio “puro spirito” non è conformazione al “Verbo che si è fatto carne”, né al cuore umano di Cristo, né al volto umano del Padre, che in Cristo abbiamo veduto. “Puro spirito” sono gli angeli e il Dio “puro spirito” di quegli angeli, che rifiutano il volto umano di Dio, è Lucifero. Avere inteso il celibato sacerdotale come obbligo di conformazione ad un Dio “puro spirito”, ha fatto cadere i sacerdoti nell'impostura del falso portatore di luce.“SALMO 68 - Mi divora lo zelo per la tua casa - Salvami, o Dio: * l'acqua mi giunge alla gola. Affondo nel fango e non ho sostegno; † sono caduto in acque profonde * e l'onda mi travolge. Più numerosi dei capelli del mio capo * sono coloro che mi odiano senza ragione. Dio, tu conosci la mia stoltezza * e le mie colpe non ti sono nascoste. Per me non si vergogni * chi ti cerca, Dio d'Israele.” In questo modo, hanno iniziato a pregare i sacerdoti, che sono uniti al Papa, da quando Giovanni Paolo II ha inaugurato la stagione, in cui i Papi chiedono perdono per le colpe dei consacrati.“Mi sono estenuato nel digiuno * ed è stata per me un'infamia. Ho indossato come vestito un sacco * e sono diventato il loro scherno.” Oggi, i sacerdoti sanno, che “spogliarsi del corpo” e rigettare il sacramento matrimoniale del corpo di Cristo è stata un'infamia e li ha resi lo scherno dei servi di satana.“Antifona - Sono sfinito dal gridare nell'attesa del mio Dio. Hanno messo nel mio cibo veleno, nella mia sete mi hanno fatto bere l'aceto.” Adesso, i sacerdoti parlano in spirito con le parole del Cristo sulla croce.“Ma io innalzo a te la mia preghiera, * Signore, nel tempo della benevolenza. Non mi sommergano i flutti delle acque † e il vortice non mi travolga, * l'abisso non chiuda su di me la sua bocca. Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; * volgiti a me nella tua grande tenerezza. Non nascondere il volto al tuo servo, * sono in pericolo: presto, rispondimi. Avvicinati a me, riscattami, * salvami dai miei nemici.” I sacerdoti, che hanno compreso l'inganno satanico, in cui sono caduti per >la superbia di “volersi fare come Dio”, sanno di avere bisogno di essere risanati dalla grazia divina e per questo chiedono ora perdono a Dio. In che modo potranno riceverlo, ora che chi chiede il perdono è lo stesso capo del corpo di Cristo? Attraverso quale canale potrà essere amministrata a tutto il capo la grazia risanante del perdono?“Dalla lettera agli Ebrei - Gesù Cristo sommo sacerdote. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Nessuno può attribuirsi questo onore, se non chi è chiamato da Dio. In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore.” Il canale della grazia, in cui circola il farmaco universale che risana tutti i guasti del cosmo, è l'intero corpo di Cristo, nel quale ogni battezzato è costituito pietra viva del “popolo sacerdotale”. Non si è sacerdoti, se non nel corpo, con il corpo e per il corpo. E il sacerdozio cristiano è innanzitutto sacerdozio battesimale. Grazie a questo, anche i sacerdoti possono ricevere misericordia per i loro peccati, accostandosi all'intero corpo di Cristo per confessare la colpa, manifestare la contrizione, offrire la riparazione.Dall'«Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo - L'agnello immolato ci strappò dalla morte. “Egli scese dai cieli sulla terra per l'umanità sofferente; si rivestì della nostra umanità nel grembo della Vergine e nacque come uomo. Prese su di sé le sofferenze dell'uomo sofferente attraverso il corpo soggetto alla sofferenza, e distrusse le passioni della carne. Con lo Spirito immortale distrusse la morte omicida.” E il modo per poter essere risanati dal male è confessare la verità del volto divino: colui che scende sulla terra e diventa uomo nel grembo materno, per annientare, attraverso il corpo, con il suo Spirito, i vincoli materiali della carne. “Ci salvò dalla schiavitù del demonio come dalla mano del Faraone. Contrassegnò le nostre anime con il proprio Spirito e le membra del nostro corpo con il suo sangue.” Confessare la verità, che solo con il sigillo del Suo Spirito nel nostro corpo e nell'anima, noi siamo salvati dall'impostura.“Ha fatto di noi un sacerdozio nuovo e un popolo eletto per sempre. Egli risuscitò dai morti e fece risorgere l'umanità dal profondo del sepolcro.” “Responsorio R. Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio; ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia.”