Scrivo domani

Ed ho visto, davanti a me, Gesù che viene


 Maggio 1998. Questa mattina siamo stati svegliati alle 4, il padre di N. si sentiva male e doveva essere portato in ospedale. Durante la telefonata, ho cominciato ad avvertire una sensazione molto sgradevole, di caos, di buio opprimente e di una presenza malefica. Quando N. e' uscito, gli ho chiesto di lasciare la luce accesa, temevo che la situazione peggiorasse. Invece, man mano che i minuti passavano, tornava la calma. Ho spento la luce. Mi sentivo, sempre di più, in un mare calmo; serena, poi gioiosa. Mi sono alzata e ho aperto la finestra, per gustare ciò che stava arrivando. Subito, insieme al canto degli uccelli, che iniziava in quell'istante insieme al sorgere del sole, ho sentito una grande luce e una grande gioia dentro. Ed ho visto, davanti a me, Gesù che viene.Sereno, splendente, con le braccia leggermente aperte ed il palmo delle sue mani radiante, rivolto verso di me, come per inondarmi della Sua presenza. Lo respiravo, lo assorbivo con ogni fibra di me stessa, mentre sentivo l'intero mondo rinascere, sotto la potenza del suo incedere verso la terra. Ero sorpresa da tutto quello che vedevo e sentivo, dato il momento in cui mi trovavo. E Lui, vedendomi fin nel profondo dei miei pensieri, mi diceva: "Il passato è passato. Le ferite sono sanate. Ti porto primavera di vita: Vita nuova." Ed è sparito, sorridendo.E' stato un annuncio potente e radicale. "Il passato è passato." Sento sempre di più in me il taglio assoluto con ogni evento precedente. Inizia una storia nuova. Ed era così totale quello che ho visto e sentito, che non può riguardare solo me. (dal Diario personale "Verso la Luce - La sublime rivoluzione")