Scrivo domani

Per poter discernere questa lieve e sublime strada dello spirito


 Febbraio 1998. Mi sento affranta, per la difficoltà che trovo nel procedere sulla strada indicatami da Dio. Ho chiesto a Dio di potergli parlare. Sono stata portata in estasi. Gli ho gridato la mia incapacità di fare fronte al compito che mi mette davanti. Gli ho mostrato la mia impotenza. E Lui si è fatto sentire, mi ha fatto sentire chiaramente la sua volontà e la sua potenza.Io continuavo a dirgli che non ce la faccio, che non sono in grado di fronteggiare le difficoltà cui vado incontro, nel fare la Sua volontà. Soffrivo per il mio sentimento di impotenza, ma volevo davvero la Sua volontà più della mia. Allora, una luce intensa mi ha come illuminato in una zona del mio spirito, in cui ho potuto cominciare a guardare.Ho cominciato a vedere che più accettavo di sentirmi incapace di agire secondo la volontà di Dio, più entrava in me uno spirito maligno, che aggrediva il mio cuore, ramificando in esso radici nere e rapaci. Ho capito che dovevo andare avanti, che non potevo cedere di fronte alle difficoltà. Volevo, allora, che Dio mi portasse ancora più vicino a Sè, per darmi il coraggio e la forza necessari. Ma Lui mi ha fatto vedere che quello che chiedevo lo avevo già. Lui aveva già provveduto a donarmelo ed era già lì, al suo posto, pronto ad entrare in funzione, non appena ne avessi avuto bisogno. Così mi sono arresa.Ho sentito ripetere: "Amore... Amore... Amore". Mi veniva rivelato il nome di ciò che serviva a compiere la Sua volontà e che Lui mi aveva donato: l'Amore divino.Poi, sono entrata in uno stato di pace e leggerezza, di gioia. I suoi angeli erano intorno a me, facevano festa, si prendevano cura di me. In quei momenti, ho visto, allora, scendere su di me una croce grande e luminosa. Nonostante la sofferenza che portava, recava con sè una tale grande dolcezza e pienezza d'Amore, che non potevo non desiderarla ed accoglierla.Comprendo, in questi giorni, che devo impegnare ogni briciola delle mie forze per restare sulla strada che Dio mi fa sentire e vedere, con la delicatezza della vista e dell'udito spirituali, in fondo al cuore. E che, per continuare a poter discernere questa lieve e sublime strada dello spirito, devo proteggere la mia vita dal frastuono della vita esteriore del mondo.Il lavoro necessario è faticoso, a volte sembra insormontabile, ma appena trovo la forza di afferrare uno qualsiasi degli strumenti sacri, che Gesù e Sua Madre ci hanno approntato, vengo sollevata con delicatezza e potenza nella gioia, che viene dal sapere che si sta, comunque, compiendo nella mia vita la volontà di infinito amore di Dio per gli uomini. (dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione")